WEC | Primi passi per Ogier: "Manca velocità, ma ho capito tanto"
Il Campione WRC ha esordito nel Mondiale con la Oreca della Richard Mille Racing prendendo le misure ad una serie nuova, anche se il weekend di Sebring non è andato benissimo per diverse difficoltà incontrate da lui e dai suoi compagni, Milesi e Wadoux.
Foto di: JEP / Motorsport Images
La prima uscita di Sébastien Ogier nel FIA World Endurance Championship non si può certo dire che sia stata di quelle da ricordare.
Al volante della Oreca 07-Gibson #1 gestita dal Richard Mille Racing Team, il pluriCampione del Mondo rally ha terminato la 1000 Miglia di Sebring al 12° posto in Classe LMP2, e 15° generale.
Non ci si poteva aspettare chissà cosa dal francese, che è alla prima esperienza nell'endurance e coi prototipi, un mondo che va affrontato passo per passo e con tanta pazienza.
Bisogna anche dire che Ogier non ha avuto troppa fortuna, incappando in un problema con le gomme nel primo dei suoi turni di guida e faticando un po' a trovare il ritmo giusto.
#1 Richard Mille Racing Team Oreca 07 - Gibson: Lilou Wadoux, Sébastien Ogier, Charles Milesi
Photo by: JEP / Motorsport Images
"Come prima esperienza nel FIA WEC posso dire che ci sono diverse cose che mi porto a casa. Mi sono fatto un'idea di com'è il campionato e ho preso confidenza con parecchie procedure", spiega il transalpino.
"In gara il secondo stint è stato più pulito e consistente rispetto al primo, dove ho avuto difficoltà. Come mi aspettavo, manca ancora velocità, ma il fatto di aver guidato poco durante le Prove Libere chiaramente non ha aiutato".
Il miglior tempo stabilito da Ogier in Florida in gara è stato di 1'52"671, quasi 0"3 meglio della sua compagna di squadra Lilou Wadoux (1'52"900), anch'essa esordiente, e a poco più della stessa distanza da Charles Milesi (1'52"332), che invece in LMP2 ha già corso e vinto.
Fra l'altro proprio il crono di Milesi è sinonimo che qualcosa con l'auto non andava, visto che tra le LMP2 il riferimento assoluto l'ha firmato Will Stevens in 1'50"836 al volante della Oreca #38 della Jota.
"Abbiamo faticato parecchio anche con l'assetto della macchina, specialmente con il caldo. Ma era un primo passo e sono sicuro che sarà possibile fare meglio in futuro. Non vedo l'ora di andare a Spa", conclude 'Séb'.
Insomma, primi passi per Ogier e colleghi, ma soprattutto tanto da studiare e ripassare a casa in vista del prossimo impegno, la 6h di Spa-Francorchamps del 6 maggio.
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