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WRC: essere il re dei venerdì può portare Ogier all'ottavo titolo

Sébastien Ogier sta letteralmente dominando la prima parte del Mondiale Rally 2021. Il campione della Toyota ha costruito le sue imprese nelle giornate più difficili, al venerdì, dove è spesso stato costretto ad aprire le speciali in condizioni sfavorevoli.

Il vincitore Sebastien Ogier, Toyota Racing

Il vincitore Sebastien Ogier, Toyota Racing

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Sébastien Ogier è in testa al Mondiale Piloti WRC 2021. Dov'è la notizia? In fondo, un pilota che ha vinto 7 titoli iridati nel corso della sua carriera e che, dopo l'addio a tempo pieno di Sébastien Loeb, è stato il riferimento della classe regina del rally, questo non dovrebbe certo essere sottolineato come una notizia di rilievo. Invece lo è.

3 vittorie ottenute nei 5 rally svolti sino a ora sono un bottino eccellente, tale da averlo portato in testa al Mondiale con 106 punti totali e un vantaggio di 11 lunghezze sul compagno di squadra Elfyn Evans, anche quest'anno rivelatosi molto pericoloso dopo l'inatteso exploit dell'anno passato.

Ogier ha trionfato al Rallye Monte-Carlo senza lasciare diritto di replica agli avversari, diventando così il pilota più vincente nella storia del Principato di Monaco. Si è poi ripetuto sugli asfalti del Rally di Croazia, gara nuova di zecca del calendario 2021 del Mondiale Rally, per poi tornare a vincere dopo un lustro sugli sterrati del Rally Italia Sardegna. 3 vittorie su tre fondi diversi, ma con un minimo comune denominatore: la grande capacità di costruire le proprie vittorie nelle giornate per lui più difficili.

A supporto della nostra tesi, utilizzeremo dati raccolti nelle 5 gare disputate da Ogier. In tutte queste sarà evidenziato un aspetto: come il 7 volte iridato della Toyota sia riuscito non solo a limitare i danni, ma a fare piccole imprese nelle giornate di venerdì, quelle più complicate se si è costretti a partire indietro nelle gare su asfalto, o davanti a tutti in quelle su sterrato.

Ricordiamo infatti che chi parte dietro sull'asfalto è costretto a fare i conti con la sporcizia (fango, ghiaia, polvere) portata in traiettoria dai piloti che sono transitati per primi. Viceversa, chi entra in prova per primo sulle prove sterrate ha l'arduo compito di "pulire" le traiettorie, cosa che si tramuta sempre in un evidente vantaggio di grip per gli avversari.

Rallye Monte-Carlo: dominante da posizione vantaggiosa

 

Ogier ha iniziato la stagione giustificando il titolo ottenuto un mese prima all'ACI Rally Monza Italia demolendo ogni velleità di successo degli avversari al Rallye Monte-Carlo. L'edizione 2021, costruita in forma ridotta a causa della seconda ondata della pandemia da COVID-19, è stata teatro di una prova di forza che non si vedeva da diversi anni.

Ogier ha lasciato sfogare gli avversari nelle prime 2 prove andate in scena nella giornata di giovedì 21 gennaio, per poi cambiare letteralmente marcia al venerdì, quando ha aperto tutte le speciali. In questo caso è stato l'unico, vero, grande vantaggio che il campione di Gap ha avuto in questa stagione.

Sull'asfalto reso insidioso da ghiaccio e neve del sud della Francia, Ogier ha ottenuto una serie di scratch che lo hanno portato in testa alla classifica, ma anche a staccare immediatamente tutti gli avversari. Vediamo come.

