Silverstone, 6° Ora: trionfo Audi con suspence finale

Si è conclusa con il fiato sospeso la 6 Ore di Silverstone, prima gara del WEC che mai come quest'anno è stato così spettacolare e interessante. L'Audi R18 e-tron Quattro dominatrice di Faessler-Lotterer-Treluyer è stata richiamata a sedici minuti dalla conclusione della corsa ai box dalla direzione per uno stop and go comminato dopo la bagarre avuta da Faessler con il connazionale Jani all'inizio dell'ora, nella quale lo svizzero aveva oltrepassato la sede stradale consentita per resistere al sorpasso subito dalla Porsche. Questo ha portato l'Audi a perdere gran parte del vantaggio accumulato in soli due giri: nel primo, quando ha effettuato una sosta splash e nel secondo quando ha scontato la penalità. 

Nel frattempo Jani ha confermato di volere il secondo posto tirando come un matto con la propria 919 Hybrid e ha iniziato a rosicchiare secondi su secondi al rivale. Alla fine c'è stato quasi un finale in volata con la R18 e-tron Quattro che ha preceduto la Porsche per 4"610. Terza la Toyota di Buemi-Davidson-Nakajima, a 14" dai vincitori. Questi distacchi bastano da soli a spiegare la competitività della serie.

Trionfo anche di Bruni e Vilander nelle GTE PRO: una vittoria insperata sia perché la Ferrari 458 GT partiva con l'handicap aerodinamico e di consumo nei confronti delle Aston Martin sia perché il romano al via aveva perso terreno del gruppo per evitare un rivale finito in testacoda. Dietro di lui l'altra rimontante, la Porsche 911 RSR che Lietz e Christensen hanno portato sul podio dopo una ricorda durata tutta la gara. Terza la Ferrari 458 di Rigon e Calado.

Senza storia, invece, la GTE AM  con la vittoria scontata dell'Aston Martin di Lamy assieme a Dalla Lana e Lauda. Seconde e terze le due Ferrari 458 di Collard-Aguas-Perrodo e di Andrea Bertolini con i russi Basov e Shaytar.