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Video, primi passi per la rallycar elettrica di Manfred Stohl

L’austriaca STARD ha “stravolto” una Peugeot 207 Super 2000 e l’ha dotata di due powertrain sugli assi delle ruote, facendone un bolide “pulito” da 544 CV, 760 Nm di coppia motrice e 195 km orari di velocità.

STARD Hiper in azione

STARD Hiper in azione

STARD Hipe
STARD Hiper
STARD Hipe
STARD Hiper
Manfred Stohl
Manfred Stohl

La STARD, una società controllata da Manfred Stohl, ha deciso di svelare in un attesissimo video il primo test dinamico del suo progetto di vettura elettrica rivolta alle corse su strada.

Il veloce pilota viennese, ex campione di Rallycross, classe 1972, ha infatti da tempo convertito in vettura ad emissioni zero una apparentemente convenzionale Peugeot 207 Super 2000 e completato i test nell’Europa Centrale all'inizio di novembre.

I primi passi sono avvenuti in attesa che la FIA risponda formalmente all’azienda austriaca, fornendole indicazioni puntuali sul piano regolamentare circa l’ambiente più competitivo in cui poter gareggiare e mettersi alla prova nella stagione 2017. 

 

L'engineering di Manfred Stohl (STARD è l'acronimo di Stohl Advanced Research and Development) lavora ininterrottamente sul progetto da un certo numero di anni, dal momento che la STARD Hiper venne presentata nel 2014 al Motor Show di Essen.

Si sa che il veicolo, dotato di trazione integrale, abbia una potenza di 544 CV e 760 Nm di coppia motrice (il 90 per cento del quale raggiungibile in appena 40 millisecondi partendo da fermo!), con un peso 1250 kg, e sia in grado di funzionare alla massima “cavalleria” per un quarto d’ora, raggiungendo punte di velocità di 195 km/h grazie anche a una trasmissione a presa continua.

Attualmente, la Hiper è mossa da due motori elettrici, uno all’asse anteriore e uno al posteriore, ma la STARD sta sviluppando una versione della macchina in cui ciascuna delle quattro ruote motrici sarà alimentata da un powertrain indipendente. Le batterie in uso sono progettate dalla stessa azienda di Manfred Stohl e saranno in grado di erogare molta più potenza, una volta sviluppato il 4WD. 

 

“Dopo aver completato una numero sufficienti di test 'liberi' e di shake-down, era venuto il momento di vedere come l’auto si sarebbe comportata nel confronto diretto con la concorrenza, cioè accanto ad altri veicoli da corsa, cosa che rientrava pienamente nel nostro piano di collaudi, peraltro", ha detto a Motorsport.com.

"Questo è senza dubbio l'auto più sconvolgente che abbia mai guidato in vita mia", ha continuato Manfred Stohl, che ha condotto fino ad oggi gran parte dei recentissimi test di sviluppo della STARD Hiper, alla vigilia dell’esordio “agonistico” sul tracciato austriaco di Greinbach, già sede del Campionato Europeo Rallycross.

"Naturalmente ero scettico all'inizio di quest’avventura, quando i miei ingegneri mi dissero di dimenticare tutto quello che sapevo sull'erogazione di potenza in un'auto da corsa. Non è quasi possibile descriverlo a parole, ma ci provo. La coppia è immediata e continua, senza il minimo buco, e da zero si raggiungono i 195 km orari in un lampo. Questa macchina ti fa sentire come se fossi all’interno di una fionda gigantesca che ti proietta nello spazio!”. 

E ancora: "Siccome non c'è non la minima esitazione nella coppia motrice, la nostra macchina ti cattura e ti fa trattenere il respiro durante l'accelerazione. Ti sembra di aspettare il cambio di marcia, ma esso non arriva mai", ha concluso Manfred Stohl.

"Si tratta di un investimento che abbiamo voluto fare, perché crediamo di vedere quella che sarà un’importante fetta di futuro del motorsport”, ha detto Michael Sakowicz, CEO della STARD.

"È difficile dire se sarà questo in toto il nostro avvenire perché ci sono altre tecnologie a loro volta in fase di sviluppo, come le celle di combustibile a idrogeno, ma a nostro parere sarà l’elettrico a incarnare il futuro e a farla da padrone. La situazione attuale della Formula E e l'impressionante elenco di costruttori e nomi coinvolti lo sta mostrando a tutto il mondo...". 

 

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