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Rovanpera vs Solberg: Il futuro del WRC è dei figli d'arte?

Al Rally Arctic Finland Oliver Solberg farà il suo esordio nel WRC raggiungendo il quasi coetaneo Kalle Rovanpera. Immergiamoci nel cammino fatto dai due talenti verso l'Olimpo dei rally, il WRC, di cui potrebbero essere i principali protagonisti (e rivali) della prossima decade.

Memorial Bettega, Trofeo Pucci Grossi: il vincitore, Kalle Rovanpera, secondo Oliver Solberg, terzo

Memorial Bettega, Trofeo Pucci Grossi: il vincitore, Kalle Rovanpera, secondo Oliver Solberg, terzo

Harri Rovanpera e Petter Solberg, due piloti che tra gli anni 90 e i primi del 2000 hanno fatto a loro modo la storia recente del Mondiale Rally prima dell'epopea tutta transalpina iniziata con Sébastien Loeb e ancora in corso grazie a Sébastien Ogier. Il primo dei due, Harri, ha ottenuto buoni risultati dal 1993 al 2006 ma una sola vittoria in carriera, al Rally di Svezia 2001. Il secondo, Petter, non si è limitato a vincere 13 rally iridati, ma anche a cogliere il titolo iridato Piloti 2003, l'ultimo prima l'impressionante filotto messo in piedi da Loeb e Ogier, con 15 titoli iridati consecutivi combinati tra loro.

Due figure completamente differenti che, però, hanno involontariamente lasciato il segno e il loro cognome non solo nei libri di storia del WRC, ma anche tra i raggi di un sole luminoso che sembra sorge all'orizzonte. Entrambi hanno dato alla luce dei figli. Tra questi l'algido Kalle e il prorompente Oliver. Forse mai avrebbero pensato di aver generato due piccoli prodigi che, con percorsi nettamente differenti tra loro, si stanno avviando facendosi largo nella classe regina del Mondiale Rally. Un nuovo orizzonte davanti a noi, non solo dovuto al nuovo regolamento tecnico che nel 2022 definirà linea e caratteristiche della nuova generazione di vetture che avranno una propulsione ibrida per la prima volta nella storia del Mondiale Rally.

Kalle: predestinato virale dall'età di 8 anni

 

La prima testimonianza che abbiamo di Kalle Rovanpera, nato a Jyvaskyla il 1 ottobre 2000, risale al 2008. Si tratta di un video divenuto virale (quasi 700.000 visualizzazioni sul canale ufficiale del pilota, naturalmente su YouTube) in cui Kalle Rovanpera, alla tenera età di 8 anni, guida una vettura stradale preparata artigianalmente per correre prima su un fondo innevato, poi su fango. Qualora vi steste chiedendo se sia tutto vero: sì, lo è. A quell'età Harri insegnava a Kalle come guidare una vettura da rally e, stando alle immagini dell'epoca, il controllo della vettura era già piuttosto evidente e presente nelle abilità del biondino.

Ma di talenti precoci e poi mai sbocciati è piena la storia dello sport, soprattutto nel corso degli ultimi 30 anni, dove la caccia al bambino prodigio è diventata quasi una corsa all'oro, paragonabile a quella avvenuta soprattutto negli Stati Uniti – in California - dalla metà del diciannovesimo secolo. Lo è stata in tutti gli sport e il motorsport non ha fatto alcuna eccezione, basti pensare a esempi piuttosto recenti come Max Verstappen in Formula 1, ma anche l'approdo di Marc Marquez in MotoGP e, qualche anno prima, di Joan Mir in Moto3.

Di Rovanpera, poi, non si hanno più notizie sino al 2011, quando prende parte a tre gare in Estonia al volante di una Toyota Starlet senza navigatore, cogliendo risultati interessanti per un classe 2000. Dal 2012 al termine del 2015 corre al volante di vetture R2, per la precisione una Citroen C2 R2 correndo nel campionato 2 Ruote Motrici lettone, ottenendo un settimo posto assoluto come miglior risultato ma trionfando in più occasioni nella classifica di categoria.

Nel 2016 passa a correre al volante di una Skoda Fabia Super2000 sempre nel campionato lettone, considerando che è proprio quel campionato nazionale a permettere l'iscrizione e la partecipazione di minorenni e piloti ancora senza patente di guida. Quell'anno vince il titolo nazionale con 5 successi e prende parte al Monza Rally Show chiudendo 17esimo assoluto e quarto di classe R5 al volante di una Skoda Fabia R5. Pochi giorni dopo prende parte al Memorial Bettega al volante di una Ford Fiesta RS WRC, chiudendo al secondo posto.

