WRC: 8 rally pretendenti per 3 posti nel calendario 2021

La bozza 2021 del calendario WRC ha per ora 9 eventi, ma dovrebbe aggiungerne altri 3, arrivando così a 12. Ci sono 8 eventi che lottano per accaparrarsi uno dei 3 posti rimanenti.

Thierry Neuville and Ott Tänak, Hyundai i20 Coupe WRC

Il Consiglio Mondiale del Motorsport, riunitosi lo scorso 19 giugno, ha ratificato la prima bozza del calendario WRC 2021. Questa prevede 9 gare, ossia ben 6 in meno rispetto ai calendari ufficializzati sino a quest'anno.

L'obiettivo della FIA e dei promotori del WRC è però quello di portare il numero di gare 2021 a toccare i 12 appuntamenti, ossia 2 in meno rispetto a quelli del calendario di quest'anno, per intenderci quello confermato a dicembre dell'anno scorso, prima che la pandemia da COVID-19 rivoluzionasse tutto.

Il numero ridotto di gare per il prossimo anno sarà dovuto alla riduzione costi richiesto dai team in vista degli investimenti da fare per preparare le vetture di nuove generazione - le ibride - che diverranno le vetture di riferimento del WRC a partire dal 2022, ma anche dal WRC stesso.

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Con le 9 gare confermate (Monte-Carlo, Finlandia, Portogallo, Svezia, Kenya, Spagna, italia, Giappone e Australia) ormai da mesi, salvo sorprese saranno 3 gli slot liberi da riempire entro il Consiglio Mondiale del 9 dicembre, l'ultimo di quest'anno.

Per questi 3 posti ci sarà davvero una lotta accesa, perché i possibili eventi pretendenti saranno addirittura 8, tra cui alcuni a dir poco prestigiosi. Di questi 8, 4 sono eventi oltreoceano: parliamo di Messico, Cile, Argentina e Nuova Zelanda, con quest'ultima rientrata nel calendario proprio quest'anno ma costretta a cancellare l'evento per le (sagge) decisioni del governo locale, che ha messo al primo posto la sicurezza sanitaria della propria popolazione.

4 sono anche le tappe europee che rischiano di dover salutare il WRC. E qui ci sono nomi pesanti. Il calendario potrebbe dover abbandonare almeno una tra le seguenti gare: Rally di Germania, Rally di Turchia, Rally di Gran Bretagna e il Tour de Corse.

A confermare l'idea di abbassare il numero di gare del Mondiale Rally 2021 è stato Oliver Ciesla, boss dei promotori del WRC, in un'intervista esclusiva a Motorsport.com.

"E' una opzione di cui abbiamo discusso con i team nei nostri meeting. Per i team, per noi e per le produzioni televisive ci sono costi. Fare meno gare significa avere meno costi. A causa del virus abbiamo pressioni legate ai budget".

"Inoltre abbiamo chiesto ai team di sviluppare nuove vetture per il 2022, quando sarà introdotto il nuovo regolamento tecnico. Per questo motivo abbiamo preso in considerazione di fare 2 gare di meno rispetto alle 14 previste".

"Questa situazione dipenderà anche dai vari paesi. Anche loro, oggi, non hanno l'accesso ai budget del governo e dagli sponsor come mesi fa. E' cambiato tutto anche per loro. Non sarebbe una sorpresa se una o due gare previste per l'anno prossimo venissero da noi a chiedere una pausa per mancanza di fondi dovuti alla pandemia".

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