
M-Sport: l'era Ogier e il COVID-19 fardelli troppo pesanti
Il team di Cockermouth è andato incontro a un'altra stagione molto difficile, in cui ha colto appena 1 podio con Teemu Suninen e qualche buon piazzamento con Lappi (che però non sarà riconfermato). Se il presente non incanta, il futuro è nebuloso...
Hyundai e Toyota si sono giocate il titolo iridato Costruttori dalla prima all'ultima gara, chiudendo il Mondiale staccate di appena 5 punti. Un'inezia, per un duello che ha letteralmente infiammato il WRC al pari di quella per il titolo Piloti. All'appello è mancata anche quest'anno M-Sport, tornata cenerentola dopo il biennio fastoso ma altrettanto dispendioso in termini economici in cui ha potuto schierare Sébastien Ogier e Julien Ingrassia.
La squadra britannica ha chiuso il Mondiale Rally 2020 al terzo posto, ma a rendere il tutto meno onorevole è il distacco accumulato da Hyundai: 122 punti in appena 7 gare disputate (241 contro i 129 di M-Sport), Un numero, quello del gap dal team di Alzenau, eloquente, che ben spiega a grandi linee l'andamento della stagione di una squadra ancora alla ricerca della stabilità sotto tutti i punti di vista, che soffre in maniera ingiusta l'assenza di un costruttore – Ford – che ha fatto sforzi reali solo durante la presenza di Ogier.

Articolo precedente
WRC, M-Sport: niente test fino al 2021. Anche Suninen è in bilico
Prossimo Articolo
WRC: Dani Sordo ha scelto Borja Rozada come nuovo navigatore

Riguardo questo articolo
Serie | WRC |
Team | M-Sport |
Autore | Giacomo Rauli |