 

Il 2017, per Kalle, è un anno importante. Prende parte al Campionato Italiano Rally al volante di una Peugeot 208 T16 R5 accanto al pluri campione italiano Paolo Andreucci e impara a correre anche su asfalto, suo vero punto debole dovuto a una formazione prettamente svolta su neve e terra nel corso della sua giovane carriera. I risultati si vedono e dopo poche gare Kalle fa già vedere il suo talento. Corre anche nel campionato lettone e nell'ultima parte dell'anno, ecco che avvengono due cose molto importanti: la prima, fa il suo esordio nel WRC nella classe WRC2 al volante di una Ford Fiesta R5 navigato da Jonne Halttunen, poi corre anche in Australia e arriva 12esimo assoluto, vincendo subito nella categoria WRC2 alla seconda apparizione. Prende parte anche quell'anno al Memorial Bettega, che si è tenuto all'Area 48 del Motor Show di Bologna. Nemmeno a dirlo, lo vince con autorità. 2 giorni dopo Kalle è a Mlada Boleslav: ha firmato con Skoda Motorsport e nel 2018-2019 diventa piota ufficiale della casa ceca nel WRC2.

La prima stagione serve a prendere le misure con la Skoda Fabia R5, la seconda per vincere il titolo e Kalle non delude le aspettative. Diventa campione WRC2 nel 2019 dominando la stagione. E' pronto per il grande salto, che arriva a fine anno: Toyota lo mette sotto contratto per 2 anni, facendolo così diventare parte di una line up fortissima, formata già dal pluri campione del mondo Sébastien Ogier e da Elfyn Evans.

 

Nel 2020 Rovanpera va praticamente subito a podio. Lo fa al Rally di Svezia, diventando così il più giovane pilota a podio nella storia del WRC. 19 anni e 4 mesi e 16 giorni bastano per battere il record precedente stabilito da Evgeny Novikov. Alla sua prima stagione, Kalle convince tutti e si proietta subito tra i grandi del WRC, migliorando di gara in gara e proponendosi come punta di diamante di Toyota una volta che Sébastien Ogier avrà appeso casco e guanti al chiodo.

Oliver: inizio recente e un crescendo repentino

 

Se Kalle Rovanpera ha lasciato il segno sin dai primi anni d'età, di Oliver Solberg la prima immagine che abbiamo nella memoria lo trova a sua volta all'interno di un abitacolo di una vettura da corsa, la Subaru Impreza WRC di papà Petter, sulle gambe del padre fresco campione del mondo Rally. Senza contare la sua prima, vera apparizione nel Parco Assistenza del WRC datato 2002, all'età di 1 anno, per seguire papà al Rally di Cipro. Oliver, nato il 23 settembre 2001, ha il motorsport nel DNA. Al di là del celebre padre, è figlio di Pernilla Walfridsson, pilota di successo.

Insomma, gli ingredienti per avere un talento c'erano già tutti sin dall'inizio. Oliver, però, inizia a correre nel crosskarting all'età di 8 anni. L'età combacia con quella di Rovanpera, ma attenzione, il percorso nei rally tradizionali del ragazzo norvegese-svedese inizierà diversi anni dopo. Nelle categorie di crosskarting domina e lo fa per diversi anni, sino ad arrivare al 2017. Come dicevamo e come avrete potuto notare, la carriera pre-WRC di Oliver è nettamente meno articolata di quella ben più corposa di Rovanpera.

Nel 2017 Oliver fa il salto nel motorsport professionistico correndo nel RallyX Nordic Championship al volante della DS3 WRX con cui papà Petter è riuscito a vincere per ben 2 volte il titolo di Campione del Mondo World Rallycross negli anni precedenti. L'anno successivo, nel 2018, Oliver conquista il titolo di categoria.

 

La carriera nei rally tradizionali di Oliver inizia comunque nel 2017, quando prende parte al campionato lettone nella classe R2 - 2 Ruote Motrici - al volante di una Peugeot 298 R2. Nel frattempo, il ragazzo prende parte anche a un altro campionato, l'American Rally Championship al volante di una Subaru WRX STI. La Subaru di Oliver è ben riconoscibile, perché ha la medesima livrea di quella con cui papà Petter vinse il titolo iridato WRC nel 2003.

Arriva il 2019 e il giovane Solberg si mostra al mondo con una prestazione pazzesca: fa il suo esordio nell'European Rally Championship al Rally Liepaja e lo vince subito. Esordio col botto. Ma nello stesso anno fa anche l'esordio nel WRC, nella classe WRC2, al volante di una Volkswagen Polo GTI R5 accanto al padre Petter, che fa l'ultima apparizione ufficiale nel Mondiale Rally al Rally del Galles-Gran Bretagna prima della Power Stage assieme ad Andreas Mikkelsen su una Citroen C3 WRC Plus gommata Pirelli al Rally Italia Sardegna 2020.

