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Analisi

Ecco cosa ha reso Richard Burns una leggenda del WRC

20 anni fa Richard Burns vinceva il primo e unico titolo iridato WRC della sua carriera, esattamente 4 anni prima di morire a causa di un tumore al cervello che lo ha portato via il 25 novembre 2005. Ecco cosa lo ha reso un pilota speciale, anche contro mostri sacri del WRC quali McRae, Makinen, Sainz e Gronholm.

Richard Burns, Robert Reid, Subaru Impreza WRC

Richard Burns, Robert Reid, Subaru Impreza WRC

LAT Images

Come dice il proverbio: "I bravi ragazzi arrivano ultimi". 20 anni fa, uno dei bravi ragazzi del World Rally Championship, ha smentito questa teoria ampiamente diffusa grazie a una determinazione senza pari.

A cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, dunque tra il 1999 al 2001, il WRC stava vivendo uno dei suoi periodi più compeittivi. Ford e Peugeot avevano alzato l'asticella nella lotta per la conquista del Mondiale Costruttori, mentre Colin McRae, Tommi Makinen, Carlos Sainz e il campione in carica marcus Gronholm erano i 4 piloti che si contendevano quello Piloti.

Pochi giorni fa abbiamo festeggiato il 20esimo anniversario del pilota che, silenziosamente, ha battuto quel favoloso poker: il defunto Richard Burns.

Il titolo arrivò in un drammatico fine settimana di gara in Galles, con Colin McRae uscito di strada ad altissima velocità dopo una curva destrorsa. Arrivò anche in una stagione dove Burns vinse lo stesso numero di gare dell'11esimo classificato - lo specialista dell'asfalto Jesus Puras, pilota Citroen - grazie all'unica vittoria ottenuta in Nuova Zelanda.

Le vittorie furono sporadiche per Burns, ma il modo in cui sono state ottenute è arrivato attraverso l'intelligenza tattica e la sapienza di pianificare tutto in anticipo. Il suo navigatore, Robert Reid, era un'altra fonte importante da cui attingere.

"Si dice che i bravi ragazzi non vincano mai. Penso che Richard abbia dimostrato a tutti che si sbagliavano", ha affermato Reid.

Il curriculum di Burns recita solo 10 vittorie nelle 101 gare svolte nel WRC ad alto livello, a partire dal RAC Rally del 1993 disputato con Subaru, sino al Rally di Spagna 2003 che ha messo fine alla sua carriera. Carriera poi spezzata due anni più tardi, quando Burns perse la vita.

Burns took his first WRC win on the 1998 Safari, but would only take a further nine due to his focus on the end-game

Burns took his first WRC win on the 1998 Safari, but would only take a further nine due to his focus on the end-game

Photo by: Motorsport Images

Burns, naturalmente, non ha disputato una stagione completa nel WRC fino al 1998, essendo stato in precedenza occupato nel Campionato Rally Asia-Pacifico.

Ma forse la ragione principale che lo ha portato ad avere 15 vittorie in meno di McRae e 20 in meno di Gronholm è la mentalità di Burns, ovvero pensare molto avanti ed è anche la cosa, l'aspetto che lo ha reso così speciale. Considerare le vittorie di gara cambia molto la prospettiva.

Vittorie di speciale (1999-2001)

Richard Burns – 153
Tommi Makinen – 104
Carlos Sainz - 99
Colin McRae – 95
Marcus Gronholm – 85
Didier Auriol - 47
Gilles Panizzi – 34
Francois Delecour – 33
Juha Kankkunen - 32
Philippe Bugalski – 25
Petter Solberg – 23
Jesus Puras – 22
Harri Rovenpera – 16
Thomas Radstrom – 10
Sebastien Loeb - 4

"L'obiettivo di Richard era con se stesso. Ed era essere perfetto, fare il miglior lavoro possibile e quando riusciva a farlo, sarebbe stato competitivo e ad avere l'opportunità di vincere". Robert Reid

Le sue 277 vittorie di stage sono una statistica eloquente. 153 di queste sono arrivate tra il 1999 e il 2001, mentre la percentuale di ritiri è di 29,8, ben inferiore al 41,1% di un pilota del calibro di Colin McRae.

