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1000 laghi, 30 gradi e incontri ravvicinati di ogni tipo: il WRC in Finlandia con Toyota

Motorsport.com ha avuto l'occasione di assistere al Rally di Finlandia da un punto di vista particolare che ha dato modo di scoprire luoghi e personaggi presenti nella terra della Toyota Yaris WRC, la quale ha dominato la gara di casa sotto un bollente ed insolito sole.

Totem pubblicitario nel paddock

Totem pubblicitario nel paddock

Francesco Corghi

	
Esapekka Lappi, Janne Ferm, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing
Meccanici Toyota Gazoo Racing al lavoro sulla Toyota Yaris WRC di 	
Esapekka Lappi, Janne Ferm
Atmosfera nel paddock
Meccanici Toyota Gazoo Racing al lavoro sulla Toyota Yaris WRC di 	
Esapekka Lappi, Janne Ferm
Meccanici Toyota Gazoo Racing al lavoro sulla Toyota Yaris WRC di 	
Esapekka Lappi, Janne Ferm
Atmosfera
Esapekka Lappi, Janne Ferm, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing
Esapekka Lappi, Janne Ferm, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing
Atmosfera
Esapekka Lappi, Janne Ferm, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing
Ott Tanak, Martin Järveoja, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing
Un tifoso di Mika Hakkinen
Ott Tanak, Martin Järveoja, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing WRT
Realtà virtuale
Equipaggiamento Toyota Gazoo Racing
Equipaggiamento Toyota Gazoo Racing
Atmosfera
Atmosfera
Atmosfera
Atmosfera
Jari-Matti Latvala, Miikka Anttila, Toyota Yaris WRC, Toyota Gazoo Racing WRT
Francesco Corghi, giornalista di Motorsport.com, con Marcus Gronholm
Francesco Corghi, giornalista di Motorsport.com, con Kamui Kobayashi, Toyota Gazoo Racing
Francesco Corghi, giornalista di Motorsport.com, con Kazuki Nakajima, Toyota Gazoo Racing
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso

Alzi la mano chi di voi pensava di andare a vedersi il Rally di Finlandia e atterrare ad Helsinki trovando ben... 30°C e un sole da spaccare le pietre! Questa è la prima notiziona che abbiamo scoperto partecipando all'ottavo evento del WRC assieme al team Toyota Gazoo Racing, che per le strade di casa ha trionfato grazie alla prestazione praticamente perfetta di Ott Tänak.

Partiti di venerdì all'alba siamo arrivati nella Capitale finlandese accolti non solo dal calore del sole, splendente in un cielo pulitissimo, ma anche da quello degli uomini della Casa giapponese, che ha base proprio nel paese scandinavo collaborando con la Tommi Mäkinen Racing.

Giorno 1: subito festa a casa Yaris

Dopo un pranzo veloce in aeroporto scoprendo prezzi decisamente diversi dai nostri (caffè a 3,50€, mojito 13€, bene ma non benissimo), bisogna viaggiare per circa 150' in macchina prima di raggiungere Jyväskylä (si pronuncia 'Givaschila', nulla di troppo difficile una volta saputolo) ove è allestita la base del "Rally dei 1000 laghi"; a vedere i bellissimi paesaggi si capisce immediatamentre il perché di tale nome, con ampi prati contornati da foreste di pini intervallati appunto a catini d'acqua più o meno grandi.

Le strade sono larghe e molto scorrevoli, ai bordi notiamo i curiosi cartelli stradali di 'pericolo attraversamento alci'; purtroppo non ne abbiamo viste, ma sarebbe stato interessante osservare da vicino questi animali. Arriviamo finalmente a destinazione e dopo una doverosa tappa all'hotel per darci una sistemata veniamo accompagnati al Parco Assistenza, che accoglie i fan dei motori con una gigantografia della Toyota Yaris WRC e la scritta: "Benvenuti sulle strade di casa mia".

E' sera ed è già tempo di rientro in servizio per i concorrenti. I tifosi, molto composti, calorosi e sventolanti bandierine bianche con croce blu sono pronti ad abbracciare i propri beniamini ai bordi dei tendoni delle varie squadre. L'hospitality Toyota è situata esattamente di fianco alla postazione di Esapekka Lappi/Janne Ferm, Jari-Matti Latvala/Miikka Anttila ed Ott Tänak/Martin Järveoja. Il primo ad arrivare dopo le 21 è il Campione ERC 2014 e WRC2 2016, il quale scende dall'abitacolo acclamatissimo. Qui assistiamo ad una scena tenerissima, ovvero la piccola figlia di "Esa" che chiama papà agitando la bandierina della Finlandia: il genitore si avvicina subito e la prende in braccio stampandole un bel baciotto in fronte, per poi rivolgere uno sguardo compiaciuto alla moglie.

