Ford-Ogier: in Svezia l'obiettivo è il podio, ma possono vincere ancora

Si sa, vincere è difficile, ma lo è ancora di più ripetersi immediatamente. Dopo il grande successo ottenuto al Rally di Monte-Carlo, Ford M-Sport e Sébastien Ogier saranno chiamati a confermarsi anche nel secondo appuntamento della stagione 2017 del WRC: Il Rally di Svezia.

Il campione transalpino e il team di Cockermouth saranno attesi al varco. La squadra di Malcolm Wilson è tornata alla vittoria dopo 5 anni di digiuno, mentre Ogier non smette di salire sul gradino più alto del podio proprio con la stessa tempistica. Il binomio vettura-equipaggio ha già dato frutti eccellenti, ma ora tutti si aspettano il massimo.

Potrà Ogier vincere il secondo rally di fila con la nuova squadra? Lo sapremo al termine del prossimo fine settimana, quando la gara svedese sarà compiuta. Sino ad allora possiamo fare appello ai dati a nostra disposizione per poter capire quante possibilità avrà il campione del mondo in carica di stupire tutti ancora una volta.

Già 3 vittorie per Ogier in Svezia

Inutile negarlo. Il primo dato importante è il numero di vittorie ottenute da Ogier in Svezia: ben 3. Queste sono state centrate nell'ultimo lustro. La prima è arrivata nel 2013, poi ecco la doppietta nel 2015 e nel 2016. Il feeling del nativo di Gap con le nevi scandinave è impressionante e tutto lascia pensare a un bis più che possibile dopo Monte-Carlo.

E' bene ricordare che nel Principato Ogier probabilmente non avrebbe mai vinto senza il piccolo, ma tremendo errore compiuto da Thierry Neuville nel pomeriggio di sabato. Per questo in M-Sport c'è grande cautela nelle dichiarazioni e l'obiettivo dichiarato non è affatto il successo, ma il podio.

Con le Plus non c'è margine d'errore

"Il Rally di Svezia è un evento che mi piace molto. E' unico ne suo genere. Inoltre quest'anno con le vetture Plus non c'è margine d'errore, perché andremo più forte e sulla neve si va davvero forte", ha dichiarato Ogier a meno di una settimana dall'avvio della gara. La precisione è sempre stata una delle principali caratteristiche della guida di Séb e anche in questo caso potrebbe finire per favorirlo.

I suoi errori nel corso delle ultime 4 stagioni si contano su una mano. Inoltre non tutti si sono rivelati fatali per il prosieguo delle sue gare. Un punto a favore di Ogier, una cosa da temere per tutti i suoi avversari che invece, in un modo o nell'altro, non hanno quasi mai dimostrato continuità.

Ogier punta al podio

"Se riuscissimo a centrare il podio per la seconda volta di fila sarebbe un risultato al di sopra delle nostre aspettative di inizio anno. Non vedo motivo per cui non potremmo centrarlo anche in Svezia", ha concluso il francese. In realtà il "Cannibale 2.0" dovrà comprendere come si adatterà la nuova Fiesta alle strade completamente innevate.

A Monte-Carlo Ogier ha già avuto modo di valutare la vettura sul ghiaccio, ma solo in tratti abbastanza brevi. Inoltre la Fiesta ha ancora bisogno di rodaggio e sviluppo, perché Ogier ha avuto modo di completare solo poche giornate di test prima del debutto nel Principato. Questo potrebbe rappresentare l'unico, vero ostacolo al raggiungimento degli obiettivi per la gara svedese, ma se Ogier non si pone limiti, è lecito aspettarsi un'altra gara di vertice per quello che negli ultimi 5 anni è stato senza dubbio il miglior pilota rally al mondo.

Tanak ed Evans in cerca di conferme

Oltre a Ogier, il team M-Sport potrà contare su altri due piloti titolari che a Monte-Carlo hanno mostrato prestazioni promettenti. Ott Tanak ha chiuso a podio nonostante un problema al motore gli abbia fatto perdere la seconda posizione proprio in extremis, mentre Evans ha commesso un errore che lo ha estromesso dalla lotta per le prime posizioni, ma i suoi cronologici sono inequivocabili: avrebbe probabilmente chiuso vicino i suoi compagni di squadra.

Non basta una gara, entrambi infatti saranno chiamati a confermarsi su alti livelli. In passato i due si sono mostrati spesso veloci ma altrettanto fallosi. Il Rally di Svezia sarà un altro banco prova insidioso per loro, ma certamente valido per dichiarare agli addetti ai lavori il rispettivo talento che, a dire la verità, non sembra più in discussione da tempo. Ma serve regolarità.