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WRC 2019: Toyota in pole, ma attenzione a Citroen con Ogier e alla nuova Hyundai di Loeb e Adamo

A 2 giorni dall'avvio del WRC 2019 diamo i voti ai 4 team che saranno protagonisti del Mondiale Rally ormai alle porte. Diteci cosa ne pensate e fateci sapere il vostro parere nei commenti!

Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Citroen Racing

Ci siamo. Tra poche ore scatterà il Mondiale Rally 2019 ed è tempo di fare il quadro sullo stato di preparazione dei team che si daranno battaglia nel WRC a partire dal Rallye Monte-Carlo. Abbiamo voluto raccontarvi i 4 team protagonisti parlando del team, dei piloti e delle vetture, in modo tale da avere un quadro completo su come e cosa è mutato rispetto al 2018. Accanto a ogni nome del team trovate una valutazione espressa in simboli che va da ♦ (voto minimo) a ♦♦♦♦♦ (voto massimo). Tenete in considerazione che, quando troverete il simbolo ◊, questo è da considerare come mezzo punto. Ecco la preview del WRC 2019. Buona lettura.

Toyota Gazoo Racing ♦♦♦♦◊

 

Team

Toyota riparte dopo aver smaltito la sbornia per aver vinto il titolo mondiale Costruttori riparte e si prepara per competere in quello che sarà il terzo anno nel WRC e lo farà con uno status mai avuto sino a ora: quello di favorita assoluta per vincere il Mondiale Costruttori e quello Piloti. Il titolo vinto nel 2018 e le prestazioni mostrate dalla Yaris WRC Plus sono due indizi che fanno una prova inconfutabile: chi vorrà vincere i titoli 2019 dovrà fare i conti con il team diretto da Tommi Makinen, che punta alla continuità confermando in blocco tutti, con l'aggiunta di Kris Meeke al posto di Esapekka Lappi. Proprio il nord-irlandese sarà la variabile impazzita di questa stagione. Makinen gli ha concesso l'ennesima possibilità della sua carriera e questa potrebbe essere quella giusta: non avrà la pressione di essere il numero 1 del team e potrà finalmente pensare solo a correre e basta. In più la Yaris si ripresenta ai nastri di partenza come la vettura da battere dopo le grandi prestazioni del 2018. Se sono rose fioriranno, ma ai cancelli di partenza in pole c'è la Toyota.

Piloti

Ott Tanak: Nel 2018 si è guadagnato con merito i galloni di pilota di punta del team vincendo 4 gare e arrivando terzo nel Mondiale Piloti, ma giocandosi il titolo con Ogier e Neuville sino al Rally d'Australia, ultima gara della stagione passata. Ormai l'estone è maturo e sembra pronto per scalzare Ogier dal trono. Per farlo, potrà usufruire della vettura più prestazionale del lotto, che, per altro, nel corso dell'inverno è stata ulteriormente evoluta per renderla ancora più facile da guidare. Tanak è uno dei tre favoriti per il titolo iridato Piloti 2019 e, a ben vedere, oggi è quello con più chance.

Jari-Matti Latvala
Il duello interno con Tanak lo ha perso sin dalle prime uscite dell'anno passato a causa di una serie di errori e di guasti tecnici davvero da brivido. Eppure Jari-Matti Latvala ha chiuso il Mondiale 2018 con una serie di prestazioni molto simili a quelle sfoggiate nel 2017. Per di più è stato un ottimo aiutante di Tanak nelle ultime gare dello scorso anno, anche se alla fine Ott non è riuscito a vincere il titolo Piloti. Toyota, invece, ha vinto il Costruttori anche grazie al fantastico apporto del veterano finlandese, che quest'anno proverà a prendersi la rivincita nei confronti di Tanak. Se così dovesse essere, allora Jari-Matti sarà ammesso di diritto nel novero di piloti che lotteranno per vincere il titolo.

Kris Meeke
Sarà la variabile impazzita non solo del team Toyota, ma di tutto il WRC 2019. E' capace di vincere ovunque, su qualunque fondo e in qualunque gara, ma altrettanto capace di buttare tutto all'aria in un attimo. Da quest'anno correrà con un nuovo navigatore: Sebastian Marshall. L'ex copilota di Hayden Paddon prende il posto di Paul Nagle (che ora affiancherà Craig Breen in rally minori) e dovrà a tutti i costi calmare i bollenti spiriti di Kris nei momenti più opportuni della gara, ma anche dare il ritmo giusto per poter essere sempre tra i migliori in ognuno dei 14 appuntamenti del calendario 2019. E' l'anno della verità. Meeke non può più sbagliare, e lo sa bene. Il suo vantaggio sarà quello di non avere alcuna pressione dal punto di vista della classifica.

