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Intervista

Latvala: "Il 2017? Pensavo fosse di transizione, invece lotto per il titolo!"

Jari-Matti Latvala, pilota di punta del team Toyota Gazoo Racing WRC, racconta a Motorsport.com la sua nuova avventura dopo il ritiro della Volkswagen. "La Yaris è perfetta per me. Eccelle in frenata e nell'aerodinamica".

I vincitori Jari-Matti Latvala, Toyota Racing

Foto di: Toyota Racing

Jari-Matti Latvala, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing and Ott Tänak, M-Sport, Ford Fiesta WRC
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Ott Tänak, M-Sport, Ford Fiesta WRC and Jari-Matti Latvala, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Ott Tänak, Ford Fiesta WRC, M-Sport, Jari-Matti Latvala, Toyota Yarsi WRC
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Sébastien Ogier, M-Sport, Ott Tänak, M-Sport, Jari-Matti Latvala, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Racing
Juho Hänninen, Jari-Matti Latvala, Toyota Racing
Jari-Matti Latvala, Toyota Racing

Toyota è rientrata nel Mondiale Rally in questo 2017, a 18 anni dalla sua ultima apparizione. La stagione corrente avrebbe dovuto essere di transizione, in modo tale da preparare il 2018 ed essere immediatamente protagonisti e puntare ai Mondiali. Sul team diretto da Tommi Makinen c'era scetticismo nelle settimane precedenti all'avvio della stagione, fugate però un appena due gare. A Monte-Carlo il secondo posto di Latvala, poi, sempre grazie a Jari-Matti, la strepitosa vittoria in Svezia.

Quello che più ha stupito è che questi due risultati sono stati seguiti da altri podi pesantissimi, con Latvala arrivato a metà stagione ancora in corsa per il titolo mondiale dedicato ai piloti assieme a Ogier, Neuville e Tanak. A margine dell'evento in Sardegna, settimo appuntamento del WRC 2017, abbiamo incontrato proprio Jari-Matti Latvala, che ha raccontato a Motorsport.com i primi mesi da pilota Toyota e la grande soddisfazione di aver trovato la sua dimensione ideale per poter puntare al bersaglio grosso sin dalla sua prima stagione con il nuovo team.

Jari-Matti, in Sardegna l'ennesimo podio. Questa volta sullo sterrato, segno che state facendo passi da gigante. Inoltre tu sei in lizza per il titolo alla tua prima stagione in Toyota. Una bella soddisfazione...
"Sono davvero felice per questo podio. Non importa che Tanak mi abbia passato in classifica generale, perché ora siamo più vicini alla vetta. A tal proposito, complimenti a Ott. Se considero la difficile posizione di partenza, questo risultato è di spessore".

Dunque potremmo vedervi andare ancora più forte e lottare per il successo sia in Polonia che, soprattutto, in Finlandia...
"Sì, in Finlandia abbiamo fatto anche tantissimi test prima di iniziare il Mondiale. Potremmo andare molto bene. Noi dobbiamo migliorare nei percorsi più tortuosi, quelli in cui ci sono tanti tornanti. Lì fatichiamo ancora. L'assetto della nostra vettura è buono, è migliorato e sono contento. Ma noi puntiamo a vincere nei rally veloci".

Hai già dimostrato di poter rendere vincente una vettura nata da poco andando subito a podio a Monte-Carlo e vincendo in Svezia...
"Chiaramente il Svezia ho vinto sul fondo che più amo. Erano condizioni speciali per me. Però abbiamo fatto vedere di andare molto forte anche in altre condizioni. Juho (Hanninen) per esempio a Monte-Carlo stava andando fortissimo prima dell'incidente. Io ebbi più problemi di lui ma terminai secondo. In Corsica ho chiuso quarto e Juho stava andando fortissimo anche lì. In realtà se guardiamo le nostre performance su asfalto siamo sempre stati molto competitivi. Così come sulla neve".

Allora dove siete chiamati a migliorare?
"E' sullo sterrato che abbiamo mostrato qualche difficoltà in più, ma per me non è tanto il fondo che ci fa soffrire, quanto l'altitudine di alcuni luoghi. Se guardiamo infatti dove siamo andati male eravamo in posti molto più alti rispetto al livello del mare. I nostri propulsori sono ottimi, ma in Messico e in Argentina hanno mostrato alcuni limiti. Avevamo temperature altissime. Io sono molto contento dei progressi che abbiamo fatto sullo sterrato da inizio stagione. Si vede che ora andiamo più forte. Dovremo migliorare ancora proprio su sterrato, ma i progressi sono stati evidenti. Dobbiamo fare molto anche sui percorsi più tecnici".

Sei consapevole che dopo un avvio di stagione così positivo sei tra i principali candidati al Mondiale con Ogier e Neuville?
"Sarebbe fantastico lottare sino alla fine con Ogier e Neuville. Vediamo cosa potremo fare sullo sterrato. Se riusciremo ad avere dei weekend senza intoppi allora potremmo fare bene. Dovremo finire ogni evento, senza spingere sempre al massimo. Tutto può succedere. Cercherò di tenere aperta la porta per il titolo il più a lungo possibile. Di sicuro dovrò cercare di attaccare. Non sono preoccupato riguardo la vettura, so che andrà bene".

