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WEC | Sebring, 6° Ora: in testa la Toyota #7, sbatte la Ferrari #51

Le due Toyota si sono scambiate le posizioni a due ore dal termine, con la #7 che ha preso il comando ai danni della #8, che però rimane molto vicina. Terza c'è sempre la Cadillac, con la Ferrari #50 che prova ad incalzarla. La #51 invece stava andando a caccia del quinto posto della Porsche quando Pier Guidi è finito in contatto con un doppiato di classe GTE-Am, danneggiando parecchio la sua 499P.

#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi

Foto di: JEP / Motorsport Images

Quando mancano due ore al termine della 1000 Miglia di Sebring ormai è abbastanza chiaro che sarà un duello tutto in casa Toyota a decidere le sorti della gara di apertura del FIA WEC 2023. Le due GR010 Hybrid sono sempre separate tra loro da un paio di secondi, ma nel gioco dei pit stop si sono scambiate le posizioni. A comandare ora infatti è la #7 affidata a José Maria Lopez, ma nella sua scia non demorde la #8 di Rio Hirakawa, che rimane molto vicina.

Al terzo posto, ma staccata di oltre un giro, c'è anche la Cadillac V.Series R LMdh, che sembra essere quella più docile per quanto riguarda la gestione delle gomme tra gli inseguitori del tandem di testa. Richard Westbrook veleggia con circa una quarantina di secondi di margine nei confronti della Ferrari #50 di Antonio Fuoco, ma al momento ha completato un pit stop in meno della concorrenza, visto che nel conteggio della vettura statunitense c'è anche un drive through per un'infrazione commessa in full course yellow.

Fuoco però non sembra intenzionato a darsi per vinto di fronte alla possibilità di provare ad inseguire il podio, perché appena un paio di giri dopo essere tornato nell'abitacolo della 499P ha realizzato il giro veloce dell'equipaggio in 1'48"483, un tempo di tutto rispetto. Se non altro poi può amministrare un buon margine nei confronti della Porsche 963 #6 di Laurens Vanthoor.

Dopo il sorpasso patito da Miguel Molina sul finire della quarta ora, infatti, c'è stata un'importante inversione di tendenza ed ora è la Rossa ad avere la meglio sui rivali tedeschi per oltre 35". La #6 sembrava doversi guardare le spalle dalla Ferrari #51, ma Alessandro Pier Guidi ha esagerato in una fase di doppiaggio, toccando la Ferrari 488 di Francesco Castellacci e finendo in testacoda. Uscendo di pista poi ha urtato la Porsche 911 di Gunnar Jeannette, forando una gomma e danneggiando il fondo.

Tra le altre cose, il tutto è successo quando aveva già passato l'ingresso della pitlane, quindi la perdita di tempo è pesante e farà arretrare la Rossa alle spalle anche della Porsche #5, che ormai era molto attardata. Ma parliamo poi di un danno piuttosto vistoso, che potrebbe richiedere delle riparazioni davvero lunghe ai meccanici della AF Corse. Così come lo sono state quelle sulla Porsche #56, sulla quale poi è salito l'italiano Matteo Cairoli.

Va segnalato poi che ora sono nuovamente in pista entrambe le Peugeot, che una volta risolti i problemi alla parte ibrida delle 9X8, che li ha tenuti a lungo nel box, hanno deciso di sfruttare la parte rimanente della corsa come un test, anche se ormai sono distanziate di parecchi giri dalla vetta.

Nella classe LMP2 a comandare è sempre la #48 della Jota Sports (Stevens-Beckmann-Ye), che ora ha un margine di quasi un minuto nei confronti della #63 della Prema affidata ai piloti Lamborghini, ovvero Pin-Bortolotti-Kvyat. Nella GTE-Am invece continua il dominio solitario della Corvette #33, che per mettere in ghiaccio il successo ora ha mandato in pista un pilota esperto come Nicky Catsburg, dopo che nei primi stint si erano alternati invece Ben Keating e Nicolas Varrone, che hanno avuto vita fin troppo facile dopo i guai che hanno arretrato le Iron Dames.

Bisogna segnalare un testacoda senza conseguenze per la Ferrari #21 di Simon Mann in classe GTE-Am, mentre tra le LMP2 hanno avuto grossi problemi le Alpine: la #36 ha dovuto fare un pit stop molto lungo per un problema di motore, mentre la #35 è stata costretta al ritiro rimanendo ferma lungo il tracciato. Parlando di cose belle, è stato strepitoso invece il duello tra Phil Hanson e Fabio Scherer: anche se in palio c'erano le posizioni giù dal podio della LMP2, hanno regalato davvero un grande spettacolo.

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