Marcus Gronholm
D'accordo, non correrà come pilota del team ufficiale e non sarà seguito direttamente da Toyota, ma al Rally di Svezia vedremo per la prima volta ben 4 Yaris WRC Plus al via di una gara titolata proprio grazie al 2 volte iridato WRC, che tornerà a correre per festeggiare i suoi 50 anni. Al suo fianco ci sarà Timo Rautiainen, suo storico navigatore. Sarà una gara spot e per divertimento, ma per tutti gli appassionati della serie sarà un ritorno di grande spessore in un'annata che vedrà altri ritorni clamorosi nel Mondiale Rally.

Vettura

Toyota Yaris WRC Plus: è la campionessa del mondo in carica Costruttori ed è naturale che riparta davanti a tutte le altre vetture anche in questa stagione. Nel corso dell'inverno la Yaris è stata oggetto di modifiche importanti dal punto di vista aerodinamico, specialmente per quanto riguarda il retrotreno della vettura. A cambiare sono le finestre poste nella parte retrostante dei passaruota posteriori, con queste che hanno meno profili orizzontali per avere meno deportanza in quella zona e rendere la vettura più equilibrata, facile da guidare e permettere a tutti e tre i piloti di avere una vettura più gestibile e ancora più prestazionale rispetto all'anno passato. Sarà però fondamentale trovare ancora più affidabilità rispetto alle ultime due stagioni.

Citroen Racing ♦♦♦◊

 

Team

Dopo un anno di transizione, usato per ristrutturare il team dall'interno partendo dai ruoli di comando sino ai piloti, finalizzatori di quelli che sono stati gli sforzi del team, ora per Citroen Racing è giunto il momento di raccogliere i frutti nella semina. Il 2019 è il vero anno di rilancio e per capirlo ci vuole davvero poco. Pierre Budar, a meno di un anno dal suo insediamento a Satory, è riuscito a rifare completamente la line up piloti ingaggiando il miglior pilota WRC, Sébastien Ogier, e un pilota futuribile come Esapekka Lappi in arrivo da un team come Toyota. Un colpo spesso cercato dal suo predecessore, Yves Matton, ma sempre con scarsi risultati. Se Ogier è stato convinto a rientrare in Citroen dopo i colloqui con Budar, allora è quasi certo che a Satory l'aria sia cambiata. Nella sede del team francese si respira un'aria nuova, che ha rimpiazzato quella stantia e a tratti inadeguata che vi era prima. Non solo nuovi piloti, ma anche nuovi tecnici per imprimere idee nuove nello sviluppo della macchina. Tutti i passi fatti sino a ora sembrano essere stati quelli giusti, Ora è tempo di traslare tutto questo in gara, pur dovendo far fronte al temporaneo addio dello sponsor Abu Dhabi che non permetterà al team di schierare tre vetture al via di questo Mondiale.

Piloti

Sébastien Ogier: se da 6 anni a questa parte è il pilota più corteggiato ogni qualvolta torna disponibile sul mercato, un motivo dovrà pur esserci. E c'è. Séb è il pilota WRC più forte senza alcuna discussione da quando Loeb ha smesso di correre con continuità. 6 titoli di fila non si vincono a caso. Ogier ha vinto tutto e più volte con la corazzata Volkswagen, poi si è ripetuto per altri due anni facendo passare M-Sport dal peggior team del WRC al migliore per due anni da favola. Ma, come tutte le favole, anche questa ha avuto una fine. La prossima sfida del campione di Gap è far tornare Citroen al vertice e sarà una sfida simile a quella accettata 2 anni fa con M-Sport: portare il peggior team WRC a vincere in una sola stagione. Non è detto che ci riesca, ma siamo certi che Citroen tornerà a essere un team temuto da tutti sin dal Rallye Monte-Carlo. E questo sarà anche per merito di Ogier.

