WEC | Porsche: un 4° posto dal sapore agrodolce per Jota a Sakhir
In Bahrain la 963 privata di Da Costa/Stevens/Ye ha combattuto contro le Ferrari perdendo il podio per un soffio causa una penalità discussa e qualche noia ai freni finale, ma il risultato è stato il più positivo tra le LMDh di Weissach, la cui crescita continua fa ben sperare per il futuro.
La Porsche conclude la sua prima stagione con la 963 LMDh nel FIA World Endurance Championship sfiorando il podio grazie al team Jota alla 8h del Bahrain.
Grandissima prestazione da parte dell'equipaggio formato da Yifei Ye, António Félix Da Costa e Will Stevens, che a Sakhir ha approfittato al meglio dell'alleggerimento di 7kg fornito dal nuovo Balance of Performance per incrociare le armi contro le Ferrari, risultando la migliore vettura di Weissach in pista anche in confronto alle ufficiali gestite dal Team Penske.
Le Qualifiche sono state più complicate del previsto, con Stevens che non è andato oltre il nono posto in griglia, soffrendo anche di qualche problemino tecnico di troppo.
"Le condizioni variabili durante le Libere hanno reso la Qualifica un po' un'incognita. Negli ultimi giorni ci siamo concentrati soprattutto sull'assetto da gara, per cui in realtà non erano la nostra massima priorità", spiega l'inglese.
"Durante la sessione ho avuto problemi con il bilanciamento dei freni: le ruote anteriori continuavano a bloccarsi. Questo ha complicato ulteriormente le cose".
Photo by: Shameem Fahath
#38 Hertz Team JOTA Porsche 963 : Antonio Felix Da Costa, Will Stevens, Yifei Ye
In gara invece la prestazione è stata super, perché a parte le imprendibili Toyota che hanno salutato subito la compagnia, il resto del gruppo è rimasto piuttosto unito e la Porsche-Jota è subito emersa come seria pretendente al podio.
Lo ha visto benissimo la Ferrari, superata un paio di volte dalla 963 #38 in pista durante la seconda metà di gara, per poi riuscire a rimanere attaccata al terzo gradino del podio con la 499P #50 grazie ad una strategia messa in atto al meglio nel finale, e ad un Drive Through inflitto a Da Costa per essere rientrato pericolosamente sul tracciato dopo un 'lungo' in curva 1.
Il portoghese non ha affatto digerito la penalità e non le ha mandate a dire nel post-gara, chiusa al quarto posto assieme a Stevens e Ye combattendo con il coltello tra i denti e realizzando ottimi tempi sul giro, a tratti in linea con quelli delle Toyota (che comunque non avevano necessità di spingere a fondo visto l'ampio vantaggio), pur soffrendo di qualche noia ai freni nelle fasi conclusive.
"Non è stata una prima volta facile per me qui in Bahrain, dove il degrado degli pneumatici è enorme - racconta Ye - Siamo partiti bene dalla nona posizione e abbiamo approfittato della confusione alla prima curva. Poi abbiamo potuto lottare con le due Ferrari".
"A un certo punto eravamo addirittura terzi, peccato che abbiamo dovuto rinunciare al podio poco prima del traguardo a causa di una penalità. Comunque, il quarto posto è un ottimo risultato".
Photo by: JEP / Motorsport Images
Intanto le 963 ufficiali di Porsche Penske Motorsport hanno tagliato il traguardo al quinto e settimo posto, rispettivamente con la #6 di Estre/Lotterer/Vanthoor, in rimonta dopo essere scampata all'incidente provocato dalla Cadillac contro la Toyota #7, e la #5 di Cameron/Christensen/Makowiecki, che nell'arco della corsa ha sofferto di un problema al limitatore di velocità che nelle fasi di Full Course Yellow le ha provocato alcune penalità di secondi da scontare ai box.
"Il quarto e il settimo posto in Qualifica non sono esattamente il risultato che ci aspettavamo, anche se non era così importante in una gara di 8 ore, siamo scocciati perché volevamo partire davanti alla Cadillac per provare a batterla", ha sottolineato Urs Kuratle, Direttore del programma ufficiale LMDh.
