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Latvala: "L'obiettivo 2017 di Toyota è il podio dall'Argentina!"

Jari-Matti Latvala è stato ingaggiato dal team Toyota Gazoo Racing e ai microfoni di Motorsport.com ha parlato del suo prossimo futuro con il team giapponese, affermando: "Ora sono tornato motivato. Lavoreremo per cogliere il titolo dal 2018",

Jari-Matti Latvala, Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Jari-Matti Latvala; Juho Hänninen; Esapekka Lappi; Tommi Mäkkinen; Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2
Kaj Lindström; Miikka Anttila; Jari-Matti Latvala; Juho Hänninen; Esapekka Lappi; Tommi Mäkkinen; To
Jari-Matti Latvala, Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Kaj Lindström; Miikka Anttila; Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Racing, Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Yaris WRC 2017
Toyota Yaris WRC 2017

L'occasione della vita. Non ci sono altri modi per descrivere la nuova avventura che attenderà Jari-Matti Latvala a partire dalla prossima stagione. Dopo quattro anni in Volkswagen e tre "titoli" di vice campione del mondo piloti, il finlandese ha preso la strada verso Puuppola e il team Toyota Gazoo Racing.

Finalmente un progetto tutto per lui, in cui sarà la punta di diamante dopo quasi un lustro passato all'ombra - ingombrante - di Sébastien Ogier, il quale ha cannibalizzato senza mezzi termini tutto ciò che il Mondiale Rally aveva da offrire. Anche in questa occasione Ogier avrebbe potuto distruggere i piani del 31enne, ma, poche ore fa, ha scelto di correre un anno per M-Sport, rimandando tutti i discorsi legati al mercato tra poco meno di 12 mesi.

Abbiamo incontrato Jari-Matti poco dopo la presentazione della nuova Toyota Yaris WRC Plus all'Auditorium principale di Helsinki e, nemmeno a dirlo, lo abbiamo trovato sereno, sorridente, con un volto disteso e soddisfatto. C'è da credergli, perché è riuscito a cogliere uno dei sedili migliori (in prospettiva), legandosi a una casa ufficiale leader nel settore della produzione come Toyota.

Dopo qualche settimana di incertezza, ecco la chiamata della Toyota. Sarai certamente la prima guida. Come ti senti? Pronto per questa nuova sfida?
"Essere qui è fantastico, perché sino al 5 dicembre non sapevo ancora nulla ed ero a piedi. Il più venivo da un anno davvero difficile, perché avevo capito dopo pochi appuntamenti di non avere chance di vincere il titolo. Il mio obiettivo è chiaro, vincere il mondiale piloti. Quando sai che non puoi riuscirci perdi motivazione e cominci a fare errori, a non reagire nel migliore dei modi. Avevo perso completamente le motivazioni quando ero arrivato al Rally di Germania. Questa opportunità con Toyota ha messo fine a un momento davvero difficile. Mi stavo guardando attorno cercando di capire cosa sarebbe potuto succedere. Correre da pilota privato senza lottare per il Mondiale sarebbe stato assurdo, non mi avrebbe conferito alcuna motivazione in più. Avrei solo perso del tempo".

Dopo aver perso motivazioni l'anno passato, ora come ti senti?
"Ora sono qui e sono molto felice e motivato. Di sicuro useremo la prima parte del 2017 per preparare al meglio la vettura, ne sono consapevole, ma so che Toyota è completamente calata in questo progetto e vuole vincere il titolo mondiale. Sono davvero grato a loro di far parte di questo team. L'obiettivo è tornare nello stato di forma mostrato nel 2015. Sono arrivato tre volte secondo nel Moindiale e due volte terzo. Ora è tempo di puntare davvero al titolo. E' quello che mi manca e credo di essere nel posto giusto per poterlo centrare".

Che tipo di sfida è per te arrivare in Toyota?
"La migliore possibile. E' davvero una bella sfida. La mia carriera nei rally partì proprio con una Toyota e oggi non potrebbe andare meglio, per quanto mi riguarda. E' accaduto tutto due settimane fa. Avevo già parlato con la mia famiglia, dicendo loro che non sapevo se avrei corso nel 2017. Sapevo di dover correre per forza, perché altrimenti avrei perso l'abitudine e la competitività".

Com'è stato il tuo primo impatto con la Yaris?
"Al momento il mio impatto con la vettura è apparso buono. Ho fatto ancora pochi chilometri, ma nei prossimi giorni proseguirò a conoscere la vettura e farò un test anche per prepararmi alle condizioni più estreme, ad esempio su fondi innevati e lo farò proprio qui in Finlandia".

Pensi che la vettura possa comportarsi in maniera molto differente su neve e su sterrato? In fondo sono spesso fondi piuttosto scivolosi...
"Solitamente la vettura non ha comportamenti così differenti, ma con le gomme da neve dovremo essere più conservativi perché l'assetto della vettura sarà molto differente e abbiamo comunque ancora bisogno di lavorarci. Dunque è per questo che faremo tanti giorni di lavoro su neve, proprio per prepararci al meglio su un fondo dove sentiamo ancora il bisogno di mettere a punto la vettura".

Il primo test assoluto è stato quello in Corsica o ne hai fatto uno in precedenza?
"No, il primo in assoluto è stato quello in Corsica la scorsa settimana. Ieri invece ho provato nei pressi di Tolosa, sempre in Francia, e domani (oggi) sarà il mio terzo giorno di prove al volante della Yaris".

