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WRC 2021, Hyundai: piccoli ritocchi per il tris nel Costruttori

Hyundai Motorsport punta al tris nel Mondiale Costruttori, ma non nasconde l'interesse per il "double" che arriverebbe in caso di contemporanea conquista di quello Piloti. Tanak e Neuville sono pronti, la i20 gommata Pirelli e con una nuova aerodinamica anteriore, anche.

Thierry Neuville, Nicolas Gilsoul, Hyundai Motorsport Hyundai i20 Coupe WRC

Fabien Dufour / Hyundai Motorsport

Il detto “Non c'è due senza tre” deve essere appeso da qualche parte, ma ben in vista nella fabbrica di Hyundai Motorsport ad Alzenau, in Germania. Reduce da una strepitosa riconferma grazie alla vittoria del secondo iride consecutivo Costruttori nel Mondiale Rally, il mantra del team coreano diretto da Andrea Adamo sarà “vincere”. Anzi, vincere ancora.

A rivelarlo è stato proprio lo stesso Adamo nella nostra intervista esclusiva realizzata alla fine del 2020, dopo una stagione WRC difficile per più motivi – primo tra tutti la pandemia da COVID-19 – ma culminata con una soddisfazione immensa, il secondo titolo iridato Costruttori che certifica la crescita della squadra coreana nel corso delle ultime stagioni, ma anche la bontà del lavoro svolto in tutti i settori. Traguardi del genere non si raggiungono certo a caso.

 

A metà dicembre, festeggiato il titolo Costruttori, Hyundai si è rimessa subito al lavoro per preparare la stagione 2021 che scatterà il 21 gennaio con il Rallye Monte Carlo. I primi test con la i20 dotata di una nuova soluzione aerodinamica all'anteriore, ma anche la conferma di 3 equipaggi, più l'aggiunta di un quarto, quello formato da Craig Breen e Paul Nagle, che si alternerà al volante della terza i20 Coupé WRC con Dani Sordo e il neo arrivato Borja Rozada.

Insomma, la ricerca della stabilità per un team che funziona, e bene. Nel 2021 potrà contare su un Ott Tanak desideroso di tornare a lottare per il titolo e, perché no, vincerlo; ma anche su Thierry Neuville – lui sì, sempre più affamato di quel titolo che meriterebbe, ma che non è ancora arrivato. Saranno loro a dover dare la caccia al titolo Piloti correndo tutti e 12 gli eventi pianificati per il calendario di questa stagione. Insomma, bene i 2 titoli Costruttori di fila, ma ora Hyundai fa tremendamente sul serio, andando alla caccia del “double”, ossia di quel titolo Piloti solo sfiorato in più occasioni, ma mai colto, e il terzo iride Costruttori consecutivo.

Gli equipaggi

Ott Tanak – Martin Jarveoja

 

Una vittoria nella stagione d'esordio con Hyundai è un buon biglietto da visita, ma non se sei l'equipaggio campione del mondo in carica. Tanak e Jarveoja hanno dominato nel giardino di casa, il Rally Estonia, ma hanno avuto bisogno di un anno di adattamento per prendere le misure alla i20 Coupé WRC Plus dopo 2 stagioni al volante della Toyota Yaris WRC ufficiale, con cui avevano creato una simbiosi stupefacente. Eppure, oltre alla vittoria nel 2020 c'è stato molto di più.

Al di là del terrificante incidente al Rallye Monte-Carlo, Tanak e Jarveoja hanno dato il loro contributo alla conquista del titolo iridato Costruttori. Una buona annata, dunque, ma da campioni del loro calibro ci si attende sempre qualcosa di più. Nel 2021 partono tra i favoriti per ripetere l'iride del 2019. Avranno un anno d'esperienza con Hyundai e una sete di rivincita che tutti i campioni devono avere se reduci da una stagione priva del bottino più ambito.

La freddezza, il talento nella guida e nella navigazione dei due estoni sono attese già al Monte-Carlo 2021. Ogier si dovrà guardare non solo dal compagno di squadra Evans, ma anche da due ragazzi che sono cresciuti nel tempo, a tal punto da scompaginare i 15 di dominio francese con un 2019 quasi irreale. Ora, l'anno della verità: qual è il vero Tanak? Noi propendiamo per quello iridato 2 anni fa. Ora starà a lui dare un segnale, e se lo aspetta anche Hyundai. In fondo, è per quello che è stato messo sotto contratto negli ultimi mesi del 2019...

Thierry Neuville - Nicolas Gilsoul

 

Ogni anno, la domanda è sempre la stessa: “Sarà l'anno buono per l'equipaggio belga?”. Un quesito legittimo, perché è impossibile non tenere in considerazione il loro talento, rapportato ai risultati attesi e che, invece, ogni anno vengono solo sfiorati. In un'annata atipica come il 2020, Thierry e Nicolas hanno portato a casa la strepitosa vittoria al Rallye Monte-Carlo, poi nulla più. Un altro paio di podi con cui hanno contribuito alla conquista del titolo Costruttori da parte di Hyundai, ma, per la prima volta dopo anni, non hanno chiuso in Top 3 nel Mondiale Piloti. In parte per errori loro, in parte per sfortuna e noie tecniche. Ma nell'albo d'oro il loro nome ancora non appare.

