WRC: il 7 gennaio si deciderà il destino del Rallye Monte-Carlo
Il 7 gennaio la giunta regionale dove ha sede Gap, punto nevralgico del Rallye Monte-Carlo 2021, si riunirà per decidere riguardo eventuali inasprimenti delle restrizioni per contenere l'ondata di contagi COVID. Da quelle decisioni dipenderà anche lo svolgimento del prologo del WRC 2021.

Da mesi l'Automobile Club de Monaco ostenta sicurezza nell'affermare che il Rallye Monte-Carlo, gara d'apertura del WRC 2021, si terrà senza alcun problema, eppure la giornata decisiva per il futuro del prologo del Mondiale Rally sarà giovedì 7 gennaio.
L'ormai mitica gara d'apertura del Mondiale che si terrà dal 21 al 24 gennaio prossimo è in preparazione da diverse settimane, sebbene in Francia la situazione legata ai contagi da COVID-19 sia a dir poco preoccupante.
Questo, però, accade anche altrove. Poche settimane fa, gli organizzatori del Rally di Svezia hanno preferito cancellare l'evento proprio per l'ondata di contagi che ha travolto la nazione anche a causa delle politiche sanitarie decise nei mesi scorsi dal governo locale. Queste hanno portato a una reazione durissima del re di Svezia, che ha a sua volta censurato le misure prese dal governo per arginare un'ondata di contagi di tale portata come quella del COVID-19.
Sebbene l'Automobile Club de Monaco continui a ostentare sicurezza, nel corso delle prossime ore sarà fondamentale conoscere la decisione del governatore della regione di Gap, ossia il luogo in cui sarà alloggiato il Parco Assistenza, ma anche la regione in cui saranno svolte alcune prove speciali tra quelle previste nell'edizione 2021.
Uno dei motivi di maggior preoccupazione è l'orario di coprifuoco imposto in quella zona, che va dalle 18:00 alle 6:00 del giorno successivo. Questo potrebbe indurre a rivedere alcune prove come in realtà è già stato fatto, considerato lo spostamento indietro di qualche ora delle speciali notturne che da da sempre hanno caratterizzato l'evento.
Giovedì 7 la giunta regionale chiarirà le decisioni prese legate alle misure anti-COVID, dunque, di riflesso, anche il futuro del Rallye Monte-Carlo. L'inasprimento delle misure, porterebbe probabilmente a una cancellazione dell'evento. Questo porterebbe a ingenti perdite a livello economico, considerando l'importanza della gara legata al Principato. Non va trascurata anche l'importanza della stagione sciistica al di là delle Alpi.
Qualora dovessero arrivare restrizioni nella zona alpina francese, questo significherebbe perdite pesanti dal punto di vista economico legate allo sfruttamento delle piste sciistiche e degli impianti correlati. E questa, forse, è la parte che più preoccupa perché gli introiti annuali derivanti dalla stagione della neve sono a dir poco fondamentali per la zona sud-est della Francia.
Ecco perché le restrizioni che in tanti temono potrebbero non essere così rigide. Se così fosse, allora il Rallye Monte-Carlo potrebbe essere svolto regolarmente. E' quello che crede anche l'Automobile Club de Monaco, ma credere o meno a decisioni che ancora devono essere discusse e prese è ben differente che avere certezza di cosa si potrà o non si potrà fare.

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Riguardo questo articolo
Serie | WRC |
Evento | Rally Monte Carlo |
Autore | Giacomo Rauli |
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