Hai lavorato 4 anni in Volkswagen e hai testato la Polo 2017. Puoi aiutare gli ingegneri Toyota a sviluppare la vettura portando segreti e soluzioni che hai provato e che in passato hanno funzionato?
"Di sicuro quando guidi per un team che vince 4 titoli mondiali di fila raccogli tanta esperienza e impari tante cose. Di sicuro porterò idee alla Toyota, anche se la Yaris è una vettura differente dalla Polo. Certamente però porterò idee al mio nuovo team. L'importante sarà comprendere al meglio la vettura in breve tempo, capirne i concetti e le caratteristiche, per poi iniziare a lavorarci sopra per tentare di migliorarla nelle aree in cui necessiterà di maggior lavoro. Bisogna accettare le caratteristiche di questa macchina, non cercare di farla diventare più simile possibile alla Polo 2017".

Secondo te quali sono le principali differenze tra la Polo Plus e la Yaris Plus?
"Non posso proprio parlarne dettagliatamente delle due vetture perché sono concettualmente molto differenti l'una dall'altra, ma posso dire che l'aerodinamica della Yaris sembra molto, molto buona. Puoi sentirne l'influenza mentre la guidi e rende il comportamento della vettura migliore. Riguardo al motore, devo dire che sono abbastanza diversi nel comportamento e nell'erogazione. Riguardo il controllo della vettura, anche in questo senso le due vetture sono molto differenti, ma al momento posso dire che sin dal primo momento in cui sono salito sulla Yaris e l'ho guidata ho avuto subito un ottimo feeling. Soprattutto in condizioni di fondo scivoloso. Sono rimasto piacevolmente sorpreso soprattutto in quelle condizioni. Il telaio e le sospensioni delle due vetture hanno comportamenti diversi, ma è altrettanto difficile quantificare le differenze e descrivere cosa sia nettamente meglio dell'una e dell'altra vettura".

Hai provato la vettura su asfalto. Cosa ne pensi? Anche perché saranno le condizioni che troverete a Monte-Carlo...
"E' vero, ma devi considerare che l'asfalto sarà spesso reso umido dalla neve e dalla pioggia, dunque saranno condizioni scivolose, le solite che si possono incontrare a Monte-Carlo, ma spesso atipiche per quasi tutto il resto del Mondiale".

La Polo è stata sviluppata da Ogier, mentre questa da due piloti finnici (Makinen e Hanninen). Hai riscontrato approcci differenti dopo averle guidate entrambe?
"Difficile dare un giudizio. Ricordo di aver notato una sostanziale differenza quando passai dalla Fiesta alla Polo nel 2012. La Yaris, forse, è più vicina al comportamento alla Fiesta se devo paragonarla a una vettura che ho guidato in passato. Questo mi dà fiducia perché con la Fiesta ho fatto molto, molto bene. So che abbiamo del lavoro da fare, ma la Yaris mi piace anche se non siamo ancora competitivi per la vittoria. Avremo due giornate di test su asfalto e una su sterrato. Ne abbiamo molti di più su neve, ma l'importante sarà non riscontrare grossi problemi sulla vettura, poi sul resto potremo lavorarci".

Siete soddisfatti dell'affidabilità mostrata sino a qui dalla Yaris Plus?
"Sì, assolutamente. Inoltre da quello che ho potuto vedere la vettura ha davvero molto potenziale".

Avete già iniziato a preparare il Rally di Monte-Carlo?
"Sì, eccome, e la prossima settimana andremo a provare proprio nei dintorni di Gap, dove di solito viene sistemato il Parco Assistenza nel corso delle prime due giornate. Speriamo di poter fare ulteriori test su asfalto e su neve proprio in quelle zone".

Dato il fondo che troverete, credete di poter fare subito bene al debutto?
"Considerando il fondo scivoloso e come la Yaris ha mostrato di saper essere sfruttabile in certe condizioni, potremmo anche fare bene e sorprendere al prologo del Mondiale 2017. Sì, potremmo fare bene. Come dicevo, secondo me nelle prime tre gare sarà molto buono terminarle nella Top 5, ma poi dall'Argentina penso che si possa puntare anche al podio per il prosieguo della stagione, perché continueremo a testare la vettura per farla progredire anche sull'asfalto asciutto".

Il differenziale sarà una delle componenti più importanti della vettura nel 2017?
"Sì, lo sarà. E' anche una componente delicata e personalizzabile, perché ogni pilota vuole tararlo nella maniera più opportuna seguendo il proprio stile di guida. Ci sono differenti modi di utilizzo, perché si può scegliere come farlo funzionare in frenata, ma anche quando schiacci il pedale dell'acceleratore. Dunque, sì, sarà ancora molto importante per ogni pilota saperlo tarare e gestire nel migliore dei modi".

Quali sono le caratteristiche più importanti delle vetture 2017?
"Senza dubbio il motore più potente e l'aerodinamica, che avrà un'incidenza molto maggiore rispetto agli anni scorsi. Un'altra sfida davvero degna di nota sarà la gestione delle gomme. Ovvero non distruggerle. Avremo più carico aerodinamico, più potenza e dovremo cercare di gestirle al meglio per arrivare in fondo ai rally senza avere crolli verticali delle gomme e non perdere tempo importante".

Qual è il vostro obiettivo per la stagione 2017?
"L'obiettivo del team è chiaro, ossia cercare di arrivare a podio già nella stagione di rientro nel WRC. Ricordo quando nei 2012 arrivai in Volkswagen. Nelle prime 3-4 gare dell'anno successivo ci eravamo dati tempo per vedere il nostro livello, cercare di colmare il gap dalle vetture che già correvano nel Mondiale e poi provare a darci un obiettivo, che era il podio. So che in questo caso arriverò alle prime gare con pochi chilometri di test alle spalle, dunque dovremo essere realisti. Io però penso che dopo le prime quattro gare, al massimo, l'obiettivo sarà puntare al podio. Dunque proveremo a centrare le prime tre posizioni dall'Argentina".

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