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WRC | Ben Sulayem ammette: "Rally1? Servono regole più sostenibili"

Il presidente della FIA ammette che l'attuale regolamento sia da rivedere per attrarre più Case e rendere il WRC più sostenibile e appetibile.

Sébastien Ogier, Toyota Gazoo Racing WRT, Mohammed Ben Sulayem, Presidente FIA

Foto di: Red Bull Content Pool

Mohammed Ben Sulayem è il presidente della FIA da poco più di un anno. Arrivato a Place de la Concorde sostituendo Jean Todt nel dicembre del 2021, si è trovato davanti un WRC che stava per introdursi nella nuova era ibrida grazie al nuovo regolamento entrato in vigore il 1 gennaio 2022.

Come Motorsport.com vi ha svelato poche settimane fa, il percorso triennale che ha portato a stilare il regolamento attuale è stato tortuoso, pieno di cambiamenti, aut-aut, promesse non mantenute e addii.

Tutto questo ha portato all'attualità, con le vetture Rally1 che sono meno ricercate dal punto di vista aerodinamico rispetto alle WRC Plus, ma adottano un sistema ibrido e sono a tutti gli effetti dei veri e propri prototipi da competizione a partire dai materiali con cui sono costruite (le componenti delle vetture di serie che vengono mantenute sulle vetture da gara si possono facilmente contare su una mano).

Nel fine settimana appena terminato, il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha parlato del presente e del futuro del WRC, affermando che l'introduzione dell'ibrido sia stato un bene per la categoria, ma che le regole dovranno essere riviste.

Servono più costruttori per dare stabilità a una categoria in caduta libera da qualche anno. Servono limiti chiari e sostenibili per poter attrarre Case che, sino a ora, si sono tenute ben distanti dal volersi immergere in sfide costose e dal ritorno incerto.

"Non si tratta solo dei Costruttori, ma dell'intero pacchetto: i piloti ci sono, ma ritengo che il luogo in cui si svolgono gli eventi sia molto importante, così come la copertura e gli spettatori", ha dichiarato il presidente della FIA.

"Sento che c'è la necessità di avere più costruttori coinvolti per sostenere il WRC e dovremmo continuare a cercare di portarne altri, ma anche con tre costruttori è salutare finché lo sosteniamo e ci assicuriamo che i nuovi regolamenti siano fatti correttamente".

"Per raggiungere l'equilibrio abbiamo bisogno di almeno uno o due costruttori. Allora la competizione sarà maggiore".

Mohammed Ben Sulayem, Presidente della FIA

Mohammed Ben Sulayem, Presidente della FIA

Photo by: FIA

Ben Sulayem conferma che l'introduzione dell'ibrido sia stata la mossa giusta per la categoria. Ma a rendere tutto più complesso sono altri fattori che rendono le vetture molto costose e poco attraenti per le Case.

"Credo che il cambiamento, il passaggio al regolamento Rally1, sia stato giusto. L'anno scorso è stato un grande test per tutti. Credo che un pilota di rally possa adattarsi subito e questo è stato il caso, ma poi ci sono stati alcuni problemi d'affidabilità e ora che l'affidabilità è molto migliorata, parlando dell'ibrido, c'è molta più potenza".

"Quindi sicuramente le regole devono essere sostenute, ma rese sostenibili. Ed è per questo che ci saranno alcuni cambiamenti. Ma dobbiamo usare quello che abbiamo e poi trovare una maggiore flessibilità per quanto riguarda i regolamenti".

"Non credo che stia crollando la baracca", ha aggiunto. "Credo che dovremmo avere quello che abbiamo e usarlo come un'estensione per poi tornare indietro e prendere del tempo e fare i regolamenti giusti".

"Naturalmente potrebbero esserci delle correzioni alle linee guida, ma per il momento dovremmo essere certi che le attuali regole siano quelle giuste. Io dico sempre che non dobbiamo limitarci a quello che c'è e dire: 'questo è ciò che ci va bene'. Ricordo che ai tempi in cui gareggiavo io c'erano alcune regole che non ci andavano bene".

"Quindi penso anche che dovremmo tornare indietro e vedere dove abbiamo avuto un problema, dove le regole attuali non sono sostenibili. Non sto parlando di sostenibilità dell'ambiente, ma di sostenibilità dello sport motoristico. Dovremmo tornare indietro e ascoltare i piloti, le Case e la stampa. Dobbiamo impegnarci di più e proporre qualcosa", ha concluso il presidente della FIA.

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