PS Pos. Ogier nella PS Distacco dal leader Pos. nella generale
PS1 +3"6
PS2 +16"9
PS3 +7"9
PS4 leader
PS5 leader
PS6 12° (foratura) +23"4
PS7 +7"4
PS8 ANNULLATA +7"4

Come si può evincere dal grafico, Ogier ha usufruito perfettamente delle prove del venerdì (dalla PS3 alla PS7) per rimontare e aprire un gap importante con i suoi avversari. Solo una foratura accusata nella PS6 ha rovinato momentaneamente i suoi piani, perché poi è riuscito a recuperare tutto il tempo perso in appena 2 prove e tornare in testa già nella prima speciale di sabato. Questo, di fatto, è stato il primo venerdì in cui Ogier ha fatto la differenza, ma è anche stato l'unico in cui ha potuto giovare di una posizione di partenza a lui favorevole.

Rally Arctic Finland: sulla neve non c'è scampo

 

Sébastien Ogier ha avuto solo un venerdì in cui non è proprio riuscito a contenere i danni. Si tratta dei venerdì 27 febbraio, primo giorno di gara del Rally Arctic Finland.

Si è trattato di un rally atipico, fatto di sole 10 speciali ma piuttosto lunghe. Al venerdì sono state disputate solo 2 prove, in cui, però, Ogier ha faticato non poco nei confronti dei diretti rivali.

Sulla neve il francese è sprofondato sin da subito. I distacchi dal leader nelle prime due prove è stato eloquente, in una gara poi terminata nel peggiore dei modi, ovvero con il ritiro per incidente avvenuto nella PS8 Siikakama 2 di 27,68 chilometri, l'ultima del sabato.

PS Pos. Ogier nella PS Distacco dal leader Pos. nella generale
PS1 22”7
PS2 10° 49”8

Rally Croazia: conta la scelta gomme

 

Archiviato il peggior weekend di un 2021 a dir poco strepitoso - almeno sino a ora - Ogier si è presentato al Rally Croazia non certo tra i favoriti. Sebbene fosse e sia a oggi uno dei migliori asfaltisti del panorama WRC, Séb non ha avuto il privilegio di aprire le prove del venerdì per aver perso la leadership del Mondiale dopo il ritiro al Rally Arctic Finland.

Questo, su asfalto, non lo ha certo favorito. Anzi. Ogier ha dovuto fare i conti con un asfalto sporcato dai piloti che lo hanno preceduto nell'entrata in speciale, eppure i suoi risultati sono stati comunque così buoni da mantenerlo sempre nelle prime posizioni, con un gap dal leader del venerdì - Thierry Neuville - tutt'altro che insormontabile.

Al termine della prima giornata di gara, composta da 8 speciali, Ogier si è trovato in seconda posizione, staccato di 7"7 dal belga della Hyundai.

PS Pos. Ogier nella PS Distacco dal leader Pos. nella generale
PS1 +6"5
PS2 +12"2
PS3 +11"3
PS4 +12"3
PS5 +12"9
PS6 +9"4
PS7 +9"1
PS8 +7"7

Ogier è poi volato in testa alla classifica generale del Rally Croazia nella PS9, prima prova del sabato, grazie a una perfetta scelta gomme - e a un errore contemporaneo di Hyundai - ma senza la seconda posizione ottenuta al termine della giornata di venerdì, l'opportunità di superare il belga sarebbe probabilmente stata vana. O quantomeno più difficile. L'aver resistito su un asfalto sporco, per di più firmando 4 scratch in 8 stage, ha fatto del venerdì una giornata chiave per l'assegnazione della vittoria del Rally Croazia.

Rally del Portogallo: la calma è la virtù dei forti

 

Sébastien Ogier, ottenuta la vittoria al Rally Croazia, è tornato in testa al Mondiale. Per questo motivo è stato costretto ad aprire tutte e 8 le speciali previste per la giornata di venerdì al Rally di Portogallo, primo appuntamento 2021 del WRC su sterrato.

