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La FIA fiduciosa di poter far ripartire il WRC in estate

Yves Matton, responsabile della divisione Rally della FIA, è di questo avviso, sottolineando il grande impegno di promotori, Federazione e Case costruttrici.

Ott Tänak, Martin Järveoja, Hyundai Motorsport Hyundai i20 Coupe WRC

Foto di: McKlein / Motorsport Images

Il WRC 2020 ripartirà in estate? Yves Matton, responsabile della divisione Rally della FIA, crede che possa davvero accadere. La visione della Federazione sembra essere piuttosto ottimista, considerando che i numeri di persone contagiate nei paesi in cui si dovrebbe correre nei prossimi mesi - leggasi Kenya e Finlandia - siano in aumento sebbene non ancora di grande portata.

Eppure sembra che l'intenzione sia proprio quella di far ripartire il Mondiale il prima possibile, senza però mettere in pericolo il personale dei team e i piloti. La FIA ha lasciato grande margine decisionale a tutti i promotori degli eventi che compongono il calendario 2020, limitandosi solo a bloccare i test sino al 31 maggio.

"C'è davvero un'ottima cooperazione tra il WRC, i promotori degli eventi del Mondiale e la FIA", ha dichiarato Matton. "Sappiamo che questa crisi sta avendo un grande impatto su tutti gli sport motoristici, ma le parti interessate e le Case costruttrici stanno lavorando a stretto contatto sapendo che devono pensare al campionato e non al proprio interesse".

Costruttori impegnati per il 2022

"Tutte le Case che sono nel WRC attualmente vogliono impegnarsi per il 2022 e questo è molto importante per il futuro. E forse più che mai sono convinti del futuro della disciplina e della sostenibilità del WRC e dell'idea di avere 20 macchine ufficiali all'inizio di ogni evento".

"Questo mi dà molta fiducia per il futuro del WRC, perché le Case costruttrici si vogliono impegnare nel WRC a diversi livelli e non solo come vetture della massima serie, ma anche come vetture clienti", ha proseguito Matton.

"Tutti sono concentrati per trovare la soluzione ideale per il Mondiale Rally. Tutto viene messo sul tavolo in questo momento. E' una cosa buona, perché è importantissimo trattenere tutti i principali attori del Mondiale anche in futuro".

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