Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Analisi

WRC 2021, Toyota: Latvala al posto di Makinen unica incognita

Toyota si affaccia al WRC 2021 con gli stessi equipaggi, ma un nuovo capo: jari-Matti Latvala ha preso il posto di Tommi Makinen. Sembra essere questa l'unica incognita di un team che da anni funziona molto bene...

Jari-Matti Latvala, Toyota Gazoo Racing

Foto di: Toyota Racing

"Squadra che vince non si cambia" non deve essere il motto preferito da Toyota Gazoo Racing. Nel 2020 è stata costretta farlo dopo aver perso Ott Tanak, passato in Hyundai, e scegliendo di rivoluzionare completamente la propria line up piloti mettendo sotto contratto per un anno Sébastien Ogier e affiancandogli Elfyn Evans e il giovane promettente Kalle Rovanpera.

Nel 2021 i tre equipaggi rimangono invariati. Saranno sempre gli stessi ad avere il compito di lottare per vincere il terzo titolo piloti consecutivo e riportare in Giappone anche quello Costruttori dopo averlo perso per 2 anni di fila in una lotta splendida con Hyundai Motorsport.

 

A cambiare, invece, sarà il vertice della squadra. Anzi, è già cambiato. Ormai da qualche settimana il team nipponico, in cui però scorre un sangue poco orientale e molto finlandese, ha annunciato che sarà Jari-Matti Latvala il nuovo team principal. Sì, quel Jari-Matti Latvala, pilota che ha portato Toyota alla vittoria di una gara nell'anno del rientro nel WRC - il Rally di Svezia 2017 - e che al termine del 2019 è stato appiedato.

Dopo un anno speso nel tentativo di tornare pilota nel WRC, Jari-Matti ha accettato di appendere casco e guanti al chiodo e di sostituire Tommi Makinen alla guida del team giapponese che ha base tra Puuppola e Tallinn. E sarà proprio questa la grande novità, ma anche il punto interrogativo più grande di una squadra che ha mostrato nel corso dell'ultimo lustro di essere eccellente.

Latvala, come scrisse il sociologo Erving Goffman nel proprio lavoro "La vita quotidiana come rappresentazione", dovrà calarsi nei panni del suo nuovo ruolo, recitando una parte differente da quella che ha sempre interpretato sino al 2020. Starà a lui capire e decidere se indossare questa parte come fosse un vestito e capire cosa gli sarà richiesto e dovrà fare per interagire al meglio con le persone subordinate in sede lavorativa. Una grande sfida, ma il tempo per essere pronto è poco. Anzi, è quasi finito.

Gli equipaggi

Sébastien Ogier - Julien Ingrassia

 

Pronti per l'ultimo ballo (parte 2). I 7 volte campioni del mondo in carica si apprestano ad affrontare l'ultima stagione della loro carriera nel WRC dopo averla prolungata di 1 anno per diversi motivi. Il primo: una stagione 2020 decurtata dalla pandemia da COVID-19. Secondo: aver passato così tanto tempo con la propria famiglia, dovendo correre appena 7 gare delle 14 previste, lo ha aiutato a riprendersi e recuperare la voglia di guidare, di pilotare e inseguire ulteriori sogni. Il settimo titolo, poi, ha probabilmente fatto il resto. Rimangono uno dei sodalizi più magici dell'intera storia del WRC. Ingrassia, lo sappiamo, è molto più di un semplice navigatore. Per Séb è come avere un ingegnere in macchina che calcola tutto, dal quantitativo di carburante da immettere sulla Yaris a feedback importanti alla fine di ogni prova.

Ogier, dal canto suo, sa bene di essere il pilota da battere per 2 semplici motivi: il talento nella guida e la freddezza nei momenti che contano. Tutto questo fanno la sua quota sul mercato - sempre molto elevata da sempre - ma anche la sua grandezza, al di là di ciò che possano dire palmarès e classifiche che, per piloti come lui, sono quasi offensive. Ogier e Ingrassia si ripresenteranno al via del WRC 2021 da favoriti e, c'è da scommetterci, rimarranno nel gruppo dei papabili vincitori del titolo sino alla fine di quest'anno per poi ritirarsi e fare altro. Forse.

Elfyn Evans - Scott Martin

 

Dopo quanto accaduto nel 2020, hanno il compito più chiaro di tutti: confermarsi l'equipaggio che hanno mostrato di essere dal Rallye Monte-Carlo al Rally Italia Sardegna 2020, cancellando il terribile ricordo dell'errore che all'ACI Rally Monza Italia è costato loro il primo titolo iridato WRC della loro carriera. Per gran parte della scorsa stagione, Evans e Martin sono apparsi in stato di grazia: veloci, concreti e - aspetto tutt'altro che negativo - anche baciati dalla fortuna. Aver perso tutto in pochi attimi, dopo aver costruito la casa mattone dopo mattone a un passo dalla chiusura del tetto fa male.

