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Neuville: "Il WRC sta toccando il fondo. Serve cambiare qualcosa"

Neuville non si nasconde: a suo avviso dopo la pandemia da COVID-19 il WRC sta perdendo tanto interesse. Urge dunque trovare nuove idee e cambiare qualcosa per invertire questa tendenza preoccupante.

Thierry Neuville, Hyundai World Rally Team

Foto di: Fabien Dufour / Hyundai Motorsport

Thierry Neuville è ormai uno dei veterani del WRC, ma anche uno dei piloti di spicco del Mondiale Rally da diversi anni a questa parte. Dal punto di vista sportivo ha sempre avuto una rilevanza considerevole per via del suo stile di guida, dei risultati ottenuti, dell'attitudine a non mollare mai, anche nelle situazioni più critiche.

Nel corso delle ultime settimane il 34enne di Sankt Vith si è però distinto anche per una presa di posizione molto importante nei confronti della situazione attuale del WRC. Per prima cosa si era esposto tramite un tweet sotto un post apparso sull'account di Autosport, testata che fa parte del gruppo Motorsport Network.

Il post recitava: "Quale delle seguenti Case vi piacerebbe veder tornare nel WRC?". La risposta di Neuville non si è fatta attendere: "Domanda sbagliata! Quella giusta per iniziare dovrebbe essere: 'Possono i promotori del WRC e la FIA mantenere i costruttori attuali (2 e mezzo) nel WRC?'.

 

L'intervento, arrivato a sorpresa considerando che di rado Thierry si era esposto in questi termini sui social, ha di conseguenza generato molta curiosità e ha portato Motorsport.com a voler approfondire il pensiero del pilota di Hyundai Motorsport. Alla vigilia del Rally del Portogallo Neuville ha dichiarato:

"Sì, stando a quello che percepisco io, il WRC è arrivato a un punto critico. Sono nei rally da tanto tempo, ho tanta esperienza. Personalmente credo che ovviamente il COVID abbia colpito duramente il WRC, quello è certo. Prima del COVID il WRC è era ragionevolmente in forma. Dopo il COVID, per me il WRC, è finito in un burrone".

"Ho la sensazione che nessuno stia capendo realmente quanto sia drastico questo momento. Ma come pilota puoi capirlo anche dal numero di media che vedi. E posso avvertirlo anche in Belgio. A nessuno interessa più realmente il WRC".

Thierry Neuville, Hyundai World Rally Team

Thierry Neuville, Hyundai World Rally Team

Photo by: Fabien Dufour / Hyundai Motorsport

"Percepisco come il coinvolgimento dei costruttori sia differente rispetto al passato. Dunque ci sono un sacco di cose che mi fanno capire come le cose non stiano andando bene e, sì, c'è bisogno di una reazione".

"Ma non è solo questo, stiamo vedendo come la Formula 1 sia stata in grado di cambiare format nel corso della stagione. Parlo del nuovo format di weekend che è stato introdotto a Baku mettendo le qualifiche per la gara al venerdì e tutta la giornata di sabato dedicata alla Sprint Race".

"Anche la MotoGP ha aggiunto Sprint Race, mentre nei rally non ci sono cambiamenti. Viviamo in un momento storico dove nessuno vuole più seguire vetture che corrono attraverso le foreste. Sì, è spettacolare quando vai a vederle dal vivo, ma quando le guardi in TV non è la stessa cosa".

"Credo che sia i promotori del WRC, la FIA e i Costruttori, mettendo soldi - tanti - ogni anno, vogliano anche vedere un ritorno [di immagine ed economico]".

Alla domanda su cosa vorrebbe veder cambiare per migliorare l'interesse nei confronti del WRC, Neuville ha aggiunto: "Ci sono tante cose, ma per me la prima cosa che deve essere fatta sono riunioni, brainstorming per cercare di capire cosa possa essere più giusto fare. Sono sicuro che i team abbiano i feedback giusti e se quelle riunioni fossero fatte, allora questi feedback verrebbero condivisi".

"A volte anche i piloti hanno delle buone opinioni ed essendo in questo sport da tanto tempo, forse a volte anche piloti e team potrebbero essere presi in considerazione per la promozione del Mondiale. Ci sono tante cose che possono essere interessanti. Non ne voglio parlare ora, ma sì, ho qualche idea", ha concluso il belga.

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