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Porsche al lavoro per eliminare il pericolo pick up

La Casa tedesca ha effettuato le simulazioni di un doppio stint per scegliere la migliore mescola di gomma tra le due portate dalla Michelin. Per i piloti sarà fondamentale restare il più possibile nella traiettoria ideale in fase di doppiaggio

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley

Foto di: JEP / Motorsport Images

Il problema tecnico che sarà alla base della 6 Ore di Shanghai sarà il consumo delle gomme. Non a caso Michelin per le LMP1 ha portato in Cina soltanto le mescole medie e dure perchè l'asfalto dell'autodromo alle porte della metropoli è molto abrasivo e con la regola dei quattro treni a disposizione per la gara sarebbe stato impossibile sfruttare le mescole più morbide.

È per questa ragione che la Porsche ha preferito sacrificare i tempi assoluti nelle prove libere, cercando di effettuare il massimo dei giri possibili verificando la funzionalità e la durata delle coperture. Il lavoro svolto il venerdi sembra abbia dato i risultati sperati.

"Soprattutto nelle seconde libere siamo riusciti - ha commentato Andreas Seidl - a ricavare i dati che ci servivano con entrambe le vetture, sulle quale abbiamo alternato le soluzioni di gomme. Abbiamo simulato un doppio stint e contiamo di  effettuare un ulteriore salto di qualità nelle prove di domani".

"Verso la fine della seconda sessione - ha detto Neel Jani - iniziava a fare buio e saranno le stesse condizioni che troveremo nelle ultime fasi della 6 Ore di domenica. Abbiamo comparato le differenti mescole ma non è stato semplice. In Cina, infatti, c'è un sacco di sporco lungo la pista e ai suoi lati e dobbiamo scongiurare il fenomeno del pick up. Da non sottovalutare poi il problema del traffico che nonostante la lunghezza della pista potrebbe creare qualche grattacapo a tutti i piloti delle LMP1 perché sul rettifilo più lungo le LMP2 raggiungono velocità più elevate. Così i doppiaggi non saranno agevoli".

Anche Timo Bernhard, in odore di secondo titolo iridato, è sulla stessa lunghezza d'onda del pilota svizzero: "Qui il segreto è raccogliere meno sporco possibile sulle gomme e ci sarà da prestare parecchia attenzione nel traffico. Uscire troppo spesso di traiettoria potrebbe complicarci le cose".

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