 

Dopo un buon 2020 nel WRC3, Oliver viene preso sotto la propria ala protettrice da Hyundai Motorsport. Diventa pilota junior per correre nel WRC2 al volante prima della i20 New Generation R5, poi della i20 Rally2 che arriverà a metà 2021. Dopo l'esordio al Rallye Monte-Carlo, reso amaro solo da un errore arrivato nella Power Stage dopo aver firmato una buona gara, arriva la grande occasione.

Hyundai farà correre Oliver al volante di una delle 4 i20 Coupé WRC Plus al Rally Arctic Finland, secondo appuntamento del Mondiale Rally 2021.

Kalle contro Oliver, c'è un precedente spettacolare

 

9 dicembre 2017. Area 48 della Fiera di Bologna, ossia quella adibita alle gare del Motor Show. Sotto il gelo e i riflettori dell'arena motorsport si tiene il Trofeo Pucci Grossi del Memorial Bettega, gara del sabato sera prima del gran finale che si è tenuto poi il giorno successivo.

La sfida vede Kalle Rovanpera contrapposto a Oliver Solberg. Entrambi hanno tra le mani due Ford Fiesta RS WRC gommate Pirelli. Rovanpera ha molta più esperienza su vetture WRC rispetto a Oliver, il quale, però, è comunque riuscito a raggiungere la finale. Kalle vince 3 manche a 1 e si aggiudica il trofeo Pucci Grossi sempre con un vantaggio risicato, mai al di sopra del 1"7.

Il giorno dopo è, di fatto, il teatro della vera sfida, quella per il Memorial Bettega. Rovanpera arriva comodamente alle semifinali e batte senza diritto di replica Teemu Suninen, all'epoca pilota con alle spalle già alcuni rally mondiali al volante di una Ford Fiesta WRC Plus del team M-Sport. Oliver Solberg piega Marquito Bulacia e si qualifica per la finale sebbene sia stato autore di un capottamento nelle batterie prima delle eliminazioni dirette.

 

E' ancora Rovanpera contro Solberg. Kalle contro Oliver. La finale tanto attesa, però, finisce dopo pochi minuti. Dopo la prima manche, vinta da Rovanpera di 1"5, Solberg si scatena ma giunto a una curva sinistrorsa la sua Fiesta esce da una traccia e si impunta, capottandosi. Solberg esce dalla macchina, toglie il parabrezza e prova a ripartire.

Viene fermato per la pericolosità evidente della sua mossa, ma infiamma il pubblico, pur perdendo la gara. Rovanpera, invece, mostra di essere il talento che tutti credono sia. Ma la sfida tra i due - quella sfida - non è mai finita.

WRC, il futuro è già ora

 

Dal 26 al 28 febbraio andrà in scena il Rally Arctic Finland, secondo appuntamento del WRC 2021 e sarà la prima, vera occasione in cui potremo ammirare Rovanpera e Solberg al volante di vetture della stessa categoria. Questa volta non saranno né R5, né tantomeno WRC di vecchia generazione. Non ci sarà in palio un trofeo che, sebbene fosse prestigioso, non avrebbe certo rimpinguato palmares che ambiscono a ben altri riconoscimenti.

Kalle Rovanpera e Oliver Solberg scenderanno in prova staccati di poche vetture. Lo faranno con obiettivi differenti, perché il finnico dovrà lottare per vincere, mentre il norvegese solo a fare esperienza e a divertirsi, come ha detto il team director di Hyundai Andrea Adamo. Due gare che si prospettano differenti, due piloti dal background molto simile, ma dai percorsi quasi diametralmente opposti.

Rovanpera non fa più notizia, e se hai 21 anni e il tuo talento è già assodato vuol dire che sei stato in grado di creare basi solide dietro di te. Se corri da pilota ufficiale Toyota a quell'età è un altro segnale di talento e di abnegazione che nel corso della storia recente ha avuto pochi eguali.

Oliver Solberg, Hyundai Motorsport

Oliver Solberg, Hyundai Motorsport

Photo by: Hyundai

Dall'altra parte fa notizia la presenza di Solberg. Non per il suo talento, perché in pochi anni ha fatto vedere di essere in grado di imparare velocemente e di tramutare la sua velocità in risultati. E' un anno più giovane di Rovanpera, ma ha ancora tanto da imparare rispetto al finlandese.

Eppure Hyundai Motorsport ha creduto in lui e sembra proprio crederci fermamente. L'esordio al Rally Arctic Finland non è solo una gara per fare esperienza, è anche un modo per dare fiducia a ragazzi che portano non solo un cognome pesante, ma che di pesante hanno anche il piede destro e una testa quanto mai pensante.

Rovanpera contro Solberg. Non è il primo atto di un dualismo. E' la promessa di un futuro che si prospetta luminoso. Il futuro del WRC. Che, però, forse è già adesso.

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