Ed è proprio per questo che il 2021 non dovrà essere l'anno della conquista forzata del titolo perso l'anno passato, ma la conferma di una crescita sotto tutti i punti di vista sì. E' lecito che Toyota chieda a loro questo, è altrettanto lecito che i primi ad aspettarsi tutto questo siano proprio Elfyn e Scott. La vettura, ormai, la conoscono bene; il team anche, sebbene non ci sia più Tommi Makinen che li ha scelti al termine del 2019, bensì Jari-Matti Latvala. Il 2021 dovrà essere l'anno della conferma, ma anche della riconferma in Toyota, considerando che i due andranno in scadenza di contratto al termine di questa stagione.

Kalle Rovanpera - Jonne Halttunen

 

Il vero, grande punto interrogativo della stagione 2021 di Toyota per quanto riguarda le proprie line up ufficiali. Il talento, Kalle, lo ha mostrato a più riprese sin dalla sua prima stagione nel WRC, quella dello scorso anno, ma per lui il 2021 sarà ancora più importante. Avendo accumulato già esperienze importanti nel 2020, quest'anno non sarà più tempo di Mondiali spensierati, bensì di un'attesa maturazione.

Qualora Toyota al termine del 2021 dovesse prendere atto del reale ritiro di Sébastien Ogier, si troverebbe di colpo senza pilota di punta, salvo intervenire sul mercato con un solo nome possibile (Thierry Neuville). Ecco perché, se non dovesse riuscire a rimpiazzare degnamente il fenomeno di Gap, avrebbe bisogno di un talento pronto in poco tempo. Sarà difficile che Rovanpera possa dire la propria per l'iride già quest'anno, ma l'obiettivo della Casa giapponese sarà prepararlo per il 2022, quando esordiranno le nuove vetture ibride Rally1 e, presumibilmente, Ogier sarà a Monte-Carlo con la propria famiglia a fare altro nella vita.

Takamoto Katsuta - Daniel Barritt

 

In pochi avrebbero scommesso su questo giapponesino, sebbene nel corso degli anni abbia colto alcuni risultati degni di nota nel WRC2 al volante di una Ford Fiesta del team Tommi Makinen Racing. Katsuta, dopo un 2019 in cui ha debuttato al volante della Yaris Plus nel WRC, ha iniziato a mostrare una crescita interessante nel corso della seconda parte del 2020. Ha addirittura vinto la Power Stage dell'ACI Rally Monza Italia, suo primo scratch nel WRC, in una gara che lo ha visto firmare tempi degni di nota.

Nel 2020 avrà la grande opportunità di correre l'intero Mondiale sempre al volante della Toyota Yaris WRC e sarà seguito da un (ex) pilota d'esperienza qual è Juho Hanninen, che sarà suo coach per l'intera stagione. Toyota ha fatto questa scelta per accelerare a crescita di Takamoto, soprattutto dopo alcune buone prestazioni ottenute pochi mesi fa. Per lui sarà la chance della vita. Non dovrà sprecarla in alcun modo.

Toyota Yaris WRC: ci sono novità, ma quando le vedremo?

Sebastien Ogier, Julien Ingrassia, Toyota Yaris WRC

Sebastien Ogier, Julien Ingrassia, Toyota Yaris WRC

Nel corso del 2020 Toyota non ha apportato grosse novità alla Yaris, eppure è riuscita a portare a casa il titolo iridato Piloti e ha sfiorato anche la conquista del Costruttori, sfuggito per appena 5 punti di ritardo da Hyundai Motorsport. Esternamente, le vetture giapponesi sono rimaste quasi inalterate rispetto al 2019.

Piccole anche le modifiche effettuate sotto la pelle, ma nei test in vista del Rallye Monte-Carlo svolti a dicembre - pochi giorni dopo il termine del Mondiale - il team giapponese ha provato un'interessante soluzione aerodinamica all'anteriore, soprattutto con parti modificate riguardanti i passaruota anteriori che convogliano vortici verso la parte posteriore della vettura.

Dopo i test di dicembre, però, Toyota è tornata a provare proprio in questi giorni sempre in vista del Rallye Monte-Carlo, ma con la configurazione standard dell'aerodinamica anteriore. Questo fa pensare che l'omologazione della nuova soluzione possa essere posticipata o, addirittura, accantonata. Se così dovesse essere, vedremo le Yaris molto simili a quelle viste a Monza nell'ultimo appuntamento del 2020.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente WRC: il Rally Arctic al posto del Rally di Svezia cancellato
Prossimo Articolo WRC: il Rallye Monte-Carlo si farà. Cancellata l'edizione storica

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia