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Andreas Mikkelsen: un campione mancato di sci e Motocross!

Vi raccontiamo qualche aneddoto sull'adolescenza di Andreas Mikkelsen, terzo pilota Volkswagen. Prima dei rally era entrato nella nazionale junior norvegese di sci e di Motocross. Un predestinato dello sport scandinavo.

Andreas Mikkelsen, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport

Andreas Mikkelsen, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport

Volkswagen Motorsport

Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Richard Browne, Andreas Mikkelsen, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Richard Browne and Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport
Andreas Mikkelsen, Anders Jäger, Volkswagen Polo WRC, Volkswagen Motorsport

Il debutto nel Mondiale Rally a soli 17 anni, al volante di una Ford Fiesta RS WRC del team M-Sport, poi il team Skoda e l'investimento fatto da Volkswagen tre anni fa. Questa è la precoce quanto promettente carriera di Andreas Mikkelsen nel WRC, che ora prosegue difendendo i colori del team B della casa di Wolfsburg.

Pochi mesi fa è arrivata la prima vittoria in un rally mondiale, a Barcellona, e, proprio in questi giorni, è intento a difendere la seconda posizione nel Mondiale 2016. Una crescita esponenziale anno dopo anno, che lo sta portando a diventare il secondo pilota di riferimento del team tre volte iridato nelle ultime tre stagioni.

Se quasi tutti conoscono la più recente parte della carriera del norvegese, in pochi hanno avuto accesso ai primi 17 anni di vita di Andreas, che invece risultano altrettanto interessanti degli ultimi.

Un campione di sci mancato

In Norvegia non ci sono troppi sport di spicco. Uno di questi è lo sci e Andreas aveva inziato a cimentarsi nello sport proprio sulle nevi di casa. Il ragazzo aveva talento e in pochi anni era diventato una colonna della nazionale junior della Norvegia.

Poi, qualcosa è cambiato. Lo sci era un passatempo divertente, ma non la vera e propria passione di Andreas. Lui preferiva qualcosa di ancora più estremo: i motori.

Velocissimo anche nel Motocross!

La prima svolta della carriera è avvenuta nel 2003, quando ha iniziato a correre in qualche campionato norvegese di Motocross. Mikkelsen aveva talento: in appena un anno era subito entrato a far parte della nazionale junior norvegese della specialità. Un predestinato dello sport, poliedrico come pochi, ma ancora insoddisfatto. Due ruote erano certamente meglio degli sci ai piedi, ma frizione e gas in mano non producevano in lui la soddisfazione che andava cercando.

Andreas sceglie le 4 ruote grazie al padre

Accantonate le due ruote, ecco entrare in scena il padre di Andreas, uno degli uomini più ricchi di Norvegia. Per i 16 anni di Andreas, papà Mikkelsen ha regalato al figlio una monoposto e una vettura da rally. L'obiettivo era chiaro: "scegli il tuo futuro". L'allora 16enne scelse la vettura da rally e da quel momento Andreas ha scritto pagine importanti per il motorsport norvegese, che attende un campione del mondo rally dal lontano 2003, quando fu Petter Solberg a fregiarsi dell'iride WRC.

Mikkelsen pilota istintivo, Vw lo ha inquadrato

Nei primi anni della sua carriera, Mikkelsen è sempre stato tanto veloce quando avvezzo all'errore. Volkswagen ha investito molto su di lui e ha subito tentato di inquadrarlo. Andreas era uno spirito ribelle dentro e fuori dall'abitacolo, ora invece è un ragazzo molto maturato rispetto al suo arrivo a Wolfsburg. Questo ha fatto sì che riuscisse a centrare il primo successo e a candidarsi come il primo pilota inseguitore di Ogier in questo mondiale.

Ma non è tutto, perché nel corso degli ultimi mesi è stato molto vicino alla fidanzata, gravemente malata, poi fortunatamente guarita e ora fuori pericolo. Per lui gli ultimi mesi non sono stati facili, eppure ha elevato esponenzialmente il suo livello di guida e di maturità, diventando un vero punto di riferimento per Volkswagen per il presente e, con molta probabilità, per il prossimo futuro.

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