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WEC, Spa, 3a Ora: la Alpine supera le Toyota, bene la Porsche

Dopo un avvio a braccetto, le GR010 Hypercar hanno avuto problemi ai pit-stop e la A480 LMP1 le ha passate entrambe. Botte da orbi in LMP2, dove comanda United Autosports. Estre-Jani volano in LMGTE Pro davanti alle Ferrari, grandi Rovera e Frey in LMGTE Am con le 488.

Partenza della gara, #7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez precede #8 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima, Brendon Hartley

JEP / Motorsport Images

Alpine e Toyota si stanno giocando il successo assoluto alla 6h di Spa, primo round del FIA WEC 2021 che ha ultimato i primi 180' di gara.

Dopo le innumerevoli e stucchevoli lagne su Balance of Performance e quant'altro, le GR010 Hybrid hanno preso il comando delle operazioni senza alcun problema nei confronti delle LMP2, mentre la A480 LMP1 dopo 9 giri è riuscita ad issarsi terza, mettendosi all'inseguimento delle Hypercar giapponesi.

Mike Conway, scattato bene dalla Pole Position con la #7, ha però ceduto il passo per ordine di scuderia alla #8 di Sébastien Buemi, proseguendo in trenino la loro cavalcata solitaria che le ha viste guadagnare sensibilmente sulla Oreca 07-Gibson #22 della United Autosports.

Su questa è partito Phil Hanson, che all'Eau Rouge aveva messo il naso davanti a Buemi, ma sul Raidillon lo svizzero gli ha risposto sfruttando la maggior velocità, lasciandolo poi battagliare con un ottimo André Negrão.

La Alpine #36 nelle mani del sudamericano è andata molto bene, senza perdere contatto dalle Toyota, che nei pit-stop hanno avuto problemi. Buemi è ripartito in anticipo con il rifornimento apparentemente non completato, ma soprattutto quando non era ancora trascorso il tempo minimo di sosta.

Questo lo ha portato a dover scontare 30" di penalità al pit-stop successivo, mentre Conway ha dovuto attendere più del dovuto a riprendere la pista per una operazione tecnica effettuata sul suo prototipo.

E dopo Negrão, uno scatenato Nicolas Lapierre ha preso il comando delle operazioni sul finale della seconda ora, anche se la Alpine LMP1 ha una strategia differente come numero di soste rispetto alla Toyota, dunque resta tutto aperto perché i francesi hanno un pit-stop in più sulla carta da effettuare.

Dietro alle Toyota, il quarto posto assoluto è appunto della United Autosports: Hanson e Filipe Albuquerque ora hanno un buon vantaggio sugli inseguitori, anche se a lungo hanno dovuto combattere contro le Oreca di Racing Team Nederland (#29) e Team WRT (#31). La squadra belga è poi scesa in classifica a causa di un guaio al pit-stop nella ripartenza di Ferdinand Habsburg.

La G-Drive Racing è seconda LMP2 con la Aurus #26, protagonista di due brividi. Uno quando Roman Rusinov è stato spinto da Juan Pablo Montoya (#21 DragonSpeed) contro la Aston Martin dell'incolpevole Ben Keating (JP penalizzato con uno Stop&Go di 10"). Successivamente un'uscita di pista di Nyck De Vries ha visto l'olandese scendere dietro a Sean Gelael, ripassato poco dopo e attualmente terzo in Classe con la Oreca #38 della Jota.

La vettura gemella di quest'ultima, la #38, è ottava assoluta, alle spalle del Team WRT e seguita da Racing Team Nederland ed Inter Europol Competition (#34), ma con distacchi ravvicinati è tutto apertissimo.

In Classe LMGTE Pro, Kévin Estre ha subito imposto il proprio ritmo e ora la Porsche 911 RSR-19 #92 è ampiamente davanti con Neel Jani al volante, nonostante un pit-stop anticipato a causa di una foratura lenta accusata dal francese.

Alessandro Pier Guidi ha preso il secondo posto con la Ferrari #51 di AF Corse, che ora è passata a James Calado, ma a 30" dal leader, seguita dalla Porsche #91 di Richard Lietz/Gimmi Bruni e dai compagni di squadra Miguel Molina/Daniel Serra (#52).

Non riesce invece a tenere il passo dei sopracitati la Corvette C8.R #63 di Antonio Garcia/Oliver Gavin, quinta di categoria.

In Classe LMGTE Am sono state grandi emozioni fin da subito. Un incontenibile Matt Campbell è rapidamente risalito dal fondo prendendo il comando con la Porsche #77 della Dempsey-Proton Racing, lottando contro le Aston Martin di Paul Dalla Lana (#98) e Tomonobu Fujii (#777), visto che il povero Keating ha perso posizioni coinvolto nella lotta Rusinov-Montoya sopracitata.

Dopo le prime soste, però, è cambiato tutto grazie ad uno spettacolare Alessio Rovera: il pilota della AF Corse ha avuto un ritmo pazzesco con la Ferrari #83, è saltato davanti a tutti e l'ha ridata a François Perrodo con oltre 1' di margine sui rivali.

Dylan Pereira ha rimesso seconda la Aston #33 della TF Sport, ma alle sue spalle Rahel Frey è velocissima con la 488 #85 di Iron Lynx ereditata da Manuela Gostner. La ragazza delle Iron Dames ha superato in sequenza Dalla Lana, Giorgio Sernagiotto (con cui c'è pure stato un contatto e testacoda alla 'Bus-Stop') e Marco Seefried (Porsche #88 Dempsey-Proton Racing), che seguono la svizzera in questo momento.

Sernagiotto è ora in Top5 con la Ferrari #47 di Cetilar Racing, presa da Roberto Lacorte che è stato mandato in testacoda da Dalla Lana, punito anche lui con un Drive-Through.

La Ferrari #60 di Iron Lynx è sesta ora con sopra Matteo Cressoni, ma il suo collega Claudio Schiavoni se l'è vista brutta nella prima ora, colpito in un doppiaggio dalla Aurus G-Drive #26 di John Falb (DT anche per lui).

La Aston #777 ha invece perso terreno nel turno di Satoshi Hoshino ed è ottava in Classe davanti alla Porsche #77 di Christian Ried e alla Ferrari-AF Corse #54.

La 6h di Spa, primo round del FIA WEC 2021, è visibile su Motorsport.tv

FIA WEC - 6h di Spa: Classifica LIVE

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