Esapekka Lappi: ha aspettato la sua occasione in Toyota, ma questa non è arrivata. A 28 anni appena compiuti ha deciso di intraprendere una nuova, eccitante sfida. Sarà il compagno di squadra del miglior pilota WRC degli ultimi anni e dovrà vedersela ad armi pari. In M-Sport Tanak riuscì a farlo e da quel momento in poi la sua carriera ha avuto una svolta in positivo. Lappi si augura di percorrere la stessa strada e poter rappresentare per Citroen il nuovo che avanza, il pilota capace e meritevole di raccogliere l'eredità di Ogier quando e se il transalpino vorrà appendere casco e guanti al chiodo al termine dei due anni di contratto stabiliti dall'accordo firmato nei mesi scorsi con Satory.

Vettura

Ogier è salito su quella che, risultati alla mano, nelle ultime 2 stagioni è stata sempre la vettura peggiore del lotto e ha detto: “La vettura ha potenziale. Certo, c'è qualcosa da sistemare, non va tutto bene. Però dopo averla provata posso dire di essere soddisfatto. C'è ottimo materiale su cui lavorare”. Insomma, la C3 potrebbe essere meno peggio di quanto non abbiano detto i risultati da quando ha esordito nel WRC a inizio 2017. Il programma di sviluppo di questo inverno è stato massiccio, a partire da una nuova aerodinamica anteriore che, però, potrebbe non essere usata a Monte-Carlo. Tanto è stato fatto anche sotto la carrozzeria, partendo dalle sospensioni sino ad arrivare al differenziale. La C3 è il vero punto di domanda del team francese, ma se il giudizio di Ogier è stato positivo, dobbiamo credergli.

Hyundai Motorsport ♦♦♦♦

 

Team

Ad Alzenau è accaduto ciò che in Citroen hanno deciso di fare a inizio 2018. Il team principal Michel Nandan è stato sollevato dall'incarico all'inizio del mese ed è stato sostituito da Andrea Adamo, uno dei gradi autori della strepitosa vittoria di Hyundai e Gabriele Tarquini nel WTCR 2018. Il team coreano è sempre stato protagonista nel WRC dal 2014, anno in cui è entrato, e ha sempre migliorato i suoi numeri. Ma la gestione Nandan non ha mai raggiunto i 2 risultati richiesti: vincere il titolo mondiale Costruttori e quello Piloti. Hyundai vuole a tutti i costi primeggiare nel WRC e non essere una semplice comparsa. E' stato un comandante dai pochi fronzoli, poche parole e intenti chiari. In più, oltre alla conferma di Neuville e Mikkelsen (per contratto) e di Daniel Sordo, è arrivato l'ingaggio di Sébastien Loeb, il “Cannibale”. Un colpaccio, un lascito di Nandan a Hyundai. Ma potrebbe essere la chiave di volta per lo sviluppo della vettura, che dovrà diventare sempre meglio di gara in gara. Aggressività è una delle parole che circolano maggiormente ad Alzenau in queste settimane. Malizia è ciò che chiede Adamo. Gli ingredienti per fare il passo decisivo ci sono, ma gli uomini Hyundai dovranno essere bravi – tutti – a non sciogliersi come neve al sole proprio sul più bello.

Piloti

Thierry Neuville: viene da un anno praticamente perfetto. Fermato solo da un guasto beffardo in Turchia e da una i20 rimasta plafonata nelle prestazioni dopo una prima metà del 2018 davvero promettente. Nel 2019 lui dovrà ripetersi e avere fiducia nel team, nella vettura e sperare che i suoi compagni di squadra lo aiutino come nel 2018 quelli di Ogier hanno fatto con il francese. Ancora una volta la sua regolarità sarà il fattore chiave della sua stagione e di quella di Hyundai. La velocità l'ha sempre avuta e mostrata. Ora deve ripetere quanto fatto l'anno scorso dal punto di vista della consistenza. Se sarà coadiuvato dai compagni di squadra e dalla i20, allora potrebbe finalmente essere l'uomo che porrà fine all'egemonia di Ogier.

Andreas Mikkelsen: inutile nasconderlo, nel 2018 ha così deluso che in questa stagione non potrà fare altro che ottenere risultati migliori. Il suo adattamento alla i20 è stato lento e difficile. E' stato fermato da alcuni guasti tecnici, ma ha anche fatto molti errori. Il più delle volte non ha avuto ritmo. Insomma, è reduce da un'annata disastrosa, la peggiore da quando corre nel WRC. E' indubbio che debba fare molto di più, anche perché sarà il secondo e ultimo pilota Hyunda a correre tutti e 14 gli appuntamenti del calendario 2019 e non potrà permettersi di replicare quanto fatto pochi mesi fa. Anche perché dovrà cercare la conferma in un team che da quest'anno annovera anche un certo Sébastien Loeb.

