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La FIA corre ai ripari: con il nuovo EoT le LMP1 endotermiche saranno più competitive nel confronto con la Toyota

Il Comitato Endurance in vista della 6 Ore di Silverstone ha modificato il rapporto di equivalenza concedendo a Rebellion, BR, Ginetta e Enso CLM 115kg/h di flusso di carburante. Le vetture aspirate peseranno 15kg in meno

#1 Rebellion Racing Rebellion R-13: Andre Lotterer, Neel Jani, Bruno Senna

#1 Rebellion Racing Rebellion R-13: Andre Lotterer, Neel Jani, Bruno Senna

Paul Foster

Il Comitato Tecnico Endurance della FIA ha rivisto i parametri dell’EoT-il rapporto di equivalenza tra vetture ibride e endotermiche in LMP1-in vista del prossimo appuntamento di Silverstone, in programma il 19 agosto.

Come previsto si è cercato finalmente di porre su un piano di teorica parità le due tipologie di motorizzazione e di vetture, dopo che nelle prime due corse la Toyota non aveva trovato avversari realmente credibili, vincendo  a mani basse e senza troppa fatica sia la 6 Ore di Spa sia la 24 Ore di Le Mans.

La grande novità proviene dall’incremento del flusso di carburante nei propulsori endotermici che passa dai 108 ai 115kg/h unito a una maggiore rapidità nelle operazioni di rifornimento durante i pit stop.

Sia le due Rebellion sia la BR01 della DragonSpeed godranno poi di una riduzione di peso di 15kg rispetto a quello delle BR01 del team Smp, delle Ginetta-se proseguiranno la loro avventura- e della Enso CLM della ByKolles in virtù dell’utilizzo del motore aspirato Gibson invece dei sovralimentati AER,Mecachrome e Nissan. Di fatto le vetture della squadra svizzera e del team Usa avranno un peso minimo di 818kg mentre resta immutato quello della Toyota, fissato in 878kg e quello delle LMP1 turbocompresse pari a 833kg.

La decisione arriva però in ritardo rispetto a quelle che erano le aspettative delle squadre private impegnate nella superstagione. Proprio l’EoT originario aveva invogliato Rebellion, BR e Ginetta ad affrontare una nuova sfida perché sulla carta esistevano tutti i presupposti per poter sfidare il colosso giapponese. Già a Spa si era visto che non ci poteva essere partita: non solo i team << privati >> per ovvie ragioni di budget e struttura sono partiti alla volta della serie iridata con un handicap oggettivo ma in corso d’opera si sono trovati di fronte a uno stravolgimento dell’EoT originario, impossibilitati a lottare per la posizione più alta del podio. Alla prima corsa di Spa le vetture endotermiche hanno avuto a disposizione 110kg/h poi ridotti a 108kg/h a Le Mans.

La decisione della FIA riporta quindi le potenzialità prestazionali su un piano di maggiore equità ma il danno, almeno per quanto riguarda la 24 Ore del 2018, è già stato fatto e le polemiche, non prive di contenuti, proseguiranno.

 

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