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WRC | Evans vince il Rally di Croazia nel ricordo di Breen

Evans torna alla vittoria dopo un anno e mezzo trionfando al Rally Croazia, dedicando un pensiero a Breen. Ott Tanak stringe i denti e chiude secondo davanti a Lappi. Fuori dal podio Rovanpera e Ogier. Rossel super nel WRC2.

Elfyn Evans, Scott Martin, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Foto di: McKlein / Motorsport Images

Elfyn Evans, un anno e mezzo dopo l'ultima vittoria, c'è riuscito, ha spezzato l'astinenza da successi trionfando al Rally di Croazia, quarto appuntamento del WRC 2023.

La vittoria mancava al pilota gallese dal 3 ottobre 2021, quando riuscì a chiudere davanti a tutti al Rally di Finlandia di quell'anno. Da quel momento in poi Elfyn è stato autore di una serie di 6 secondi posti, un terzo e tre ritiri.

Il primo posto ottenuto in questo fine settimana dovrà essere per lui un'iniezione di fiducia dopo il peggior periodo da 4 anni a questa parte. Toyota necessita del suo aiuto anche per lottare con una Hyundai Motorsport molto più prestazionale rispetto alla passata stagione in ottica Mondiale Costruttori.

Evans non è stato l'unico a festeggiare in questo fine settimana. Il suo navigatore, Scott Martin, è stato a lungo copilota di Craig Breen. Il sodalizio con il nativo di Slieverue è iniziato nel 2014 ed è terminato alla fine della stagione 2018 quando passò a dettare le note a Evans nella sua ultima stagione da pilota del team M-Sport. Una volta tagliato il traguardo, dopo aver stretto la mano a Evans, Scott non è riuscito a trattenere le lacrime, visibilmente commosso e con il pensiero rivolto a Craig.

Il successo, sebbene sia stato meritato per via di una gara senza errori, è comunque frutto di tre colpi di scena che hanno tolto dalle prime 3 posizioni i tre favoriti del fine settimana. Sébastien Ogier e Kalle Rovanpera hanno rotto il cerchione anteriore sinistro nello stesso taglio della PS2, perdendo rispettivamente 1 e 2 minuti per sostituirlo in prova.

Questo li ha tolti dalla lotta per il successo e per il podio. Non è tutto, perché Ogier si è visto comminare anche due sanzioni in termini di tempo. La prima, quella più grande (1 minuto), l'ha ricevuta per non aver aspettato che il navigatore Vincent Landais si allacciasse completamente le cinture prima di ripartire dopo la sostituzione della ruota.

La seconda, di 10 secondi, è arrivata per essere arrivato in ritardo di 1 minuto al Controllo orario della PS9. Ogier si è dovuto fermare nel tratto di trasferimento tra il Parco Assistenza e la stage per risolvere un errore commesso dai meccanici di Toyota.

La loro competitività è comunque stata chiara nel resto dell'evento, perché sia Rovanpera che Ogier hanno rimontato, chiudendo rispettivamente al quarto e al quinto posto. Dunque, posizioni buone in ottica Mondiale Piloti.

Il terzo colpo di scena ha invece coinvolto Thierry Neuville. Il belga era in testa, avendo ereditato la prima posizione dopo la rottura del cerchio di Ogier, ma nella PS11, proprio mentre stava cercando di resistere agli attacchi di Evans, ha frenato troppo tardi (si parla di circa 50 centimetri) in entrata di una curva destrorsa. Le ruote anteriori della sua i20 N Rally1 si sono bloccate, facendo scivolare il retrotreno verso l'esterno della curva.

La i20 N Rally1 numero 11 ha sbattuto contro l'unico masso di cemento presente in quel tratto, rompendo la sospensione posteriore sinistra. La vettura del belga è poi rimbalzata contro un albero e ha finito la sua evoluzione in un fosso, dopo aver attraversato ancora la sede stradale. Una vera beffa per Neuville e per Hyundai, che in questo fine settimana aveva la chiara intenzione di ottenere un successo da dedicare alla memoria del compianto Craig Breen, morto in seguito a un incidente nei test pre-evento del Rally di Croazia lo scorso 13 aprile. A parziale consolazione, il belga è riuscito a vincere la Power Stage cogliendo il miglior tempo e agguantando 5 punti importanti per la rincorsa al tanto agognato titolo mondiale Piloti.

In seconda posizione troviamo Ott Tanak, splendido a resistere a un numero incredibile di guasti. Al venerdì l'estone di M-Sport Ford ha gestito un guasto allo sterzo, poi al sabato - proprio mentre stava riducendo molto il suo distacco da Evans e sembrava in grado di contendergli il successo - è arrivata la rottura del freno a mano, ponendo fine alle sue speranze.

Il secondo posto assoluto è un risultato importante ai fini del Mondiale Piloti, ma non può certo essere un elemento che costringe a sorvolare gli innumerevoli problemi che ha dovuto gestire sulla Ford Puma Rally1. M-Sport non dispone delle stesse risorse di Toyota e Hyundai, ma una serie di problemi del genere non è concepibile, soprattutto se si schiera un pilota come Ott Tanak e si punta dichiaratamente al titolo Piloti.

