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Intervista

Toyota, Makinen: "La Yaris? Curatissima. Ora può vincere ovunque"

Tommi Makinen, responsabile del progetto Toyota nel WRC, ha parlato del grande avvio di stagione del suo team a Motorsport.com.

Tommi Makinen, TOYOTA GAZOO Racing

Tommi Makinen, TOYOTA GAZOO Racing

Izumi Hiromoto

Esapekka Lappi, Janne Ferm, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Esapekka Lappi, Janne Ferm, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Ott Tänak, Ford Fiesta WRC, M-Sport, Jari-Matti Latvala, Toyota Yarsi WRC
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing

Sin dall'annuncio del rientro di Toyota nel World Rally Championship gran parte degli addetti ai lavori aveva mosso più di un dubbio sull'operazione voluta da Akio Toyoda e affidata al 4 volte campione del mondo rally Tommi Makinen. Qualche mese dopo l'esordio nel Mondiale 2017 Toyota è già rispettata e temuta come se fosse un team veterano.

I risultati di Toyota Gazoo Racing WRC hanno impressionato sin dall'esordio, con Latvala capace di andare subito a podio a Monte-Carlo e di vincere al secondo rally della stagione, in Svezia. La Yaris era nata con alcune caratteristiche già ottime, ma anche con limiti evidenti evidenziati su certi tipi di percorso. Questi sono stati limati velocemente e ora la vettura giapponese è in grado di giocarsi sempre la vittoria.

A pochi giorni dal Rally Italia Sardegna, Motorsport.com ha intervistato Tommi Makinen. Il grande autore di questo fantastico inizio di stagione della Toyota. Il manager finlandese ha parlato del lavoro svolto nelle ultime settimane che ha portato le Yaris a essere competitive ovunque, ma anche delle aspettative (ora inevitabilmente più alte rispetto a inizio anno) di questa stagione e molto altro.

Tommi, ti saresti mai aspettato un inizio così buono e competitivo della struttura che hai messo in piedi in pochi mesi?
"Sono molto soddisfatto della prima parte della stagione, specialmente dopo il Rally del Portogallo, perché abbiamo fatto qualche piccola modifica che ci ha permesso di diventare competitivi anche su percorsi in cui prima faticavamo. Questo mi ha mostrato realmente il vero potenziale del mio team. Ha mostrato quello che sanno fare, quello che sanno creare e quanto possano riuscire a migliorare quello che già abbiamo. Ma secondo me il lavoro migliore che i nostri tecnici hanno fatto l'hanno svolto su un altro piano...".

Quale?
"Hanno lavorato in maniera fantastica sull'assetto delle vetture, a prescindere dalle novità che avevamo portato. L'hanno migliorato nell'unica sessione di test fatta in vista dei due rally su terra. Hanno modificato tanti piccoli dettagli. E questi sono stati forse ancora più importanti delle novità che avevamo portato perché hanno permesso a queste di funzionare nel migliore dei modi. Le modifiche di assetto ci permetteranno di non usare o sprecare gettoni di sviluppo, perché la nostra vettura è ancora nuovissima e abbiamo ancora tanto da imparare riguardo le sue potenzialità".

Possiamo dire che la Yaris sia la vettura più avanzata dal punti di vista aerodinamico rispetto alle altre Plus?
"Abbiamo avuto tanto aiuto da quel punto di vista e sappiamo che ha un'incidenza davvero grande sulle prestazioni della nostra Yaris. Devo ammettere però che in alcuni rally è stato molto difficile trovare il giusto compromesso aerodinamico. Una vera sfida. In alcuni rally ci conferisce molto carico aerodinamico, così da avere un grip ottimale. Altre volte, invece, ne abbiamo addirittura troppo e dobbiamo lavorare sulle sospensioni per non avere un assetto troppo morbido".

"Non è facile. Nelle curve lente a basso carico è meglio avere un assetto più morbido, ma nei tratti rapidi no. Siamo sempre chiamati a irrigidire l'assetto per non compromettere il bilanciamento della vettura e non essere penalizzati nelle prestazioni. E' una bella sfida. Abbiamo però qualche idea per avere una trazione migliore in uscita dalle curve lente e per trovare ulteriore grip".

Dunque, nei prossimi due eventi punterete alla vittoria?
"Nei prossimi due Rally troveremo condizioni a noi favorevoli. Dovrebbero essere due gare favorevoli a noi. Sappiamo però di dover fare alcune modifiche forzate a causa del fondo soffice che troveremo in Polonia. Sarà una gara molto difficile, una vera sfida. Lotteremo tutti contro le stesse cose e sarà molto difficile per noi così come per gli altri. Avremo gli stessi problemi e gli stessi obiettivi".

Cosa serve a Jari-Matti per vincere il titolo mondiale? 
"Al momento sembra molto rilassato e questo per lui è un bene. Come dicevo, il momento critico avuto in Portogallo è stato dovuto solo alle sue precarie condizioni fisiche che lo hanno costretto a finire in ospedale a causa di un'intossicazione. Stava proprio male! Dobbiamo solo cercare di finire tutti i rally a cui partecipiamo. Abbiamo fatto tanti test su percorsi veloci e sappiamo che in quei frangenti possiamo fare benissimo, addirittura vincere. Per cui ci aspettiamo grandi risultati in Polonia e Finlandia. In Germania anche, anche se saremo su asfalto. In queste condizioni abbiamo tanta esperienza grazie ai test dello scorso anno, per cui dovremo sfruttarla".

Qual è stato il momento più difficile passato in questa prima stagione assieme a Latvala?
"Il momento più buio e difficile da quando Jari-Matti è con noi lo ha avuto in Portogallo, ma non dobbiamo dimenticare che prima e dopo la gara è finito in ospedale per un'intossicazione alimentare che lo ha reso davvero debole. Ero sorpreso di quanto stesse andando forte prima dell'incidente della prima tappa. Ma poi si è ripreso alla grande già in Sardegna con un bellissimo secondo posto".

Esapekka Lappi sta stupendo tutti. Ti aspettavi un esordio del genere?
"La cosa che più mi ha impressionato di Lappi è che è riuscito ad andare fortissimo senza aver fatto praticamente test. Ha svolto solo due giornate di prove molto tempo fa, tra l'altro in condizioni pessime, con tanta acqua sul terreno, tanto fango. Penso proprio che possa progredire ancora in maniera rapida e andare ancora meglio di come ha fatto in Portogallo e in Sardegna".

Sappiamo che hai provato la vettura prima dell'inizio del Mondiale. La proverai ancora?
"Stiamo discutendo la strategia per i prossimi test e sì, potrei guidarla di nuovo. Ma ne stiamo discutendo internamente con il team. Stiamo vagliando una serie di proposte assieme per cercare di prendere la strada migliore per il nostro futuro".

Cosa pensi del Rally Italia Sardegna?
"Per quanto riguarda Il Rally Italia Sardegna, è un bel rally. Di sicuro. Ma si tratta pur sempre di un'isola. E' difficile per i team raggiungere il luogo con la logistica e lo è anche per i fan. Sarebbe sicuramente meno costoso farlo sulla penisola e più facile da raggiungere per portare il materiale necessario per correre. Abbiamo circa 15 bilici che spostiamo in Europa, dunque è un'operazione molto complessa".

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