Daniel Sordo: reduce da un rinnovo meritato, lo spagnolo è sicuramente una delle più grandi certezze del team coreano. Daniel è stato perfetto nel 2018, facendo molto bene e battendo la concorrenza di un pilota di talento come Paddon, Anche in questa stagione Hyundai chiederà lui di portare a casa punti e podi pesanti per puntare al Mondiale Costruttori. E' poco incline all'errore e finalmente sembra essere a proprio agio sulla i20 anche grazie al ritmo dettato dalle note di Carlos Del Barrio. L'accoppiata sembra vincente. Non ci si aspettano picchi da lui, ma quella consistenza di livello che ha fatto vedere in quella che è stata la sua miglior stagione nel Mondiale Rally della sua carriera.

Sébastien Loeb: Monsieur Loeb ritorna nel WRC con una squadra differente. E già questa è una notizia di notevole risalto. Il “Cannibale” è pronto per affrontare 6 gare alternandosi al volante della terza vettura con Daniel Sordo (che farà le restanti 8). Pochi i chilometri fatti al volante della i20, circa 300, lo faranno arrivare al Rallye Monte-Carlo non certo pronto come avrebbe voluto. A causa della Dakar 2019 e dei pochi giorni tra la fine del rally raid e l'inizio del WRC i tempi per provare la vettura sono stati ristretti, ma il suo talento lo aiuterà certamente a portare a casa subito punti importanti per il Mondiale Costruttori. La seconda grande notizia è che per la prima volta in carriera non sarà il pilota di riferimento di una Casa. Lo ha detto lui stesso: “Farò il secondo o terzo pilota, mi metterò a disposizione di Neuville e, sinceramente, mi va benissimo così”. Un Loeb nuovo dal punto di vista umano, ma dopo la grande vittoria ottenuta lo scorso ottobre in Catalogna non possiamo pensare che sia un pilota diverso. Rimarrà “Cannibale”, com'è giusto che sia.

Vettura

Per certi versi la i20 Coupé WRC Plus è la vettura più attesa e la meno chiacchierata dell'inverno. E' dalla 3 porte coreana che ci si attende la risposta più forte alla Toyota. Nel 2017 è stata la vettura di riferimento, così come nella prima parte del 2018. Poi la Yaris ha preso il sopravvento. Per questo è lecito attendersi una risposta forte dal punto di vista tecnico e prestazionale. Per tutto l'inverno, esteriormente è rimasta la stessa che ha corso nel 2018, ma è sotto la pelle che gli ingegneri di Alzenau hanno messo le mani. Adamo ha affermato che “aggiorneremo la vettura dal paraurti anteriore a quello posteriore, lavoreremo su tutte le zone in cui possiamo mettere mano”. E così sarà. Nel frattempo è stata l'unica a celare meglio i segreti per il nuovo Mondiale. Non ci resta che attendere le prime speciali per avere un primo riscontro.

M-Sport Ford ♦♦◊

 

Team

Il rischio di veder sprofondare il team di Cockermouth dalle stelle alle stalle è più che concreto. E' quasi certo. L'addio di Ogier a fine 2018 ha posto fine alla golden era per la verità piuttosto breve – durata appena 2 anni – ma che ha fruttato ben 3 titoli, ma anche la necessità di fare economia per evitare il fallimento della struttura di Malcolm Wilson porterà a un periodo di austerity non indifferente. La scelta dei piloti, Elfyn Evans, Teemu Suninen e Pontus Tidemand, è emblematica. Niente più star. Solo piloti con esperienza o giovani di belle speranze che costano poco e possono comunque crescere per il futuro. Da sottolineare anche il nuovo ruolo di Malcolm Wilson, che ha lasciato il comando del team a Rich Millener per dedicarsi alle finanze della M-Sport dopo 2 anni eccessivamente dispendiosi per cercare di dare a Ogier una struttura in grado di vincere subito. Ora è tempo di risparmi, ma non di rinunce. Non a caso la Fiesta sarà una delle vetture più aggiornate a Monte-Carlo. Ford continuerà ad aiutare il team anche in assenza di Ogier. Ma è indubbio che il pericolo di passare da uno dei team pretendenti al titolo al fanalino di coda in un solo inverno è più che concreto.

