WRC, Neuville spiega l'incidente: "In quel punto le note erano troppo ottimiste"
Thierry e il navigatore Gilsoul sono usciti incolumi da un terribile incidente nella PS8 del Rally del Cile, ma saranno regolarmente in gara in Portogallo.
Un atterraggio troppo a sinistra, l'impatto con un banco di terra, poi la confusione. Rumore di lamiere che vengono piegate, parti di vettura che schizzano ovunque, ecco il cielo, poi il terreno polveroso della Prova Speciale 8 del Rally del Cile. In sequenza per quasi 10 volte. La Hyundai i20 Coupé WRC numero 11 si ferma dopo aver imitato un cavallo imbizzarrito.
Thierry Neuville esce dall'abitacolo aiutato da alcuni spettatori presenti nel luogo dell'incidente, ma zoppica. La gamba sinistra fa male, Nicolas Gilsoul esce da solo, ma è scosso. L'equipaggio leader del WRC è appena stato protagonista dell'incidente più brutto del Mondiale 2019.
Arrivano i medici e i due vengono trasferiti in elicottero in ospedale a Concepcion. Si teme una frattura a una gamba per il belga. Per fortuna che le analisi non evidenziano niente di quanto temuto. Thierry e Nicolas stanno bene, a parte qualche comprensibile ammaccatura al fisico e al morale.
Neuville, una volta svolte le visite e avute le dovute rassicurazioni, è tornato al Parco Assistenza in stampelle. La gamba fa ancora male, ma al Rally del Portogallo ci sarà per cercare di riprendersi quello che perderà questo fine settimana.
Il belga della Hyundai è parso sorridente, felice di aver scampato guai grossi dopo un incidente di quella portata. Non si nasconde, il 30enne di Sankt Vith. L'incidente è avvenuto questa mattina (in Cile, mentre in Italia era primo pomeriggio), ma ha origine nelle ricognizioni di mercoledì. A spiegare il motivo è stato proprio Neuville.
"Sia io che Nicolas stiamo bene. Abbiamo fatto le dovute visite all'ospedale locale, dunque sto utilizzando le stampelle e lo farò per poco tempo, giusto per alleviare il dolore alla mia gamba", ha detto subito il pilota della Hyundai.
"Le nostre note erano troppo ottimiste, a quanto pare. Avevamo scritto che all'atterraggio dal salto avremmo trovato un posto pianeggiante, ma siamo atterrati un po' troppo ai margini della strada ad alta velocità. Abbiamo centrato un banco di terra e questo ha dato il via a numerosi capottamenti".
"A quel punto, non avevamo più modo di migliorare le cose. L'incidente non fa certo bene al nostro campionato, ma torneremo a correre in Portogallo e saliremo di nuovo al volante della i20 nei test di venerdì prossimo".
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