Toyota: l'aerodinamica 2018 della Yaris ha già debuttato ad Almeria!
Esapekka Lappi ha fatto esordire il nuovo frontale della Yaris WRC 2018. Le nuove soluzioni, alcune di queste interessanti, dovranno portare più carico all'anteriore.
Qualche giorno fa vi abbiamo anticipato l'arrivo della nuova aerodinamica anteriore che avrebbe sconvolto la fisionomia e le linee della Toyota Yaris WRC Plus 2018. Oggi siamo in grado di mostrarvi come sarà la vettura che, al secondo anno nel Mondiale Rally, andrà alla caccia dei titoli della prossima stagione.
Questa mattina il team diretto da Tommi Makinen ha svolto il primo test assoluto con il primo prototipo della Yaris 2018. A guidarla è stato Esapekka Lappi, navigato da Janne Ferm, sugli sterrati andalusi di Almeria, in Spagna. Il modello che correrà il prossimo anno è riconoscibile a prima vista, perché ha forme molto più marcate all'avantreno, oltre a numerose soluzioni mai adottate nel corso del 2017.
Rispetto alla versione che ha corso quest'anno (che potete vedere nella foto in calce all'articolo) il frontale della Yaris si presenta più aggressivo. La zona superiore del paraurti, quella che divide la "bocca" della vettura dai gruppi ottici, è ora più allungata e accentuata verso il basso, creando una sorta di effetto-ala che apporterà carico aerodinamico nella parte anteriore.
Rimanendo nella parte centrale del muso, impossibile non notare la nuova presa d'aria - la bocca di cui parlavamo poco fa - diventata molto più larga e ampia. Le dimensioni sono quasi raddoppiate in larghezza rispetto alla soluzione adottata quest'anno e questo servirà per aumentare e migliorare il raffreddamento del propulsore Toyota, andato più volte in difficoltà nel 2017, specialmente nelle gare calde e a un'altitudine maggiore rispetto alla maggior parte di quelle in calendario.
Il cofano motore è rimasto per ora invariato, ma non sorprenderebbe se nelle prossime settimane apparissero nuove bocchette di sfogo dell'aria per far respirare meglio il motore.
Dal punto di vista aerodinamico, il nuovo anteriore della Yaris è interessante. E' stata abbandonata la soluzione che contemplava appena due profili aerodinamici a sbalzo - uno per parte - che indirizzavano i flussi direttamente all'ala posteriore.
I profili sono raddoppiati, sono ora 2 per parte. Quello inferiore è rimasto quasi immutato e continua a indirizzare l'aria verso l'alettone posteriore, anche se ora appare più largo di qualche centimetro nella zona d'attacco al passaruota anteriore. I due nuovi sono stati posti sopra a quelli già presenti per aumentare il carico e portare i flussi verso la zona superiore dei passaruota. Nel 2017 la Yaris è apparsa molto raffinata al retrotreno, mentre davanti molto convenzionale. E' un dato di fatto che si dovesse intervenire per equilibrare una vettura comunque già molto buona.
I due nuovi profili portano i flussi d'aria dall'avantreno sino alla zona anteriore dei passaruota dell'assale posto dietro il motore. Questi poi vengono ulteriormente "puliti" da quella che è attualmente la soluzione più interessante del nuovo avantreno, ovvero due piccoli flap che dividono i flussi in due zone separate.
Il primo flusso viene indirizzato oltre gli specchietti retrovisori (senza coinvolgerli) per evitare di perdere una percentuale di efficienza aerodinamica. Il secondo, quello che punta in basso (sono in realtà turbolenze), va a scontrarsi con il supporto degli specchietti retrovisori, rimasti supporti aerodinamici ma con un disegno completamente differente.
Insomma, tanti piccoli accorgimenti per equilibrare la vettura in vista del prossimo Mondiale Rally. Non ultimo la divisione dello splitter dal paraurti anteriore. Sino a questa stagione le due parti erano riunite in un solo blocco ma dall'anno prossimo saranno divise anche per contenere i costi. I test sulle nuove componenti dovrebbero proseguire nei prossimi giorni e saranno provati anche da Jari-Matti Latvala.
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