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Crisi Paddon: Hyundai dovrà recuperarlo come Neuville

In Sardegna Paddon ha demolito altre due volte la sua i20, buttando via una gara che sembrava sua. Ora Hyundai dovrà intervenire per evitare che Hayden accada quanto successo a Neuville nel 2015.

Hayden Paddon, Hyundai Motorsport

Hayden Paddon, Hyundai Motorsport

Sarah Vessely / Hyundai Motorsport

Hayden Paddon, Hyundai i20 Coupe WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Hayden Paddon, Sebastian Marshall, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport

In un ipotetico sistema solare, il team Hyundai Motorsport potrebbe rappresentare la luna. Una faccia al sole, splendida, pulita, affascinante. L'altro lato, come ben raffigurato dal titolo di uno dei dischi più importanti della storia della musica, al buio. Oscurità, gelo e mistero fanno da contraltare alla zona che raccoglie i raggi del sole.

Nel lato oscuro di questa luna è seduto Hayden Paddon, protagonista di una prima metà di stagione 2017 disastrosa. In due anni il promettente neozelandese è passato dall'essere l'astro nascente del WRC a delusione cocente. L'ultimo fine settimana, quello che ha ospitato il Rally Italia Sardegna, ha visto Hayden protagonista di due incidenti piuttosto violenti, uno più brutto dell'altro. Ma è il primo di questi che ha i crismi dell'errore più grosso perché fatto mentre Paddon si trovava in testa alla corsa, insidiato solo dal compagno di squadra Thierry Neuville.

Il secondo, invece, è stata conseguenza della voglia immediata di riscatto del 30enne, voglioso di dimostrare la sua ritrovata vena dopo una prima parte di stagione sotto tono. Al termine della gara il suo volto mostrava un finto sorriso, scolpito su una "maschera" indossata per circostanza più che per volontà sua. Hayden ha infatti evitato di parlare a lungo con la stampa, limitandosi a risposte brevi e secche, tradendo la propria disperazione per quel doppio errore che avrebbe dovuto evitare.

Lo sfogo sui social dopo la Sardegna

A 24 ore dall'incidente, Paddon ha voluto rispondere almeno a parole a questo momento così difficile della sua carriera, probabilmente il più difficile. "Dopo aver riflettuto sul fine settimana posso dire che il nostro non è stato certo un buon rally", ha affermato Paddon al termine del Rally Italia Sardegna. "Ho condotto la gara per quasi metà del suo svolgimento e la cosa buona è aver ritrovato un buon feeling di guida e le prestazioni che hanno fatto fatica ad arrivare nella prima parte di stagione. Sono una persona realista e so che i due piccoli errori fatti non sono accettabili. Lavorerò duro per cercare di accantonarli".

"La nostra stagione, guardandola dall'esterno sembra davvero brutta e in molti hanno fatto commenti sui nostri errori, ma bisogna contestualizzarli. Abbiamo fatto tre errori in questa stagione e tutti quando eravamo in lotta per qualcosa di importante. E' possibile che possano accadere certe cose. Non siamo stati fortunati abbastanza per evitarne alcuni. Ma è troppo importante aver avuto il supporto e la fiducia del mio team. Grazie anche a tutti quelli che hanno manifestato il proprio supporto nei nostri confronti, specialmente in questo periodo. Seb (Marshall, il nuovo copilota) e io siamo già concentrati per preparare il Rally della Polonia. Sono sempre critico e sempre pronto a imparare dai miei errori. Non vediamo l'ora di riscattarci. Non ci arrenderemo mai!".

Hyundai dovrà supportarlo subito

Data la giusta attenuante del recente cambio di navigatore (che è un aspetto da non sottovalutare), Paddon è lontano parente di quello ammirato nelle ultime due stagioni. Poco incisivo, spesso incline all'errore e spesso fuori dalla strada giusta per quanto riguarda l'assetto della vettura. Un percorso già affrontato da Neuville nel 2015, quando, d'un tratto, passò dall'essere uno dei piloti in prospettiva più forti alla delusione più cocente, ma anche di recente, a inizio anno, quando buttò alle ortiche due vittorie praticamente già ottenute a Monte-Carlo e in Svezia.

Il belga ha reagito con fatica, ma ora è l'avversario più quotato e credibile di Ogier per il titolo mondiale 2017. Il team dovrà lavorare psicologicamente prima che sulle innegabili doti di guida di Paddon per recuperarlo il prima possibile. Perché se vorranno tentare l'assalto al titolo Costruttori, Nandan e soci avranno un estremo bisogno del "kiwi" già dal Rally della Polonia. E, sinceramente, di un Paddon al massimo delle sue possibilità, ne hanno bisogno anche tutti gli appassionati di rally.

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