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Shanghai: Porsche il Mondiale è tuo!

Secca doppietta per le 919 che regalano a Weissach il 13.titolo iridato tra le sport. Lietz trionfa in GTEPRO

#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Porsche AG

#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley pitstop
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
Timo Bernhard with Mark Webber, Porsche Team
Mark Webber, Porsche Team
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
Brendon Hartley, Porsche Team
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#18 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#18 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#18 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#88 Proton Competition Porsche 911 RSR: Richard Lietz, Sebastian Asch, Christian Ried
#91 Porsche Team Manthey Porsche 911 RSR: Richard Lietz, Michael Christensen

È finita come nelle previsioni: la Porsche ha conquistato il campionato del mondo costruttori endurance con una corsa d'anticipo, dopo avere dominato la 6 Ore di Shanghai con un secco uno-due di Webber-Hartley-Bernhard e Dumas-Lieb-Jani. Non è stata una vittoria semplice perché le condizioni meteo hanno disturbato l'applicazione delle tattiche stabilite alla vigilia e perché questa volta l'Audi ha fatto di tutto per rendere dura la vita ai cugini di Weissach. C'è stata dapprima l'involontaria toccata iniziale rifilata da Lotterer a Lieb, poi la differente tattica di corsa con le R18 e tron Quattro che hanno montato le gomme slick da asciutto prima del previsto, costringendo le Porsche ad anticipare la propria penultima sosta. Ma, nel complesso, anche in Cina non c'è stata storia.

I piloti della Porsche di testa non hanno sbagliato nulla: Hartley è stato bravissimo nel proprio doppio stint iniziale; Bernhard autore di un doppio stint centrale importante; Webber magnifico nella fase finale. Per Dumas-Lieb e Jani, invece, la corsa è stata condizionata dalla toccata subìta dal tedesco all'inizio. Ma tutti e tre, al di là di un errore di Dumas, sono stati altrettanto bravi. Lieb a non scomporsi e a riprendere la pista tirando per una disperata rimonta. Jani a martellare chiunque a suon di giri veloci che lo hanno portato in zona podio e Dumas a compiere, dopo il suo errore, una parte conclusiva talmente convincente da issarlo al secondo posto assoluto. Perfetta la tattica di corsa dei nuovi campioni, che hanno saputo reagire alle mosse delle Audi mantenendo sempre la calma, con la convinzione di possedere la miglior macchina che a Shanghai ha ottenuto la quinta vittoria di seguito di una stagione che non era iniziata come nelle previsioni della vigilia.

Per la Porsche è il tredicesimo campionato del mondo conquistato nella classe maggiore. A questo, molto probabilmente, dovranno essere aggiunti quello riservato ai piloti LMP1 perché con questa affermazione il trio Webber-Hartley-Bernhard ha preso un vantaggio sui rivali difficile da colmare e perché Richard Lietz, che con Christensen ha dominato in GTEPRO, sta avviandosi a conquistare la corona mondiale della propria categoria. Per la Porsche del team Manthey è stata una giornata perfetta;la pioggia infatti ha smorzato il potenziale delle Ferrari, la migliore delle quali-ma non c'erano dubbi a riguardo-è stata quella di Bruni-Vilander, seconda, che avevano dominato le qualifiche. In LMP2 il primo posto dell'Alpine di Panciatici-Loup Chatin-Dillman tiene aperto ancora il discorso per l'affermazione finale visto che Bird-Rusinov-Canal sono arrivati secondi dopo una corsa tribolata e Tandy-Howson-Bradley ad un insperato terzo posto piovuto dal cielo dopo un erroraccio di Gonzalez che escludendo la propria Ligier dai gradini alti della classifica  ha indirettamente regalato la speranza di una difficile chance iridata ai rivali della KCMG. Bella, infine, l'affermazione della Ferrari di Collard-Aguas-Perrodo in GTEAM, anche se il terzo posto conquistato da Bertolini-Shaytar-Basov- bravi a resistere a una incredibile serie di colpi sfortunati nelle prime ore-di fatto porta questo trio, che ha dominato la parte centrale del WEC sempre più vicino all'iride.

Gli ultimi scossoni della corsa avvengono attorno a 40' dalla conclusione. Si ferma infatti Loic Duval sull'Audi per montare un altro treno di slick. Poco dopo la stessa cosa avviene con Faessler che cede il volante ad André Lotterer, il più veloce tra i piloti di Ingolstadt. A mezzora dalla fine è la volta di Mark Webber che tornando in pista si trova dietro all'altra Porsche di Romain Dumas, il quale non si è ancora fermato e per il gioco delle soste si trova provvisoriamente al primo posto. Il francese effettua il proprio stop a quattordici minuti dalla fine della corsa, senza cambiare le gomme. È la mossa con la quale in Porsche sperano di mantenere il proprio equipaggio in una posizione di podio.

Subito dopo a complicare la situazione è un doppio incidente che vede la Gibson della Strakka racing di Leventis uscire di pista e soprattutto la Rebellion di Tuscher, che con i suoi 18 anni è il più giovane pilota apparso quest'anno nel WEC , che andando a sbattere contro le protezioni semina detriti ovunque nel tentativo di arrivare ai box. Dalla direzione espongono il full course yellow e le possibilità per le Audi di recuperare il gap dalle due Porsche diventano impraticabili. Si finisce con il tionfo delle 919 Hybrid che vincono il mondiale e piazzano anche un durissimo colpo alle ambizioni dei rivali nella classifica riservata ai piloti. Il trionfo di Weissach è doppio perché in GTEPRO Christensen taglia il traguardo al primo posto dopo una corsa nella quale lui e Richard Lietz sono stati bravissimi e che di fatto rende poco credibile l'ipotesi di una disperata rimonta dei ferraristi nella prossima gara del Bahrain.

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