WRC, Hyundai: la nuova aerodinamica funziona, ma serve altro
Le novità portate in Finlandia hanno soddisfatto il team, che ha notato miglioramenti. Toyota, però, rimane il riferimento e servirà altro per battersi alla pari con le Yaris.
Thierry Neuville, Nicolas Gilsoul, Hyundai Motorsport Hyundai i20 Coupe WRC
Fabien Dufour / Hyundai Motorsport
Toyota ha vinto domenica scorsa nel "giardino di casa", il Rally di Finlandia, sui terreni dove da 4 anni a questa parte spende la maggior parte del tempo dedicato ai test per preparare le sue Yaris. Non sorprende dunque che Tanak sia riuscito a vincere con quel tipo di facilità nel weekend appena terminato.
Chi invece sapeva di dover lottare e faticare ben di più del team diretto da Tommi Makinen è Hyundai Motorsport, che in Finlandia non ha mai ottenuto risultati di rilevo. Per ovviare alle carenze delle i20, il team di Alzenau ha fatto esordire la nuova aerodinamica anteriore.
Questa ha subito convinto tutti, tanto da ricevere elogi da Thierry Neuville - uno dei tre candidati al titolo piloti 2019 - una volta terminata la gara che lo ha visto portare a casa lo stesso numero di punti di Sébastien Ogier (anche grazie al secondo posto nella Power Stage).
"La macchina va molto meglio di prima. Non raggiungeremo mai il livello delle Toyota in Finlandia, perché loro provano molto su quei terreni. E' come se domani facessimo un rally annuale sul tracciato su cui facciamo noi i test in Germania", ha asserito il belga.
"Una volta trovato il giusto ritmo e aggiustato l'assetto, tutto è andato meglio. Il campionato è aperto e continueremo a lottare fino alla fine. Abbiamo portato a casa gli stessi punti di Ogier, dunque possiamo essere soddisfatti di questo".
Andrea Adamo, team director di Hyundai Motorsport, ha confermato quanto detto dal suo pilota. Le i20 sono cresciute dal punto di vista delle prestazioni e il quarto, sesto e settimo posto ottenuto nel weekend scorso lo confermano.
"Comparando i nostri risultati in gara con i test che abbiamo fatto prima, abbiamo visto miglioramenti significativi. Non eravamo preoccupati di venire qui perché avevamo lavorato molto duro per rendere la nostra vettura più adatta alle caratteristiche di questa gara".
"Questi risultati non derivano solo dagli sforzi dei nostri equipaggi, ma anche dal lavoro fatto da tutti ad Alzenau. So che ho chiesto loro molte notti insonni per prepararci per la Finlandia. Potrebbe non essere ancora un successo, ma è un chiaro segno che quando lavori duro, i risultati poi arrivano".
Come ha detto Neuville, forse Hyundai non raggiungerà mai le prestazioni delle Toyota in Finlandia, ma è chiaro che, sebbene le i20 siano migliorate, debbano ancora colmare parte del divario che le separano dalle vetture giapponesi, ancora più brillanti delle coreane a livello di motore. Ma la strada per il recupero sembra tracciata e dovrà essere sfruttata al meglio se Hyundai vorrà portare a casa almeno uno dei due titoli iridati in palio nel 2019.
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