Durante la cena a base di insalate miste, patate al forno, salmone e renna - gustosissima scoperta! - si presenta anche Mäkinen, che saluta i presenti raccontando come funziona la struttura e la collaborazione fra il suo team per i giovani piloti e Toyota Gazoo Racing. Poi è tempo di andare a letto perché si è fatto tardi (in Finlandia si va avanti di un'ora di fuso), ma non certo perché è buio visto che il cielo è ancora luminoso a mezzanotte quando spegniamo la luce della camera.

Giorno 2: un pilota fan in Prova Speciale

La mattina di sabato si parte alla volta della PS "Kakaristo", sempre in auto poiché gli elicotteri sono stati requisiti dal governo per interventi d'emergenza. Il tragitto non è brevissimo, ma arriviamo in tempo sul tratto dove c'è una rapidissima discesa che si chiude con uno stretto tornantino a destra. I tifosi sono assiepati nei vastissimi prati, sulle loro seggioline da campeggio o teli, e con le immancabili radioline portatili (roba da fare invidia ai nonni in spiaggia a Cesenatico) per ascoltare la diretta della gara.

Sfrecciano in sequenza le Hyundai i20 Coupé WRC di Andreas Mikkelsen e Thierry Neuville, poi è la volta della Toyota di Lappi e qui le bandiere e le urla si alzano alte nel cielo azzurro dove campeggia un cocente sole. Questo è il primo avvertimento che ci arriva sull'abbigliamento scelto, forse un po' troppo poco sportivo dato che il pantalone lungo nero non dà certo sollievo al caldo. La conferma arriva quando ci spostiamo alla PS "Tuohikotanen", da raggiungere attraversando un lungo sentiero nel bosco dove le Nike Roshe One faticano a garantire il giusto... grip! Insomma, gomme sbagliate, ma basta stare attenti a dove si mettono i piedi.

Prima però c'è un fatto curioso da raccontare, ossia un ulteriore tratto di strada che, mentre percorriamo sul nostro Toyota Proace ci vede sbucare davanti improvvisamente la Ford Fiesta WRC di Teemu Suninen. Il finlandese deve raggiungere il via della Speciale e, come ben noto, nei rally i collegamenti sono tramite la strada normale. Il pilota della M-Sport è costretto ad accodarsi alle altre auto e camion del traffico cittadino, poi scorgiamo a bordo strada un'altra macchina non comune. E' la Hyundai di Paddon alzata sui cavalletti mentre il neozelandese sta sostituendo una gomma! Foratura improvvisa che però non ha creato problemi al "kiwi".

Ma torniamo alla passeggiata nel bosco che ci porta al via della prova. Siamo a circa 3m dalla partenza e possiamo apprezzare da vicino lo scatto e l'accelerazione fulminea delle WRC, seppur si gareggi su terra. Il sentiero conduce all'area ristorazione di Toyota allestita in uno dei grandi prati ai bordi del percorso dove sfrecciano i concorrenti. Non siamo soli perché gli appassionati (giovani, anziani e bambini di tutte le età) sono numerosi, ma c'è un personaggio che attira la nostra attenzione, un giapponese dal volto famigliare: è lui o non è lui? Certo che è lui: Kazuki Nakajima! Alias il vincitore della 24h di Le Mans assieme a Fernando Alonso e Sébastien Buemi quest'anno. Il ragazzo è in veste di ospite Toyota e... vacanziero, con tanto di macchina fotografica al collo da vero turista del Sol Levante.

E non è tutto perché arrivati alla seconda hospitality c'è pure il suo collega Kamui Kobayashi, dunque occasione ghiottissima per salutare entrambi e scattare una foto ricordo. Sotto il tendone è montato un piccolo palco sul quale, fra gli applausi, sale una leggenda come Marcus Gronholm, che ci delizia con alcuni racconti della sua carriera e battute di spirito. Non finisce qui, perché in un notevole trambusto e sorta di ammirazione notiamo una piccola figura attorniata da tutti gli uomini griffati TGR: si tratta nientemeno che di Akio Toyoda, Presidente di Toyota Motor Corporation e nipote del fondatore dell'azienda. Un ometto basso e sorridente che appena ti incontra ti regala uno dei suoi adesivi personalizzati con sopra la sua faccia stilizzata manga in macchina con il proprio cagnolino: che personaggio!