Piloti

Elfyn Evans: inaspettatamente confermato a fine dicembre, il gallese si trova a fare la punta di diamante di un team orfano di Ogier e con poche prospettive per il futuro. Ma per lui tutto questo potrebbe essere un vantaggio. E' chiaro che dovrà evitare errori gratuiti che hanno contraddistinto la sua stagione passata e dovrà anche spingere a fondo per sopperire al carisma e alla certezza di vittorie venute a mancare con l'addio del 6 volte iridato. Non dovrà più pensare a giochi di squadra per favorire altri piloti e nemmeno rallentare. Quest'anno scopriremo chi è realmente Evans: se riuscirà a replicare quanto fatto da Tanak nel 2017 o se si confermerà onesto mestierante, valido per fare la terza guida in un team da titolo e nulla di più.

Teemu Suninen: è stato il primo a ricevere la conferma da Wilson nonostante un'annata piena di momenti difficili e con sporadici picchi. Eppure Teemu è un vero talento e su questo non si discute. Deve migliorare su asfalto, ma su terra – se messo in condizione – è già molto temibile. Ora avrà più attenzioni dal team dopo l'addio di Ogier e questo potrebbe portarlo a fare i miglioramenti richiesti. E' giovanissimo, appena 24 anni, ma se capitalizzerà bene i prossimi mesi il futuro potrebbe essere per lui roseo. Ma M-Sport dovrà pazientare ancora prima di poter veder sbocciare il talento su cui ha giustamente puntato a metà 2017.

Pontus Tidemand: il campione del mondo WRC2 2017 ha abbandonato la categoria inferiore e ha deciso che quest'anno sarà la sua grande occasione per misurarsi con i migliori piloti al mondo in ambito rally. In principio avrebbe dovuto fare solo 2 gare, ma con tutta probabilità ne farà 8. Un'occasione arrivata grazie ai suoi sponsor, ma la vettura che avrà a disposizione ha portato Ogier al mondiale solo pochi mesi fa. E' l'occasione della sua vita, specialmente considerando il gran numero di contratti che andranno in scadenza alla fine di quest'anno. Deve forzatamente convincere subito, anche perché non è più un giovanotto di primo pelo come può essere il compagno di squadra Suninen.

Gus Greensmith: una delle rivelazioni del WRC2 2018, il giovane pilota britannico si cimenterà per la prima volta in carriera al volante di una Fiesta Plus ufficiale al Rally del Portogallo. Non certo una delle gare più semplici, ma nel corso dell'anno passato ha mostrato di avere la stoffa per ben figurare anche tra i più grandi. La velocità c'è, anche se bisogna affinare la costanza. Può essere l'avvio di un'altra grande carriera di un pilota che, il Regno Unito, sta aspettando ormai da troppo tempo, ovvero da quando correvano Colin McRae e il compianto Richard Burns.

Vettura

Necessitava di aggiornamenti dopo aver terminato il Mondiale 2018 in apnea e questi sono arrivati. E sono stati massicci. Ford Performance ha presentato sviluppi progettati dai suoi stabilimenti di Charlotte, negli Stati Uniti, che sono stati provati nei test invernali. Si parla di soluzioni aerodinamiche al retrotreno, ma anche nuove sospensioni, nuova elettronica e alcuni aggiornamenti importanti che dovrebbero aver aumentato la potenza del motore a bassi regimi. Difficile prevedere se sarà sufficiente a recuperare il gap che la separava dalla Toyota, probabilmente no, ma è il modo migliore per iniziare un anno dai presupposti ben differenti e molto meno esaltanti di quelli con cui M-Sport è partita nel 2017 e nel 2018.

Team Piloti Navigatori Status 2019 Numero
         
Toyota Gazoo Racing Ott Tanak Martin Jarveoja Permanente 8
  Jari-Matti Latvala Miikka Anttila Permanente 10
  Kris Meeke Sebastian Marshall Permanente 5
         
Hyundai Motorsport Thierry Neuville Nicolas Gilsoul Permanente 11
  Andreas Mikkelsen Anders Jaeger Permanente 89
  Daniel Sordo Carlos Del Barrio 8 gare 6
  Sébastien Loeb Daniel Elena 6 gare 19
         
M-Sport Ford Elfyn Evans Scott Martin Permanente 33
  Teemu Suninen Marko Salminen Permanente 3
  Pontus Tidemand Ola Floene 2 gare 7
  Gus Greensmith Elliott Edmonson Portogallo ?
         
Citroen Racing Sébastien Ogier Julien Ingrassia Permanente 1
  Esapekka Lappi Janne Ferm Permanente 4

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