Dunque pensi di poter diventare subito campione del mondo con la Toyota?
"Per il titolo, sai, siamo solo al nostro primo anno. Ma mai dire mai. Questo, in teoria, avrebbe dovuto essere un anno d'apprendimento per noi. E lo stiamo facendo nonostante i risultati dicano che stiamo facendo bene. Ma dobbiamo continuare a essere consistenti. Il Mondiale arriverà se tutte le componenti quali sviluppo, performance, affidabilità, scelte e guida andranno al posto giusto. E' difficile perché stiamo capendo come migliorare in futuro".

Pensi che gli sviluppi previsti per questa stagione possano portare la Yaris a essere competitiva fino alla fine e aiutarti nella conquista del titolo?
"Lo sviluppo della Yaris passa dai 55 giorni di test che abbiamo da dividere per 3 piloti. Non sono poi così tanti nel corso della stagione. Inoltre bisogna pensare che nella vettura non si possono cambiare tutte le componenti. Dove è possibile, poi, devi fare i conti con l'omologazione. Se inserisci una nuova componente sei poi costretto a utilizzarla per molto tempo e non è detto funzioni bene su tutti i percorsi. Non è poi facile ripristinare le cose, qualora dovessero andare male. Siamo molto limitati".

"Quando si progetta una vettura ci sono cose che poi non puoi cambiare. Puoi intervenire al loro interno come nella scatola del cambio, ma non nella forma di questa. Nel corso della seconda parte della stagione arriverà qualche componente nuova importante, ma è difficile fare grossi cambiamenti e miglioramenti nel corso dell'anno. La nostra Yaris ha il suo punto di forza nel posteriore. Ha un'ala che funziona molto bene, generando carico aerodinamico nelle curve veloci e in quelle medio-veloci. In queste occasioni mi sento di dire che abbiamo una vettura che eccelle e potrà certamente farlo anche in futuro".

Ora che hai già corso mezza stagione con Toyota, puoi fare un confronto tra la Yaris e la Volkswagen Polo Plus che hai provato lo scorso anno?
"Con la Volkswagen Polo Plus ho fatto un sacco di test la passata stagione. La macchina chiaramente non ha mai potuto competere in un rally e penso che fosse già a un buon livello. Ma il fatto è che tutti i team avrebbero e hanno dovuto fare un grande lavoro di sviluppo sulle vetture nelle settimane prima dell'avvio del Mondiale e in quelle successive. Noi compresi. Su quella macchina non è stato fatto questo sviluppo. Sinceramente trovo difficile pensare a quella vettura in lotta con le altre, non penso necessariamente che avrebbe potuto vincere...".

Invece con la Yaris hai vinto subito e puoi vincere ancora...
"Tutti hanno fatto un grande lavoro sulle nuove vetture Plus. Detto questo, posso dire che le differenze principali tra la Polo e la Yaris Plus sono legate all'aerodinamica, studiata in maniera decisamente differente. Anche il feeling in frenata è molto diverso, e credo che proprio questo punto sia il più importante di tutti riguardo la Yaris. Preferisco come frena la Toyota rispetto a come andava la Polo Plus. Mi trovo molto meglio su questa vettura. La Polo era improntata molto sull'anteriore. Mentre la Yaris è l'esatto opposto, preparata sul posteriore anche grazie a un'aerodinamica particolarmente evoluta e ricercata".

Lo scorso fine settimana Andreas Mikkelsen è tornato a correre nel WRC con Citroen. Che effetto ti ha fatto doverti confrontare ancora con lui ma non più da compagni di squadra?
"E' stato bellissimo rivedere Mikkelsen in azione. Siamo stati compagni di squadra a lungo ed è sempre stato uno di noi. E' stato strano rivederlo senza la stessa tuta, ma sono davvero felicissimo che sia tornato a correre con noi. Era terzo l'anno scorso nel Mondiale. Va forte e sono certo che andrà ancora così forte in futuro".

Al momento tu, Hanninen e Lappi siete i portacolori della Finlandia nel WRC. Cosa pensi del futuro dei tuoi connazionali nel Mondiale Rally? Lo vedi roseo?
"Per me il futuro nei rally della Finlandia sarà assolutamente positivo. Non ho dubbi che ci saranno ragazzi interessanti che continueranno la grande tradizione finlandese. Abbiamo già Esapekka in rampa di lancio che è forte, poi parlano tutti bene di Kalle Rovanpera, ma non solo. E' da un sacco di anni che il titolo va in Francia grazie a Loeb e a Ogier, ma credo che in un prossimo futuro, non troppo lontano, tornerà in Finlandia. Sì, ci sono decisamente troppi Sébastien! (ride)".

Ti piacerebbe competere in gare al di fuori dai rally in un prossimo futuro?
"Ho già fatto la 24 Ore del Nurburgring nel 2010 e mi piacerebbe un giorno tornare al volante di vetture GT. Sarebbe una bella sfida".

Per concludere, come ti trovi in Toyota dopo aver indossato la tuta Volkswagen per 4 anni?
"Devo dire che nel team mi trovo davvero bene. E' come essere a casa. C'è il 50% del personale che è finlandese e il restante 50% di molte altre nazionalità. Credo che la mentalità del team sia però finnica, ci siamo adattati molto bene, siamo amalgamati benissimo. E' addirittura finlandese anche il cibo. Insomma. è casa".

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