Scandola: "Correre a tempo pieno nel WRC2? Io sono pronto"
Umberto Scandola in un'intervista esclusiva a Motorsport.com ha affermato di essere pronto se dovesse arrivare una chiamata per il WRC2, poi ha affermato: "Andreucci e io abbiamo mostrato quanto è competitivo il CIR".
Foto di: acisportitalia.it
Dopo il terzo posto nel Mondiale WRC2 di Lorenzo Bertelli colto nel 2014 nessun pilota italiano ha voluto tentare l'avventura nella categoria più vicina alla classe regina dei rally: il WRC.
Nel 2015 Paolo Andreucci, Anna Andreussi e Peugeot Sport Italia ha centrato un grande ottavo posto assoluto al Rally Italia Sardegna, secondo invece nel WRC2 a pochi secondi dal vincitore della categoria. Quest'anno a provare l'impresa sono stati Umberto Scandola, Guido D'Amore e Skoda Italia Motorsport.
Sugli sterrati sardi l'equipaggio del pilota veronese ha dominato la prima tappa, risultando poi costretto al ritiro all'inizio della seconda a causa di un piccolo foro di un manicotto del radiatore che ha costretto alla resa la Skoda Fabia R5 numero 44.
Una volta sbollita la delusione per l'amaro ritiro - che però non ha tolto al team la consapevolezza di essere all'altezza dei migliori team del Mondiale WRC2, Umberto Scandola ha voluto ricordare come il CIR sia un campionato di alto livello ma, soprattutto, di essere pronto per un eventuale palcoscenico mondiale.
"Vorrei e mi piacerebbe fare il mondiale. Non avrei alcuna esitazione a farlo. Non ho alcuna paura a confrontarmi con i migliori piloti del Mondiale", ha affermato Scandola in un'intervista esclusiva rilasciata a Motorsport.com. "L'ho fatto e lo rifarò in futuro. Quello che mi interessa dire non riguarda solo la nostra prestazione, certo siamo andati molto bene, ma voglio sottolineare quanto sia alto il livello di competitività nel Campionati Italiano Rally".
"Siamo tutti lì. Il livello è davvero altissimo e questo innalza anche il valore delle prestazioni dei miei avversari. Sono contento quando un mio avversario va forte in un rally nazionale o internazionale e domina. Sono contento, non provo invidia o rancore. Sono contento perché quanto sia di livello il campionato italiano. Mi viene in mente la grande prestazione di Paolo (Andreucci) lo scorso anno proprio in Sardegna".
E se per ipotesi un team volesse portarlo in WRC2 il prossimo anno? Ecco cosa ci ha risposto Umberto: "Tenendo conto che parliamo di ipotesi, sarebbe il coronamento di tanti sacrifici, di un sogno. Sarebbe bello. Mi sentirei comunque pronto ad accogliere e a soddisfare le loro richieste!".
Pochi giorni dopo il Rally Italia Sardegna avevamo appunto lanciato una provocazione a riguardo. A queste parole, Umberto ha voluto rincarare la dose e ha chiuso così: "Speriamo che traducano quelle parole in ceco e che vengano lette nelle sedi più consone! (ride, ndr), che venga loro in mente di prendere in considerazione la cosa".
"Non è mia abitudine sognare. Sono abbastanza razionale e sto con i piedi per terra. Nonostante la sfortuna della gara in Sardegna abbiamo mostrato il nostro valore e l'obiettivo era anche quello. Ora rimaniamo concentrati per il CIR".
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