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WRC 2018: Citroen vuole riscattarsi. Proverà a farlo senza Matton

Cambio al vertice del team: Fuori Matton (ora direttore WRC FIA) e dentro Budar. La C3 è in costante evoluzione, ma è mancato il colpo di mercato nei piloti. E' atteso il sospirato salto di qualità di Meeke, all'ultima chiamata dopo tanti errori.

Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

McKlein / Motorsport Images

Kris Meeke, Citroën World Rally Team
Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
#306 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Mads Ostberg, M-Sport
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Craig Breen, Scott Martin, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team

Oggi è il grande giorno. Questa sera prenderà il via il Mondiale Rally 2018 con la prima prova speciale del Rallye Monte-Carlo, ovvero il prologo del nuovo campionato che dà il via alla nuova stagione. Nei giorni passati abbiamo già analizzato i campioni in carica di M-Sport Ford, poi Hyundai Motorsport e ieri Toyota Gazoo Racing. Ciò significa che oggi è il turno dell'ultimo team ufficiale (ma solo in ordine d'apparizione): Citroen Racing. Poi, questa sera, fuoco alle polveri, perché finalmente sarà tempo di lottare di nuovo per i Mondiali WRC.

Citroen Racing

Team
Dopo un'annata a tratti sconcertante come quella 2017 era necessario un cambiamento radicale sotto tutti i punti di vista. Ma è stato così solo in parte. La direzione tecnica del progetto è stata affidata a Christophe Besse già a metà dell'anno passato, mentre pochi giorni fa Yves Matton ha abbandonato il ruolo di team principal di Citroen Racing per diventare direttore WRC della FIA. Al suo posto è arrivato Pierre Budar. La Citroen C3 WRC continua a rimanere uguale, ma solo esteriormente. Sotto la carrozzeria sono stati numerosi i cambiamenti dettati da Besse. Non è cambiato nulla dal punto di vista dei piloti, nonostante fosse un punto cardine finito sotto la lente d'ingrandimento dopo un 2017 disastroso. Confermato (giustamente) Craig Breen, Citroen schiera ancora Kris Meeke, forte di un contratto che scadrà però al termine di questa stagione. Giusto aver destinato Stéphane Lefebvre allo sviluppo della C3 R5, perché non ancora pronto per il livello del WRC, ma è mancato il colpo di mercato vero e proprio. Ogier infatti ha declinato per la seconda volta in un anno di tornare nel team che lo ha lanciato, lasciando Citroen senza top driver. Così i vertici della squadra francese hanno dato la possibilità a sua maestà Sébastien Loeb di tornare per fare 3 apparizioni nel WRC. Ma questa mossa appare più come un'operazione nostalgia dei bei tempi che furono. Per Citroen sarà fondamentale far funzionare al meglio la C3 ovunque, poi nel 2019 – salvo clamorosi ribaltoni – dovrà puntare a un pilota velocissimo e forzatamente affidabile per tornare ai fasti di un tempo.

Piloti

Kris Meeke: il 2017 doveva essere il suo anno. Non tanto per quanto riguarda le velleità di titolo, ma per dimostrare di aver imparato dal passato abbinando la consueta velocità a una consistenza necessaria per diventare un pilota di punta. Ma così non è stato. Nonostante le due vittorie ottenute, di Meeke si ricordano più gli errori clamorosi. Quest'anno è probabilmente l'ultimo in cui avrà la possibilità di fare il salto di qualità tanto atteso, perché poi al termine della stagione sarà a fine contratto con Citroen e sarà difficile per lui trovare un altro sedile o un ruolo di rilievo.

Craig Breen: confermato senza alcun dubbio da Citroen, si era già presentato in dicembre al Rally di Monza con addosso una tuta del team francese e un sorriso capace di coprire la distanza da orecchio a orecchio. Farà 10 dei 13 rally in stagione, ma quelli che non correrà potrà guardare Loeb da vicino. Una conferma meritata la sua, anche se quest'anno Citroen non gli chiederà solo la solita, proverbiale continuità in gara, ma anche qualche acuto in più per portare a casa punti importanti in ottica Mondiale Costruttori.

Sébastien Loeb: è la grande notizia di questo inverno. Loeb torna e farà tre gare. Lo vedremo sfidare Ogier – dominatore delle ultime 5 stagioni – al volante di una C3 che ha un bisogno assoluto del suo aiuto per quanto riguarda la direzione tecnica da prendere per farla migliorare. Comunque vada sarà un successo, o comunque uno spettacolo, nonostante abbia terminato non certo bene la sua avventura con Peugeot alla Dakar.

Mads Ostberg: per il norvegese, per ora, solo un'apparizione stagionale al Rally di Svezia. Ma per lui sarà fondamentale. Se dovesse cogliere un buon risultato potrebbe essere impiegato in altre gare e la sua costanza farebbe molto comodo a un team che negli ultimi mesi ha mostrato di aver bisogno assoluto di piloti affidabili e discretamente veloci da poter schierare.

Vettura

La Citroen C3 WRC si presenterà al via del Mondiale 2018 senza apparenti stravolgimenti, ma sotto la carrozzeria molte cose sono state modificate. Il processo che deve portarla a diventare un'auto vincente a 360° è iniziato a metà dell'anno passato e non si è mai arrestato. Citroen spalmerà nel corso della stagione gli aggiornamenti per avere una progressione costante, ma potrà contare su Sébastien Loeb, capace di dare indicazioni precise su come indirizzare lo sviluppo. Già dall'anno passato è chiaro come la C3 sia un vero fulmine sull'asfalto, mentre sulla terra ha ottenuto una sola vittoria su sterrato grazie a una delle poche gare prive di sbavature di Meeke, che ha saputo sfruttare al meglio la posizione di partenza favorevole e vincere in Messico. Monte-Carlo è una gara piuttosto singolare per le diverse condizioni meteo e dell'asfalto che i piloti troveranno, ma dalla Svezia in poi potremo vedere se la C3 avrà fatto i passi avanti tanto attesi o se servirà ancora tempo per rivederla lottare come negli anni d'oro in cui Loeb dominava ovunque.

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