Ogni appassionato di rally conosce il loro valore. Forse lo conoscono anche loro stessi, ma prendere spunto da chi riesce a cogliere titoli in serie come Ogier, forse, non sarebbe del tutto sbagliato. Neuville e Gilsoul sono una grande coppia sportiva, a cui sembra mancare qualcosa: il sapersi accontentare. La velocità è dalla loro parte e lo è sempre stata. Ora, però, devono essere maturi abbastanza per definire il confine tra rischio e follia, tra un attacco sensato a uno che potrebbe compromettere non solo una gara, ma anche la rincorsa al Mondiale.

Qualora dovessero trovare quel sottile confine, avremo due candidati veri all'iride che non hanno ancora vinto, ma anche per molti meritano. Il 2020 sarà l'ultimo anno con la i20 Coupé WRC e loro sono l'equipaggio più vincente al volante di quella splendida vettura. Sarebbe bello per loro e per Hyundai concludere il ciclo raggiungendo l'agognato titolo, togliendosi di dosso un'etichetta – quella di veloci ma non vincenti – che inizia a stridere troppo per talenti come loro.

Daniel Sordo - Borja Rozada

 

Si può, a 38 anni, trovarsi nella stagione della definitiva consacrazione, al di là di quello che dice il palmarès o i giudizi delle persone? Di solito è difficile per uno sportivo, ma è il caso di Daniel Sordo da Torrelavega. Lo spagnolo è stato la chiave di volta che ha permesso a Hyundai di confermarsi campione Costruttori nel 2020, ha vinto per il secondo anno consecutivo il Rally Italia Sardegna e ha dato la sensazione di essere entrato nel pieno della maturazione sportiva.

Ma, come nelle favole più belle, anche in questa è arrivato l'imprevisto che potrebbe stravolgere tutto. Carlos Del Barrio, esperto e bravo navigatore di Dani nelle ultime 2 stagioni, ha deciso di lasciare il pilota di Torrelavega per intraprendere una nuova sfida professionale affiancando nel WRC3 Fabrizio Zaldivar, lasciando Sordo senza navigatore per qualche settimana.

A fine dicembre Sordo ha annunciato Borja Rozada come nuovo copilota. Non una novità qualunque, perché si sfalda la coppia che tanto bene ha fatto nelle ultime 2 stagioni – quella formata da Dani e Del Barrio – e se ne forma una nuova di zecca, a poche settimane dal via del Mondiale Rally 2021. Premettendo che sarà fisiologico un periodo d'adattamento per i due iberici, per Sordo sarà la stagione in cui dovrà confermare di essere cresciuto al di là della presenza di un navigatore del calibro di Del Barrio. Una nuova, grande sfida, per un ragazzo che però sembra pronto a tutto.

Craig Breen – Paul Nagle

 

La loro è una storia di un ritorno nel WRC – non ancora a tempo pieno, ma con più gare nel carniere 2021 – meritato. Difficile tornare nel WRC una volta usciti, ma per il nord-irlandese le prestazioni offerte nel 2020 a Hyundai Motorsport sono state fondamentali. Hanno convinto Andrea Adamo del valore del ragazzo che, a dire il vero, in certe condizioni è sempre stato molto veloce.

E' evidente che i vertici di Hyundai lo abbiano compreso da tempo, impiegando Craig in gare che, storicamente, sono sempre state il suo punto forte. Scelta azzeccata, perché l'ex pilota Citroen ha ripagato la fiducia aiutando il team a raggiungere il proprio obiettivo primario. Considerando anche la volontà di Sébastien Loeb di tornare ad affrontare la Dakar (lo sta facendo con una Hunter del team Bahrain Raid Xtreme prodotta da Prodrive), Hyundai ha offerto a Craig di fare un numero di gare maggiore rispetto alle 2 del 2020.

Breen sa che è la sua grande occasione per ridare lustro alla propria immagine, di mettersi in mostra agli occhi del team e rendere più salda la sua posizione all'interno del WRC, categoria che merita, evitando di trovarsi nel limbo di piloti di un certo livello che però non hanno contratto per mancanza di sedili disponibili. E' una grande occasione, dovrà sfruttarla al meglio mettendosi a servizio del team e soddisfare le sue aspettative.

Hyundai i20 Coupé WRC 

 

E' arrivata all'ultimo atto, perché poi, così come le sue avversarie, dovrà lasciare spazio alle vetture di nuova generazione, le ibride Rally1. Il suo palmarès è già importante, considerando le tante vittorie e i 2 iridi Costruttori. Una vettura riuscita, che però potrà usufruire degli ultimi ritocchi resi possibili dal regolamento, che permette l'utilizzo degli ultimi gettoni di sviluppo per cercare di migliorare prestazioni e affidabilità.

Nei test in vista del Rallye Monte-Carlo 2021 svolti a dicembre, il team di Alzenau ha provato una nuova aerodinamica anteriore, che dovrebbe permettere una distribuzione migliore del carico aerodinamico e una riduzione del sottosterzo, aspetto che farà certamente piacere ai piloti. Nel corso del 2020 è stata provata una prima soluzione sempre all'anteriore, ma poi nei test di qualche settimana fa ne è apparsa una seconda. Proprio questa dovrebbe essere quella selezionata per essere introdotta nel 2021.

Ultimo aspetto, ma non certo trascurabile, sarà interessante capire come le i20 si adatteranno al cambiamento di pneumatici. Michelin, alla fine della stagione passata, ha lasciato il WRC. Il suo posto è stato preso dalla Pirelli. Vedremo se l'introduzione delle gomme 2021 con il cambio di marca a fornirli diverrà un fattore capace di spostare gli equilibri oppure lascerà tutto invariato, almeno da quel punto di vista.

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