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Sakhir, Bernhard:vietato fare calcoli iridati

L'autore del miglior tempo prevede una corsa molto più difficile delle qualifiche

Timo Bernhard, Porsche Team

Foto di: Porsche AG

#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
Timo Bernhard, Porsche Team
Timo Bernhard and Mark Webber, Porsche Team
#1 Toyota Racing Toyota TS040 Hybrid: Sébastien Buemi, Anthony Davidson, Kazuki Nakajima, #2 Toyota
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#1 Toyota Racing Toyota TS040 Hybrid: Sébastien Buemi, Anthony Davidson, Kazuki Nakajima
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#17 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Una vettura tritatutto:questa è la Porsche che a Sakhir ha portato il bottino della 919 Hybrid a conquistare otto pole position negli otto appuntamenti del WEC. Questa volta, come già accaduto a Shanghai, è toccato a Timo Bernhard, il più veloce in assoluto, e a Brandon Hartley fissare il limite della pista con Mark Webber che è stato risparmiato dalla squadra in vista della corsa di domani. Sorte che è toccata anche a Neel Jani sulla vettura gemella, la 18, che Romain Dumas e Marc Lieb hanno portato a un agevole secondo posto.

Come si è visto le qualifiche per i campioni del mondo costruttori del 2015 sono sembrate, almeno dall'esterno, un'autentica passeggiata. Le Audi, che sembravano essere in palla soprattutto nelle prove libere, hanno accusato distacchi pesanti;le Toyota sono rimaste ancora più indietro-ma magra consolazione più vicinie alle Audi rispetto alle previsioni- e non si vede come in corsa questa supremazia possa trovare dei confini. Dipenderà soprattutto dai consumi di gomme e freni che come accade tra le GTE procurano qualche difficoltà anche alle vetture della categoria principale del WEC. C'è poi un titolo mondiale piloti da conquistare: Timo,Brandon, Mark hanno un vantaggio che per Lotterer-Faessler-Treluyer sarà ben difficile da recuperare. Eppure questa è una 6 Ore che si preannuncia difficile per le condizioni climatiche, per il traffico, per le traiettorie obbligate nei punti cruciali della pista.

"Credo-ha ammesso Hartley-che il segreto sia stato quello di percorrere parecchie miglia nelle prove libere di ieri. Abbiamo trovato subito un ottimo set up e ammetto che queste sono state qualifiche molto belle; perfette". È chiaro che il titolo piloti sia sempre più vicino. Con la pole il terzetto della Porsche numero 17 porta a tredici i punti di vantaggio sui rivali dell'Audi. Non sono un'infinità ma considerando la scarsa competitività della Toyota, che ad eccezione di Silverstone è sempre rimasta al di là delle posizioni da podio, è difficile che questo alloro possa sfuggire. Ma in Porsche c'è ancora il ricordo di quanto accaduto a Shanghai, con la toccata-involontaria o no- di Lotterer a Lieb nel primo giro o i vari duelli duri e...puri nel corso della gara.

"Verissimo ma non è il caso di fare calcoli- ha detto Timo Bernhard- noi siamo concentrati solo su guidare bene e sulla macchina. È per questo che anche in mattinata ho percorso parecchi giri in prospettiva della corsa su un tracciato che è difficile e dove fa molto caldo. Non credo sarà una passeggiata, anche se le qualifiche indicano il contrario. Il primo pensiero di noi tre sarà comunque quello di non fare errori senza pensare all'eventualità del titolo".  Per la cronaca la Porsche ha sfruttato un set di gomme fresche in più rispetto ai rivali dell'Audi. Potrebbe essere un teorico svantaggio ma le prove libere hanno mostrato che almeno su questo fronte non dovrebbero esserci problemi.

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