Sulla carta non certo un handicap da poco, eppure Ogier ha saputo gestire il tutto con grande pazienza e una guida spesso al limite, ma mai oltre il lecito. Sapersi trattenere, quando sei costretto ad aprire le stage su sterrato, è una virtù. Attendere l'eventuale errore dell'avversario non è certo scorretto, anzi, è sintomo di intelligenza tattica. A maggior ragione se si possiede un talento fuori dal comune.

E Ogier lo ha. Dopo un avvio complicato nelle prime prove, Séb ha modificato l'assetto della sua Yaris e ha progressivamente recuperato terreno, sino a chiudere al quinto posto nella prima tappa. Da sottolineare come questo risultato sia anche figlio del ritiro di Thierry Neuville, frutto di un errore del belga dovuto a una nota sbagliata nel corso delle ricognizioni. Questo, però, nulla toglie alla sagacia di chi ha alle spalle il supporto di 7 titoli iridati, che fanno da garanzia di qualità anche nelle giornate sulla carta più complesse.

PS Pos. Ogier nella PS Distacco dal leader Pos. nella generale
PS1 +5"1
PS2 +15"7
PS3 +31"0
PS4 +33"2
PS5 +36"8
PS6 +41"0
PS7 +22"7
PS8 +24"0

Ogier ha poi recuperato altre 2 posizioni nella giornata di sabato, superando il compagno di squadra Takamoto Katsuta e approfittando del ritiro del leader della gara, Ott Tanak. Al termine della seconda giornata di gara si è trovato in terza posizione, staccato di poco più di un minuto dal leader Elfyn Evans. Il gallese poi vincerà l'evento, con Ogier terzo alle spalle della Hyundai di Dani Sordo e Borja Rozada.

Rally Italia Sardegna: un venerdì super

 

Non c'è cosa peggiore che aprire le speciali del venerdì al Rally Italia Sardegna. Lo sterrato isolano non è clemente per chi ha l'arduo compito di pulire le traiettorie. Anzi, spesso è proprio spietato. In passato è sempre stato così e anche in questa edizione sembravano esserci tutti i presupposti perché questo accadesse.

Invece Ogier ha sovvertito tutti i pronostici. Certo, non è riuscito a ottenere la prima posizione senza usufruire dei clamorosi ritiri di Ott Tanak e Dani Sordo, ma la terza posizione sì, se l'è costruita prova dopo prova sin dal venerdì con tempi eccezionali per il poco grip che ha incontrato nelle prime 8 speciali.

Chi ha vinto in Sardegna da leader del Mondiale ha avuto la fortuna di trovare pioggia nelle prime speciali. Ogier no. Non ha trovato un caldo infernale, ma nemmeno agenti atmosferici che lo hanno favorito. Ecco qui la splendida cavalcata del venerdì che ha portato Ogier subito al terzo posto.

PS Pos. Ogier nella PS Distacco dal leader Pos. nella generale
PS1 +9"6
PS2 +11"0
PS3 +17"2
PS4 +18"7
PS5 +23"6
PS6 +29"1
PS7 +35"3
PS8 +36"2

Il terzo posto del venerdì lo ha portato a ridosso delle Hyundai di Tanak e Sordo, ritirate poi sabato per due sospensioni rotte. Insomma, la vittoria in Sardegna, arrivata dopo un lustro passato a veder vincere i piloti Hyundai (2 volte Neuville e 2 volte Sordo, più la vittoria di Tanak da pilota M-Sport) Séb si è costruito un successo non certo attaccando, ma resistendo, facendo del proprio meglio, e che meglio, nelle difficoltà. Ed è nelle difficoltà che si riconoscono i campioni.

La strada che porta alla fine del Mondiale 2021 è ancora molto lunga, ma ci avviciniamo al giro di boa e, se Ogier dovesse concludere la sua carriera a tempo pieno con l'ottavo titolo, sarebbe per merito di magie, di conigli dal cilindro proprio dove quasi tutti gli avversari affondano. Far crescere fiori dall'asfalto o vittorie dalla polvere dello sterrato è un attimo, se ti chiami Sébastien Ogier.

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