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Neuville batte Evans all'ultimo respiro e vince il Rally d'Argentina!

Neuville ribalta la classifica nella Power Stage vincendola su Evans e trionfa in Argentina per appena 7 decimi sul gallese della DMACK dopo una grande rimonta. Completa il podio Ott Tanak (M-Sport).

Thierry Neuville, Nicolas Gilsoul, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport

Foto di: McKlein / Motorsport Images

Thierry Neuville, Nicolas Gilsoul, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Elfyn Evans, M-Sport
Ott Tänak, Martin Järveoja, Ford Fiesta WRC, M-Sport
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Pontus Tidemand, Jonas Andersson, Skoda Fabia R5
Thierry Neuville, Nicolas Gilsoul, Hyundai i20 WRC, Hyundai Motorsport
Lorenzo Bertelli, Simone Scattolin, Ford Fiesta WRC
Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Ford Fiesta WRC, M-Sport
Kris Meeke, Citroën World Rally Team
Ott Tänak, Martin Järveoja, Ford Fiesta WRC, M-Sport
Kris Meeke, Paul Nagle, Citroën C3 WRC, Citroën World Rally Team
Juho Hänninen, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing

Per raccontare l'edizione 2017 del Rally d'Argentina, una gara pazzesca, la più emozionante delle 5 sino a ora disputate, bisogna partire dalla fine. Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul hanno centrato il secondo successo consecutivo dopo quello ottenuto al Tour de Corse rilanciandosi in classifica e avvicinando in maniera significativa la prima posizione che è ancora nelle mani di Sébastien Ogier.

Per l'equipaggio della Hyundai si tratta della quarta vittoria della carriera nel WRC, la seconda stagionale. Questa è stata ottenuta dopo una rimonta per cuori forti, culminata in maniera clamorosa al termine della Power Stage (tra l'altro vinta dal 28enne belga) in cui è riuscito a staccare per 1"3 Elfyn Evans, che fino all'inizio dell'ultima speciale comandava la classifica generale con 0"6 di vantaggio.

Un'inezia era il vantaggio di Evans, un'inezia i decimi che lo hanno beffato al termine di una corsa condotta dalla seconda speciale sino alla penultima. Probabilmente l'errore fatale è stato commesso nello split centrale, quando Elfyn ha commesso una sbavatura all'ingresso di un ponticello. Quello gli è costato il successo che sarebbe stato il primo in carriera nel WRC e senza dubbio meritatissimo.

Ma è meritata la vittoria di Neuville, perché Thierry ha rimontato in maniera furente da metà della seconda tappa in poi, colmando un gap che era di oltre 1 minuto da Evans. Il belga ha avuto il merito di crederci sino in fondo senza commettere errori e tirando fuori il meglio da una vettura che, dopo averlo tradito nella prima tappa con qualche rottura di troppo, è stata perfetta.

Questa gara rimarrà negli annali, anche per l'esiguo gap tra i primi due, ma soprattutto per un duello da ricordare tra due piloti coetanei che, però, si trovano in momenti ben differenti della loro carriera. Neuville è ormai lanciato verso l'inseguimento di Ogier e del primo titolo mondiale piloti. Evans della prima vittoria e della consacrazione. Ma per quest'ultimo è solo questione di tempo dopo aver mostrato una guida fantastica per tutto il fine settimana.

Ha completato il podio Ott Tanak, che anche in questa occasione si è rivelato più prestazionale di Sébastien Ogier, quarto assoluto. L'estone ha condotto un'ottima seconda parte di gara, che gli ha consentito di passare prima Latvala e poi il quattro volte campione del mondo che è anche il suo compagno di squadra. L'aspetto che più risalta dopo queste 5 gare è la consistenza di Ott, che ha già chiuso davanti a Ogier in 2 occasioni su 5, facendolo, tra l'altro, in maniera convincente.

Per Ogier un fine settimana molto difficile. Nella prima gionata ha dovuto aprire tutte le speciali e ha faticato parecchio. Nei due giorni restanti l'assetto della Fiesta numero 1 si è rivelato non idoneo per permettere a Séb di imitare Neuville e rimontare sino al podio. E pensare che Ogier, a metà gara, aveva quasi 10" di vantaggio proprio sul belga della Hyundai.

Quinto posto, ma anonimo, per la prima Toyota Yaris Plus in gara, quella di Jari-Matti Latvala. Il finnico ha condotto un'ottima prima tappa pur partendo in condizioni svantaggiose. Anche i risultati della prima metà della seconda giornata facevano ben sperare, ma poi prima una foratura e poi un surriscaldamento importante del motore lo hanno costretto a rallentare sino ad accontentarsi del piazzamento in Top 5.

Toyota può comunque in parte festeggiare per la settima posizione assoluta di Juho Hanninen, che porta così a casa i primi punti della sua stagione dopo un avvio disastroso. Anche il finnico, così come il compagno di squadra, ha dovuto fare i conti con il surriscaldamento del motore che lo ha costretto a diminuire il suo passo gara.

In mezzo alle due Toyota ecco una delle grandi delusioni del fine settimana: Hayden Paddon. Il vincitore della scorsa edizione del Rally d'Argentina è stato subito protagonista di un grave errore in avvio di gara capottando la sua i20 Coupé WRC e questo gli ha fatto perdere quella confidenza che aveva acquisito l'anno passato. "Dalla mia miglior gara della carriera a quella peggiore in appena 12 mesi", è stato il commento del neozelandese a fine gara.

Delusione anche per Daniel Sordo, ottavo assoluto e sulle spalle un brutto errore che lo ha costretto a dover rimontare sin dalla seconda giornata di gara. Chiude a punti anche Mads Ostberg, ma fino a ieri era addirittura in seconda posizione grazie a un'ottima condotta di gara. Poi la perdita del diffusore nella PS10 (poi non più ritrovato) e un urto contro una roccia lo hanno portato quasi ai margini della zona punti.

Decimo posto assoluto e primo di categoria per Pontus Tidemand e Skoda Motorsport, che trionfano senza patemi nella classe WRC2. Tutti i principali rivali dello svedese si sono autoeliminati nelle prime speciali, lasciandolo solo verso una vittoria annunciata ma senza dubbio meritata.

Per concludere non potevamo esimerci dal commentare il pessimo fine settimana del team Citroen Racing. La squadra francese era partita molto bene con Kris Meeke che sembrava essere l'unico pilota in grado di resistere ai tempi eccezionali di Evans, ma nella PS4 è successo l'imponderabile. Sia l'irlandese che Craig Breen si sono dovuti ritirare. Meeke a causa di un errore di guida e al conseguente capottamento, Breen per la rottura della scatola del cambio.

Il team ha ricostruito la C3 per Meeke, ma Kris, non pago dell'erroraccio della PS4, ha capottato anche nella seconda tappa demolendo nuovamente la sua C3. Finita? Nemmeno per sogno, perché Breen è tornato in gara nel terzo e ultimo giorno per prendere punti nella Power Stage. Risultato: sesto posto nell'ultima speciale e zero punti raccolti. Peggio di così...

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