WEC | Porsche avvilita: "BoP a caso, dura vincere il titolo così"
Al Fuji la doppietta Ferrari ha riportato le Rosse in cima alle classifiche Piloti e Costruttori, e la Casa tedesca si lecca le ferite, non essendo riuscita ad andare oltre determinate prestazioni con le 911. Per il Bahrain si invoca un cambiamento nei regolamenti per giocarsela alla pari.
Podio: #92 Porsche GT Team Porsche 911 RSR - 19 GTE-PRO: Michael Christensen, Kevin Estre
JEP / Motorsport Images
C'è scoramento in casa Porsche dopo la 6h del Fuji, dove in Classe LMGTE PRO è arrivata una bella batosta per le 911 gestite dal team Manthey.
La doppietta ottenuta dalle Ferrari nel penultimo round del FIA World Endurance Championship pesa come un macigno sullo stomaco dei tedeschi, mai in gara e ora costretti ad inseguire sia in classifica Piloti che in quella Costruttori.
Gli unici due risultati degni di nota per la Casa di Stoccarda sono stati la Pole Position conquistata da Michael Christensen in Qualifica con la vettura #92 e il terzo posto raggiunto assieme a Kévin Estre in gara.
Il problema, come sottolinea il danese, è che la partita era persa in partenza perché le 488 di AF Corse avevano un passo irraggiungibile per le Porsche, accortesi della disparità fin dalle Prove Libere.
#92 Porsche GT Team Porsche 911 RSR - 19 GTE-PRO: Michael Christensen, Kevin Estre
Photo by: JEP / Motorsport Images
"Onestamente, la Pole Position è stata una sorpresa. Abbiamo visto che la Ferrari era forte nelle prove, ma era difficile sapere esattamente cosa stavano facendo, anche se avevano dei buoni tempi", spiega Christensen parlando con Motorsport.com.
"Per noi la Pole era importante in termini di punti e di posizione di partenza, ma c'era comunque scetticismo perché avevamo visto che la Ferrari era forte sul passo gara".
"Sapevamo di dover attaccare in Qualifica per stare davanti, ma francamente è avvilente quando hai la sensazione di non avere alcuna possibilità".
#92 Porsche GT Team Porsche 911 RSR - 19 GTE-PRO: Michael Christensen, Kevin Estre, #91 Porsche GT Team Porsche 911 RSR - 19 GTE-PRO: Gianmaria Bruni, Richard Lietz
Photo by: JEP / Motorsport Images
In gara solo le prime due ore sono state più o meno equilibrate, poi le Rosse #51 di Calado/Pier Guidi e #52 di Molina/Fuoco hanno preso il largo.
"Abbiamo fatto tutto il possibile, siamo partiti con le gomme soft come loro, ma abbiamo avuto un calo enorme, mentre loro sono riusciti a continuare sugli stessi ritmi. Non so se questo sia dovuto al fatto che non avessero necessità di spingere, noi però eravamo al limite".
"Abbiamo provato a passare alle medie per cercare di prenderli alla fine degli stint. Erano migliori, ma non sufficienti per arrivare a lottare. A quel punto abbiamo provato a risparmiare carburante per allungare gli stint, per vedere se potevamo essere fortunati con una Safety Car".
"Era l'unico modo che avevamo per provare a giocarcela, ma alla fine non è successo nulla che ci potesse essere favorevole, come una neutralizzazione o altro".
La delusione della gara persa viene alimentata dal fatto che non pare ci siano molti margini di recupero in Bahrain, specialmente se le cose non cambiaranno dal punto di vista del famigerato Balance of Performance, ancora una volta etichettato dagli uomini Porsche tra le principali cause del fallimento in Giappone.
"Non siamo assolutamente al punto in cui dovremmo essere. Anche guardando le nostre prestazioni rispetto a loro, la situazione non è certo piacevole", prosegue Christensen.
"Dobbiamo continuare a lavorare e trovare i punti in cui possiamo migliorare, poi correre dando tutto e sperare che la fortuna ci assista. Non mi aspetto alcun cambiamento nelle prestazioni in Bahrain, perché sappiamo che sono bravi. È difficile essere ottimisti al momento".
"Abbiamo un BoP che dovrebbe essere automatico, ma sembra non essere più molto utilizzato. Fanno modifiche manualmente ed è difficile capire in che direzione stanno andando le cose. Dal mio punto di vista, sembra tutto un po' casuale".
#91 Porsche GT Team Porsche 911 RSR - 19 GTE-PRO: Gianmaria Bruni, Richard Lietz
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Anche Estre è dello stesso avviso: "La Ferrari era troppo forte, non siamo riusciti a reggere il ritmo. Sul lungo rettilineo erano molto più veloci di noi. Nelle curve non potevamo recuperare, non c'era possibilità. Nonostante la nostra guida sia stata impeccabile, alla fine eravamo ad oltre 30". Questo dice tutto".
Thomas Laudenbach, Vice Presidente di Porsche Motorsport, aggiunge: "Certo, abbiamo commesso degli errori, ma non c'era dubbio che la prestazione di oggi non sarebbe stata sufficiente per battere la Ferrari".
"È deludente, ma dobbiamo andare avanti e analizzare le ragioni. Forse la questione del BoP deve essere rivista. Il nostro obiettivo non cambia: vogliamo vincere il Mondiale in Bahrain".
Dello stesso avviso anche Alexander Stehlig, Direttore di Porsche Motorsport per il FIA WEC: "È stata colpa nostra oggi? È stata colpa del BoP? Non lo so, dobbiamo fare un esame approfondito e poi discuterne. Il fatto è che la situazione è stata simile anche per i nostri team clienti nella classe LMGTE AM, quindi non è stata una buona giornata per noi".
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