Spa, Qualifiche: la pole Toyota è di Kobayashi. Brutto incidente per Fittipaldi
La coppia della Toyota ha battuto Alonso e Nakajima. Terza e quarta le due Rebellion. Pietro Fittipaldi è andato sbattere all'Eau Rouge per un guasto meccanico sulla BR1ed è stato trasportato al centro medico. Ford in pole tra le GTE PRO
Foto di: Toyota Racing
Le due Toyota TS050 hanno conquistato pole position e secondo posto nelle qualifiche della 6 Ore di Spa-Francorchamps, tribolate perché sono state interrotte due volte per un guasto acusato dalla BR1 di Sarrazin e, soprattutto, per un incidente all’Eau Rouge di cui è stato protagonista incolpevole Pietro Fittipaldi con la BR1-Gibson del team DragonSpeed.
La mancanza di continuità non ha però creato problemi ai piloti della Casa giapponese che con Kamui Kobayashi e Mike Conway hanno ottenuto un tempone. Il pilota giapponese con 1’54”488 ha di fatto eguagliato i tempi fatti registrare dalle TS050 l’anno passato.
Nettamente staccate, ma si sapeva, le vetture endotermiche. Le Rebellion hanno confermato al momento di essere le più veloci mentre tra continui problemi di elettronica, Sarrazin, e incidenti, Fittipaldi, le BR1 non sono riuscite a esprimere il proprio potenziale.
Le prove sono iniziate con una bandiera rossa causata dalla BR1 Dallara di Sarrazin che appena lanciata sul rettifilo del Kemmel si è fermata di colpo. In quel momento l’unico che era riuscito a girare era stato Thomas Laurent che aveva portato il primato personale suo e della Rebellion R13 a 1’56”756.
Il tempo di riportare la vettura russa realizzata a Varano in parco chiuso e le qualifiche sono riprese con le due Toyota di Fernando Alonso e Mike Conway a caccia della pole. 1’54”679 il tempo del britannico, 1’55”143 quello dell’asturiano, con la Rebellion di Jani che risale al terzo posto con 1’56”586.
Guasto meccanico sulla BR1 di Fittipaldi
Subito dopo avviene il brutto incidente all’Eau Rouge di Pietro Fittipaldi. La BR della DragonSpeed ha un improvviso scarto verso sinistra mentre stava chiudendo la piega a destra. In un breve battito di ciglia il pilota brasiliano si ritrova contro le barriere. La vettura ha tenuto a livello di struttura d’assorbimento d’urto e il brasiliano viene soccorso dall’equipe medica dell’autodromo belga e poi trasportato in infermeria con probabili fratture agli arti inferiori.
Dopo oltre 30’ le qualifiche riprendono con Kobayashi che ha preso il posto di Conway, Nakajima quello di Alonso, Senna di Jani e Menezes di Laurent. E Kamui piazza un altro tempone:1’54”488 che migliora quello del compagno e va a conquistare la pole position davanti all’altra Toyota e alle due Rebellion, nettamente più veloci della BR1 superstite di Aleshin-Petrov e della CLM.
Ford e Porsche di un altro pianeta in GTE
Incredibile la prestazione delle Ford in GTE PRO: le vetture americane hanno strapazzato tutti gli avversari, scendendo con una facilità insospettabile sotto la barriera del 2’13”. Rispetto al 2017 le GT del Ganassi Racing sono più veloci di oltre due secondi e considerando che non hanno ricevuto alcuna evoluzione c’è da domandarsi dove abbiano trovato questa improvvisa competitività ammazza avversari. L’anno scorso il miglior rilievo delle Ford era stato di 2’15”418.
Oggi Olivier Pla, con 2’12”420 è stato il primatista assoluto della giornata ma la pole è andata a Priaulx-Tincknell, più regolari con una media di 2’12”604.
Terza e quarta le due Porsche RSR con Lietz e Gimmi Bruni di poco davanti a Michael Christensen e Kevin Estre. Entrambi gli equipaggi della Casa di Weissach non sono riusciti a infrangere la barriera dei 2’13” ma sono ben davanti alla BMW M6 di Da Costa-Blomqvist, quinta in extremis con le due Ferrari 488 in crisi piena: oltre un secondo e nove di distacco per i campioni del mondo Calado-Pier Guidi e addirittura due secondi e uno per Bird-Rigon.. Malissimo anche le due Aston Martin Vantage.
In GTE AM in pole partirà la Porsche RSR di Campbell-Ried, davanti alla Aston Martin di DallaLana-Lamy , alla RSR di Bergmeister-Perfetti. L’esemplare della Proton di Matteo Cairoli, autore di una ottima prestazione individuale, la migliore di classe, , è quinto, perché Al Qubaisi non è riuscito a mantenere un passo competitivo.
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