"La gara non è stata facile per tutte le Porsche. Quelle di Penske hanno avuto molti piccoli episodi avversi con entrambe le vetture che abbiamo dovuto risolvere durante la gara. Ad essere onesti, non è stata la nostra migliore gara nemmeno dal punto di vista operativo. Eravamo veloci e in grado di tenere il ritmo delle Ferrari, e ci siamo avvicinati anche alle Toyota. Intanto faccio le congratulazioni al Team Jota!".
Jonathan Diuguid, AD di Porsche Penske Motorsport, aggiunge: "L'inizio di gara è stato difficile e abbiamo perso subito posizioni, ci è voluto un po' di tempo per recuperare. Abbiamo anche subìto dei danni alla #6 e dovuto cambiare il muso, il che ci è costato una perdita di tempo e posizioni in pista. Anche la vettura #5 ha avuto una giornata difficile per vari motivi".
"Abbiamo preso alcune penalità per eccesso di velocità su tutto il tracciato, ma la colpa non è dei nostri piloti. In generale, non avevamo il passo per contrastare le Toyota. Questo è sempre il nostro obiettivo, quindi dobbiamo migliorare. Tuttavia, al termine della stagione abbiamo molto di cui essere orgogliosi e da cui ripartire per il futuro. Non vediamo l'ora di affrontare la stagione 2024 e, naturalmente, la 24 Ore di Le Mans".
Photo by: JEP / Motorsport Images
#5 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Dane Cameron, Michael Christensen, Frederic Makowiecki
André Lotterer non nasconde la delusione per l'occasione mancata: "Il 5° e 7° posto non sono ovviamente i risultati che volevamo, ma non avevamo il passo per vincere. L'usura degli pneumatici su questo asfalto ha pesato sulla nostra vettura, anche se abbiamo fatto del nostro meglio. Speriamo di poter continuare a migliorare per la prossima stagione, perché vogliamo lottare regolarmente per la vittoria".
Nel frattempo, anche la Proton Competition ha compiuto passi avanti con la sua 963 #99 sulla quale c'è Gimmi Bruni, assieme ad Harry Tincknell e Neel Jani, ma qualche guaio di natura tecnica l'ha rallentata e costretta ai box per le riparazioni proprio mentre era in lizza con le 963 ufficiali.
"Continuiamo a migliorare come squadra, le Qualifiche hanno dimostrato che ci stiamo avvicinando passo dopo passo, anche se non avevamo fatto alcun test qui. Purtroppo, nel mio giro più veloce, un avversario ha commesso un errore davanti a me e ha continuato a girare senza lasciarmi passare", commenta Bruni.
"La gara è stata difficile, a metà abbiamo avuto un problema con il fondo dietro alla pedaliera, che mi ostacolava quando ero in frenata. Di conseguenza, abbiamo perso tempo in pista e anche durante il pit-stop per ripararla".
"È fastidioso, ma sono cose che succedono nel motorsport e fanno parte del processo di apprendimento. Nelle sei gare disputate con la Porsche 963 nel WEC e nell'IMSA abbiamo avuto alti e bassi, ma acquisito un'esperienza preziosa che possiamo sfruttare per il futuro".
Photo by: JEP / Motorsport Images
#99 Proton Competition Porsche 963: Gianmaria Bruni, Harry Tincknell, Neel Jani
Thomas Laudenbach, vicepresidente di Porsche Motorsport, chiosa: "Abbiamo vissuto una stagione di fortune alterne e abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma stiamo assistendo a una crescita e siamo stati in grado di lottare con le Ferrari: è un'ottima notizia".
"Sono particolarmente colpito dalla ottima prestazione della Jota, cui vanno i miei complimenti per il quarto posto. Avremmo sicuramente preferito un risultato migliore per il team ufficiale. Questa è stata la nostra prima stagione con la Porsche 963, e abbiamo ricostruito molte cose allo stesso tempo. Per questo motivo la concludiamo in modo positivo e guardiamo avanti. L'anno prossimo torneremo molto più forti".
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