Silverstone, Libere 2: le Audi ancora sotto alla pole
Le R18 e Tron-quattro sotto di quasi tre secondi ai tempi delle libere 2014
Ancora Audi, a sorpresa, nelle seconde prove libere che hanno concluso la grande apertura del WEC a Silverstone. Come già avvenuto nel primo turno mattutino, anche in quello pomeridiano, le R18 e Tron-quattro hanno frantumato ulteriormente il primato della pista, confermando di avere una marcia molto interessante anche sul passo di gara, che è poi quello che più interessa in questo genere di competizioni.
1'41"526 è il rilievo cronometrico ottenuto da Benoit Treluyer a metà del turno da un'ora e mezza che abbassa di ben un secondo e due decimi la prestazione che valse alla Toyota la pole position per la corsa dell'anno passato. E vicinissima alla prima Audi c'è anche quella che stamane aveva fatto registrare il miglior crono, distaccata di poco più di tre decimi, ma sotto al tempo mattutino, e la prima della Porsche 919, quella di Bernhard-Webber-Hartley che per un pelo non è riuscita a infrangere la barriera del 1'42".
Sorprendono le prestazioni dell'Audi, perché nessuno avrebbe scommesso sulle potenzialità velocistiche delle argentee vetture di Ingolstadt. Già al Paul Ricard avevano dimostrato, due settimane fa, di poter tenere un ritmo gara molto vicino a quello delle rivali di Weissach. Nessuno, però, immaginava che potessero marciare con assoluta sicurezza a questi livelli.
Da segnalare c'è inoltre il complessivo miglioramento di tutte le vetture LMP1 rispetto ai tempi registrati l'anno passato nelle libere, più bassi nel 2015 di oltre tre secondi. Significa che domani, nel turno pomeridiano valido per la conquista della pole position, che si otterrà facendo la media dei migliori due giri dei rispettivi piloti in equipaggio, Audi, Porsche e Toyota potranno avvicinarsi alla barriera del minuto e quaranta.
Le seconde prove comunque hanno messo in evidenza anche la costanza di prestazione della Porsche. Lo squadrone di Weissach ha lavorato soprattutto per la corsa, vagliando consumi, assetti e ritmo, senza cercare con nessuno dei propri equipaggi il tempo ad effetto, cosa del resto accaduta anche alla Toyota che ha proseguito nel nascondersi. Domani la musica, soprattutto per quanto riguarda le 919 Hybrid potrebbe essere diversa mentre ci sarà da vagliare se le prestazioni dell'Audi sono destinate a essere incrementate oppure sono vicine al limite della vettura, che tra le tre pretendenti al titolo, è quella che in teoria paga un piccolo handicap nei confronti delle rivali.
Conferma invece delle Ligier della G-Drive nella LMP2 che sembrano possedere un netto vantaggio sulle concorrenti. In queste seconde prove sono cambiate le gerarchie tra le LM GTE PRO con le Porsche ufficiali ai primi due posti davanti alla Aston Martin e alla prima Ferrari, quella di Davide Rigon e James Calado. Pochi giri invece per la seconda 458 della AF Corse mentre nella LM GTE AM l'Aston Martin Vantage di Lamy-Lauda-Dalla Lana ha preceduto la 458 di Bertolini-Basov-Shaytar. Domani mattina terza sessione di prove libere per tutti.
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