Per Burns vincere un rally non era tutto. Gli eventi erano lunghi, così Richard si concentrava sul lungo periodo, sul progetto a lungo termine. Richard pensava che il titolo si potesse vincere anche senza ottenere vittorie di rally in una stagione. Era la sua ossessione, ma anche coerenza di pensiero.

Reid indica queste statistiche per ricordare la minaccia costante che Burns rappresentava per i suoi avversari.

"Penso che molte persone vedessero Burns come il pilota più veloce, ma quando si guardano le statistiche - tra il 1999 e il 2001, abbiamo firmato più scratch di chiunque altro. "Penso che questo dimostri che, in realtà, era il pilota più veloce in quel triennio, e anche quello più costante".

Reid (left) and Burns made a formidable pair

Reid (left) and Burns made a formidable pair

Photo by: Motorsport Images

"Ho sempre detto che se prendessimo in considerazione Petter Solberg, Colin McRae e Richard Burns, Petter faceva di tutto per vincere ogni stage, Colin ogni rally e Burns, invece, per vincere i titoli".

Reid lavora attualmente a stretto contatto con i piloti, sullo sviluppo delle prestazioni e del talento e scozzese ha notato una netta differenza tra Burns e i suoi rivali. Burns non aveva lo stile spettacolare di McRae, né aveva lo stesso vigore dinamico alle telecamere di Gronholm. Ciò che aveva era una convinzione interiore e una profonda determinazione dietro al personaggio del gentiluomo.

"C'è una teoria sullo sviluppo del talento che dice che o hai una preferenza per quello che chiamano 'task focus', o una preferenza per 'ego focus', spiega Reid. "L'ego focus riguarda il battere le altre persone, mentre il task focus riguarda l'essere il meglio che si può e sforzarsi di essere sempre meglio".

"Penso che le persone con una forte focalizzazione sul proprio compito si presentino forse come persone non troppo gentili, perché si tratta solo di battere le altre persone. Il loro linguaggio nelle interviste, le loro azioni, tutto riguarda il battere gli altri".

"La battaglia di Richard era una battaglia interna. La battaglia era quella di essere perfetto, di fre il miglior lavoro possibile e, se fosse riuscito a farlo, sarebbe stato competitivo e alla fine avrebbe avuto la possibilità di vincere. La resilienza è un attributo chiave di tutti i top driver. Se non sei mentalmente forte, allora sarà molto difficile per te".

Mentre il più grande momento della carriera è arrivato in Galles, nel 2001, il momento migliore per Burns e Reid è arrivato probabilmente 2 mesi prima, in Nuova Zelanda. Burns ha deciso di abbassare il ritmo nella prima giornata di gara per evitare di entrare in speciale per primo la giornata successiva (all'epoca il leader entrava in prova per primo), preparando la sua unica vittoria stagionale nella stagione del titolo. Reid ha chiamato quel successo come la più grande vittori del loro periodo assieme.

"E' stata una lezione magistrale vincere quell'evento. E' stato veloce quando doveva esserlo e tattico quando doveva", ricorda Reid, parlando della loro ultima vittoria nel WRC. Nei due anni successivi, da equipaggio ufficiale Peugeot, non riuscirono più a vincere.

New Zealand was the only win of Burns' 2001 season and was a tactical masterclass

New Zealand was the only win of Burns' 2001 season and was a tactical masterclass

Photo by: Sutton Images

"In qualche modo, e questo è ironico, RIchard era incazzato perché aveva dovuto vincere un rally per provare a vincere il mondiale. H pensato, con le modifiche apportate al sistema di ripartizione dei punti, che fosse possibile vincere il titolo iridato senza vincere un rally".

