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Ogier: "I rally WRC dovrebbero durare 2 giorni per avere più attenzione dal pubblico"

Il 6 volte iridato propone un cambio importante del format delle gare WRC per renderle più appetibili agli appassionati, ma anche un diverso sistema di ordine di partenza nel primo giorno di gara.

Sébastien Ogier, M-Sport Ford

Foto di: McKlein / Motorsport Images

Il Mondiale Rally 2018 è andato in archivio con un risultato solo apparentemente scontato, ossia la vittoria del titolo Mondiale Piloti di Sébastien Ogier, ma è stata una delle stagioni più divertenti e incerte della storia del WRC.

3 piloti di altrettante marche (Ogier, Neuville e Tanak) hanno avuto la possibilità di vincere il titolo sino all'ultima gara, il Rally d'Australia, ma non solo. Emozioni anche per quanto riguarda il titolo Costruttori, con Toyota (poi vincitrice), Hyundai e M-Sport che si sono date battaglia sino all'ultima speciale per vincere l'iride Costruttori.

"Siamo stati protagonisti di una grande stagione, il Mondiale Rally ha assegnato i due titoli proprio all'ultima gara, ma secondo me la disciplina deve evolversi", ha dichiarato il 6 volte campione del mondo WRC Sébastien Ogier a Le Figaro.

Per il francese è ora di rivedere il format degli appuntamenti WRC. Troppi i 3 giorni di gara. Molto meglio distribuirli in modo differente per avere più seguito da parte degli appassionati: "Sarebbe necessario compattare l'attuale formato delle gare. Tre giorni di gara sono troppo lunghi per riuscire a mantenere alta l'attenzione del pubblico".

Ecco la proposta di Ogier. Format più breve, ma chilometraggio inalterato per non snaturare ulteriormente una categoria profondamente diversa da quella che era alcuni anni fa: "Ci vorrebbero 2 giorni di gara ma molto intensi, con almeno 300 chilometri di gara per preservare la nozione di resistenza delle vetture".

Non poteva mancare inoltre un commento sull'attuale sistema di partenza nelle speciali del venerdì, che penalizza molto i primi della classifica generale nelle gare su terra mentre va a favorire in maniera considerevole i piloti che fanno qualche gara-spot, com'è accaduto qualche settimana fa in cui abbiamo visto vincere Sébastien Loeb al RallyRACC Catalunya al volante di una Citroen C3 WRC Plus.

"Inoltre ci sarebbe da discutere anche sugli ordini di partenza. Il fatto di dare così tanti vantaggi ai piloti che fanno solo qualche gara è davvero dannoso. Non dobbiamo dare risultati artificiali al pubblico e creare falsa concorrenza. Ma questo è un argomento spinoso su cui mi sono già pronunciato".

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