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Toyota punta il dito sull'handicap: "Reazione eccessiva"

La Toyota ha spiegato che la sua carenza di competitività nella gara di Shanghai del FIA WEC è in parte dovuta alla "reazione eccessiva" del sistema di handicap dopo il suo successo a Silverstone.

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 - Hybrid: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Brendon Hartley

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050 - Hybrid: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Brendon Hartley

Toyota Racing

Il marchio giapponese ha subito la sua prima sconfitta in pista nel WEC dalla gara di Austin del 2017, con la Rebellion che ha sfruttato il forse handicap inflitto alle Toyota TS050 Hybrid per conquistare la sua prima vittoria nella stagione 2019/2020.

L'unica R-13 della Rebellion ha chiuso con un vantaggio di un minuto nei confronti della prima delle Toyota, che ha monopolizzato le altre due posizioni sul podio, nonostante in qualifica fossero rimaste dietro anche alle Ginetta LNT.

Le vittorie della Toyota a Silverstone ed al Fuji hanno fatto sì che a Shanghai fossero rallentate di 2"74 al giro, con un coefficiente di handicap di 0,01255 secondi, mentre la Rebellion aveva un handicap di solo 0"89.

"Quello che è successo è stata una reazione un po' eccessiva dopo Silverstone" ha spiegato il direttore tecnico della Toyota, Pascal Vasselon. "La correzione del coefficiente dell'handicap probabilmente lo ha reso troppo grande e così la cosa è problematica".

"Fondamentalmente, sosteniamo ancora questo principio. Ma crediamo che se non ci fosse stata una reazione eccessiva dopo Silverstone, le cose sarebbero state più ragionevoli".

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Vasselon ha sottolineato poi di non avere la preoccupazione che l'immagine della Toyota possa essere offuscata dal fatto di essere stata battuta in maniera così pesante da uno dei suoi rivali non ibridi.

"E' molto facile spiegare perché non abbiamo brillato qui: a causa dei risultati precedenti, il nostro ritmo è stato danneggiato qui" ha dichiarato il francese.

"E' facile spiegare e giudicare il livello della squadra nel corso della stagione. Siamo solo andati un po' troppo lontani, soprattutto in rapporto alle LMP2 ed alla GTE, perché facevamo fatica a superarle".

Leupen non sminuisce il successo della Rebellion

Il direttore del team Toyota, Rob Leupen, ha ammesso che uno dei punti deboli dell'attuale sistema di handicap LMP1 sia quello di creare enormi oscillazioni nelle prestazioni da una gara all'altra, piuttosto che promuovere una battaglia più serrata in pista.

Tuttavia, ha aggiunto che la Rebellion merita un applauso per la sua ottima condotta di gara e per essere riuscita ad approfittare di un weekend nel quale la Toyota non era nelle condizioni di vincere.

"Non c'è stata gara" ha detto Leupen a Motorsport.com. "Avremmo potuto lottare per il secondo posto con la #7 e la #8, ma la #7 ha avuto più difficoltà di set-up e di sottosterzo, stando a quello che hanno detto i piloti".

"Ma al momento il sistema è questo. Loro però si sono meritati la vittoria, perché non hanno fatto errori. Forse avremmo potuto renderglielo più difficile, ma va bene così".

"Abbiamo accettato il sistema di handicap per il bene del WEC, ma speriamo che nella prossima stagione, con le Hypercar, non vedremo più delle situazioni così estreme".

#1 Rebellion Racing Rebellion R-13 - Gibson: Bruno Senna, Gustavo Menezes, Norman Nato

#1 Rebellion Racing Rebellion R-13 - Gibson: Bruno Senna, Gustavo Menezes, Norman Nato

Photo by: JEP / Motorsport Images

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