"Alla fine del primo giorno in Nuova Zelanda abbiamo preso la decisione di perdere 50" per non entrare per primi in speciale nel secondo giorno di gara. Mentalmente dei essere pronto a farlo, e ha pagato. eravamo di nuovo in testa dopo un paio di speciali nel corso del secondo giorno, poi abbiamo costruito un vantagio sufficiente per resistere agli assalti di McRae. Abbiamo avuto qualche problema al Service quella notte, con McRae che ci diceva: 'Ti batterò domani Burnsie'. Ma sapeva che i nostri 50" di vantaggio sarebbero stati sufficienti per vincere e così è stato".

Burns e McRae hanno poi battagliato in quella che è stata soprannominata la lotta di Gran Bretagna, che in quel novembre si tenne in Galles. Uno dei finali meglio documentati del motorsport britannico.

"Colin potrebbe fare un testacoda in una prova, essere comunque il più veloce es essere felice. Richard potrebbe frenare troppo presto tre volte ed essere il più veloce, ma essere davvero incazzato con se stesso". Robert Reid

In testa all'inizio, come previsto, McRe aveva pronunciato le parole: "E' bello dare a Richard qualcosa su cui dormire stasera". Ma a 14 chilometri dalla tappa montuosa di Rhondda, la situazione si era ribaltata, quando la Ford Focus dello scozzese uscì di strada ad alta velocità, finendo in un fosso per poi capottare a più riprese. Un ritiro spettacolare.

Anche prima, i giochi mnentali erano potenzialmente già a fvore di Burns e Reid, questa volta grazie all'aiuto di una fonte supplementare.

"Richard e io abbiamo lavorato entrambi con psicologi dello sport", aggiunge Reid, il quale ricorda molto chiaramente gli eventi del Rally dio Gran Bretagna 2001. "Ciò che è stato interessante è che lo psicologo di Richard era effettivamente presente e sono sicuro che abbia avuto un certo effetto su Colin".

"Tutto accadeva secondo i nostri piani, piani che avevamo stilato in anticipo, con Colin a vincere la prima tappa. Questo non ci aveva destabilizzato affatto. A un certo punto ci siamo fermato a bordo strada per parlare con lo psicologo sportivo. Mentre McRae passava, Richard parlava con lo psicologo. Solo il fatto di averlo lì è stato una sorta di gioco mentale".

McRae and Burns were great rivals, each pursuing vastly contrasting approaches

McRae and Burns were great rivals, each pursuing vastly contrasting approaches

Photo by: Motorsport Images

McRae e Gronholm in particolare erano famosi per il loro approccio a tutto campo per iniziare un rally. Il primo ha coniato la frase iconica: "If you're in doubt, flat out". "Se sei incerto, tieni aperto (o spinto il pedale dell'acceleratore fino in fondo)".

Allo stesso modo, i giochi mentali di Gronholm spesso iniziavano già prima della gara, nello shakedown, saltando la partenza per piazzare un tempo strepitoso in alcune occasioni, prima che fosse implementata la regola di punire questo con la cancellazione del tempo, che è stata scoperta durante il loro periodo come compagni di squadra alla Peugeot nel 2002.

"Penso che Colin e Richard fossero buoni esempi dello stato d'animo opposto", dice Reid. "Colin avrebbe potuto fare un testacoda in un tappa, ma essere ancora il più veloce ed essere felice. Richard poteva frenare troppo presto tre volte ed essere più veloce, ma essere davvero incazzato con se stesso".

Burns faceva tutto in modo diverso. Era il suo più grande critico, ma anche tra le menti più forti in una prova speciale rally.

Burns clinched the 2001 title with a mature drive to third in Wales

Burns clinched the 2001 title with a mature drive to third in Wales

Photo by: Motorsport Images

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