Esapekka Lappi ha colto il podio per Hyundai Motorsport. Un risultato importante per lui, anche se non ha brillato per prestazioni o per pura velocità. Il finlandese è stato autore di una gara intelligente: non potendo spingere in modo competitivo, si è limitato a gestire prova dopo prova e gli eventi gli hanno dato ragione.

Detto del quarto e del quinto posto di Rovanpera e Ogier, Takamoto Katsuta ha avuto la meglio nel duello per il sesto posto con Pierre-Louis Loubet. Il francese di M-Sport è stato rallentato proprio nella giornata finale da un problema serio alla sua Ford Puma: la macchina non riusciva più a innestare la modalità 'stage', quella più prestazionale, rimanendo invece in 'road mode'. Questo ha spento le sue possibilità - concrete - di lottare con il giapponese di Toyota.

Questo risultato modifica non poco la classifica generale del Mondiale Piloti. Appaiati a 69 punti troviamo Sébastien Ogier ed Elfyn Evans, tornato in testa alla classifica dopo anni da quell'ACI Rally Monza Italia che nel 2020 gli costò il titolo. A 68, staccato di appena un punto, c'è Kalle Rovanpera: 3 dei 4 piloti di Toyota Racing occupano le prime 3 posizioni del Mondiale. Grazie al secondo posto di oggi, Ott Tanak sale al quarto posto con 65 punti, mentre Thierry Neuville è quinto a 58. Per il belga, pur con la grande occasione sprecata, uno spiraglio di luce se si pensa che tra i top drivers avrà la possibilità di entrare in prova con la posizione migliore al Rally del Portogallo.

Yohan Rossel, ottavo assoluto in classifica, è stato il dominatore nella classe WRC2. In testa dall'inizio alla fine, il francese di Citroen Racing ha tenuto a bada il ritorno del russo del team TokSport Nikolay Gryazin.

Dopo una partenza eccezionale nella giornata di venerdì, il francese non ha dovuto fare altro che gestire il suo vantaggio fino alla Power Stage. Gryazin, invece, ha prima dovuto lottare con Nicolas Ciamin - poi finito sul tetto dopo un incidente spettacolare, senza conseguenze - poi ha provato l'inutile rimonta. Ma il secondo posto è comunque un buon risultato in un fine settimana dove Rossel non ha avuto rivali.

Il terzo posto di classe è invece andato a Emil Lindholm. Il campione WRC2 in carica ha dovuto affrontare nel giro mattutino del venerdì un guasto alla trasmissione che lo ha rallentato e fatto uscire dalla lotta per la vittoria di categoria, ma poi, una volta risolto, ha iniziato a inanellare una serie di ottime prestazioni che, assieme alle sfortune capitate a Oliver Solberg e Gus Greensmith, lo hanno fatto chiudere a podio.

Alla fine della Power Stage, i piloti con priorità 1 - quelli che guidano le Rally1 - hanno tutti presenziato alla cerimonia del podio. Elfyn Evans e Scott Martin stringevano in mano la bandiera irlandese e, al posto dell'inno britannico, è stato suonato quello irlandese. Al termine è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare il collega e amico Craig Breen.

Il Rally di Croazia dal punto di vista di Pirelli

Terenzio Testoni, rally activity manager di Pirelli, ha dichiarato: "L'elemento davvero decisivo di questa gara è stato lo sporco che ha caratterizzato tutte le prove speciali, determinando allo stesso tempo un abbassamento dell'aderenza, già piuttosto scarsa, sulla ghiaia e un aumento del rischio di forature e di danni al sistema ruota, a causa dei numerosi sassi presenti sul tracciato".

"Da segnalare il doppio lavoro dei pneumatici morbidi, che sono stati utilizzati non solo sulle superfici bagnate, ma anche su quelle piene di ghiaia, soprattutto nei secondi passaggi, che infatti sono stati generalmente più lenti".

"L'evoluzione della nostra gamma asfalto completata lo scorso anno ha dimostrato ancora una volta di poter garantire il massimo delle prestazioni e dell'affidabilità anche in queste situazioni. Nel complesso, direi che è stata una gara molto complessa per tutti, con alcuni episodi sfortunati, come quelli di cui sono stati vittime Ogier e Rovanpera".

WRC  - Rally di Croazia 2023 - Classifica finale

Pos. Pilota/navigatore Vettura Tempo/distacco Penalità
1 Evans/Martin Toyota GR Yaris Rally1 2h50'54”3  
2 Tanak/Jarveoja Ford Puma Rally1 +27"0  
3 Lappi/Ferm Hyundai i20 N Rally1 +58"6  
4 Rovanpera/Halttunen Toyota GR Yaris Rally1 +1'18"3  
5 Ogier/Landais Toyota GR Yaris Rally1 +1'28"0 +1'10"
6 Katsuta/Johnston Toyota GR Yaris Rally1 +2'22"5  
7 Loubet/Gilsoul Ford Puma Rally1 +4'22"6  
8 Rossel/Arnaud Citroen C3 Rally2 +7'51"3  
9 Gryazin/Aleksandrov Skoda Fabia RS Rally2 +8'07"4  
10 Solberg/Edmondson Skoda Fabia RS Rally2 +9'16"7  

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