Nel frattempo la gara va avanti, Tänak è sempre più leader e lo vediamo passare proprio lungo la strada sterrata con una pulizia di guida che in pochi sono riusciti ad avere in quella variante dalla curva a destra in discesa che immette sul breve rettilineo. Successivamente andiamo a vedere un pezzo della PS "Päijälä", anch'essa in mezzo al bosco, e incontriamo un individuo singolare che non parla una parola al di fuori del finlandese, ma che fra una birra e l'altra ci invita ad ammirare la sua maglietta di Mika Häkkinen su McLaren lodando ogni nome finlandese che gli citiamo (da Kimi Räikkönen a Lappi, Latvala e Suninen). Nel mentre continuano a passare le vetture, che ci sparano addosso terra, polvere e sassi non senza lasciarci di stucco nell'ammirare la bravura di Ogier e Tänak nell'affrontare una veloce destra-sinistra in discesa senza la minima sbavatura e sbandata oltre il necessario.

Il ritorno al Parco Assistenza è contornato dalla solita ovazione dei tifosi al rientro dei piloti Toyota, con Lappi, Tänak e Latvala che firmano autografi su bandiere e cartoline dei tantissimi presenti. La giornata si chiude con la visita ad un'altra struttura di Toyota Gazoo Racing, molto interessante in primis per la presenza della Yaris WRC, del piccolo suv CHR e della meravigliosa TS050 Hybrid #8 vincitrice a Le Mans. Qui però c'è anche una saletta dove ci si può dilettare a fare i meccanici... virtuali! Un computer che riproduce quello che è il Parco Assistenza mettendoti alla prova in quella che è una vera e propria operazione di pit-stop in Servizio sulla macchina di Lappi.

Giorno 3: i segreti del Parco Assistenza

Domenica è l'ultimo giorno di gara, le PS sono solo quattro e al Parco Assistenza si cominciano a fare le... valigie. Ma non prima di aver potuto osservare da vicino il luogo di lavoro degli uomini di Lappi-Latvala-Tänak. Ce lo illustra l'ingegnere di gara di Esapekka, che però ci mostra anche quanto è successo qualche minuto prima nella PS "Ruuhimäki" al suo pilota, che tagliando troppo una curva ha centrato una roccia girandosi e strappando completamente sospensione e ruota della sua Toyota. Le foto sullo smartphone del tecnico di lingua francese sono eloquenti: gara terminata anzitempo.

Lasciando stare le delusioni, ci addentriamo nella struttura dove campeggiano le cassette degli attrezzi personalizzate con i nomi di ogni meccanico che le utilizza, dato che per regolamento sono solo in quattro le persone a poter intervenire su ogni macchina. Poi saliamo sul camion, una sorta di piccolo magazzino con ogni tipo di ricambio dietro al quale ci sono le zone riservate a gomme, cerchi e ammortizzatori. Naturalmente è severamente vietato scattare fotografie, ogni segreto vincente va mantenuto tale!

Nel frattempo tutti iniziano a raccogliere il materiale dalla via che non è prevista alcuna assistenza, dunque leviamo pure noi il disturbo per recarci al via della PS "Laukaa", che raggiungiamo superando il plotone dei migliori, fermi a bordo strada in attesa di avere l'ok per presentarsi al controllo orario e quindi alla partenza della prova. E' bello vedere come le macchine siano in fila e i protagonisti intenti a chiacchierare, guardare il telefono, salutare i fan, controllare la macchina o restare concentrati nell'abitacolo. Poi c'è anche chi decide per una... personale sosta ai box, come Latvala, che proprio prima di arrivare dai commissari scende dalla propria Yaris e raggiunge un albero. Insomma, si viaggia più leggeri!

Anche qui siamo nel bel mezzo di un bosco e continuiamo ad incontrare gente. Ecco, un'altra cosa singolare è che i finlandesi se ne fregano bellamente di sassi, rovi, legni e aghi degli alberi: camminano serenamente in ciabatte o sandali, pianura o altura che sia. E noi che ci lamentavamo delle scarpe da ginnastica...

Qui di fatto termina la nostra esperienza, sudati per il caldo e belli impolverati da testa a piedi avendo scelto una posizione in esterno curva bellissima, sì, ma che espone inevitabilmente alle spruzzate di terra e sassi dalle auto che passano affrontando il tratto in freno a mano e gas a tavoletta. Si torna a casa con la notizia della vittoria della Toyota Yaris WRC dell'ottimo Tänak, che non si è risparmiato nemmeno nella Power Stage nonostante l'enorme vantaggio accumulato sulla Citroën C3 WRC di Mads Østberg, che per 2"8 beffa l'altra Yaris di Latvala, comunque sul podio.

E' la fine di una bellissima esperienza che, per una volta, ci ha dato l'occasione di vivere un rally non dalla sala stampa dietro ad un monitor dei tempi, ma dal punto di vista di un appassionato come tanti, con il puro divertimento a farla da padrone e la Toyota Yaris WRC che con quel 'Tervetuloa' (benvenuti in lingua locale) sulle strade di casa mia ha anche voluto dire: qui però comando io e vinco!

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