WEC | Mohr: "Lamborghini SC63 complicata, non sprechiamo tempo"
Intervista esclusiva di Motorsport.com con Rouven Mohr, il CTO di Lamborghini Squadra Corse che spiega come procedono i lavori sul prototipo LMDh che esordirà nel 2024, tra una serie di difficili operazioni e una integrazione fra varie persone che sta rendendo molto solido il team.
Lamborghini World Finals 2023
A Vallelunga si disputano le Lamborghini World Finals 2023: seguite tutti i contenuti esclusivi di Motorsport.com
C'è una grande unità d'intenti, concentrazione e collaborazione in Lamborghini Squadra Corse assieme ad Iron Lynx e Prema Engineering nel cercare di far crescere al meglio la SC63 LMDh, il prototipo ibrido che dal 2024 vedremo all'opera nel FIA World Endurance Championship e in IMSA SportsCar Championship.
A Vallelunga si sono appena concluse le World Finals 2023 con cifre da record e gli oltre 10.000 presenti hanno potuto ammirare la nuovissima vettura del Toro esposta dentro il primo box aperto nel paddock.
Questo era un modellone 1:1 perché nel frattempo proseguono i test in pista - il prossimo sarà negli Stati Uniti a breve - e intanto sono stati ufficializzati i nomi di Daniil Kvyat ed Andrea Caldarelli come primi conduttori per WEC ed IMSA, rispettivamente.
Il lavoro dietro le quinte è immenso e Motorsport.com ha potuto parlarne con il Chied Technical Officer, Rouven Mohr, che in questa esclusiva intervista descrive le motivazioni di determinate scelte e come procedono le operazioni.
Photo by: Emanuele Clivati | AG Photo
Rouven Mohr, Lamborghini Squadra Corse Chief Technical Officer
Rouven, prima di tutto parlaci di te: come sei arrivato in Lamborghini e in cosa consiste il tuo ruolo?
"Ho assunto questo ruolo un anno e mezzo fa, ma in realtà avevo lavorato in Lamborghini dal 2017 al 2018, per cui conoscevo già l'ambiente. E' una famiglia ed è come se fossi tornato a casa, sono stati fatti grandi cambiamenti e oggi abbiamo davanti una grandissima sfida da affrontare, in uno dei momenti più belli per questo ambiente".
Ti piace andare in pista?
"Certamente, fin da ragazzo mi è sempre piaciuto il motorsport, per cui cercherò di essere sempre presente in circuito, non solo per le gare ma anche per i test. Sono al fianco di Giorgio Sanna, il nostro responsabile del Motorsport, è voglio anche io essere parte di questa avventura".
Qui a Vallelunga abbiamo visto tantissime auto in pista, ma anche fuori ce ne sono da ammirare: una è la nuova Huracan STO 10° Anniversario, che riprende i colori della LMDh...
"Siamo veramente orgogliosi di essere arrivati a questo traguardo, nonostante la storia di Lamborghini Squadra Corse sia iniziata appena 10 anni fa. Volevamo celebrarlo nel migliore dei modi e la Huracan STO era la base perfetta nel nostro panorama di auto stradali, da cui è derivata la GT3 che ci ha aiutato moltissimo nello sviluppo del modello".
Perché è stata scelta proprio la Huracan?
"Non volevamo creare un modello nuovo per celebrare l'anniversario, ma utilizzare qualcosa che già avevamo. La livrea penso sia stupenda, riprendendo quella della SC63 LMDh, ma abbiamo aggiunto altre cose come nuove sospensioni e gomme, e migliorato l'aerodinamica, che dal punto di vista dell'esperienza di guida ci ha fatto fare un passo avanti rispetto alle prestazioni della STO".
Photo by: Francesco Corghi
Lamborghini Huracán STO SC 10° Anniversario
Parlando della LMDh, perché avete scelto questo modello di prototipo?
"Fin da subito è stato chiaro che la LMDh era la scelta più adatta a noi. Primo perché volevamo competere sia nell'IMSA che nel FIA WEC, poi perché gli Stati Uniti sono il mercato più importante per Lamborghini Automobili, oltre ovviamente ad Europa, Medio Oriente e Asia-Pacifico. Questa piattaforma ci consente di competere in entrambi i campionati, quindi coprire parecchi paesi. Inoltre siamo convinti che con l'unione dei regolamenti, chi gestisce il Balance of Performance di LMDh e LMH farà in modo che ci sia equilibrio tra tutti".
Siamo a metà novembre, a che punto siete con il progetto SC63?
"I tempi sono ristretti e impegnativi, ma siamo riusciti a recuperare quello che abbiamo perso dopo l'incidente del Paul Ricard e tutto sommato siamo anche in anticipo rispetto al piano originale, perché le cose sono andate avanti bene, mettendo insieme tanti km con buoni riscontri in termini di prestazioni e impressioni da parte dei piloti. Siamo sulla strada giusta, ma c'è ancora parecchio da fare. L'endurance richiede flessiblità e saper reagire velocemente, ma al momento siamo messi molto bene".
Lamborghini sta lavorando con Iron Lynx e Prema Engineering, come procede l'integrazione con queste due realtà?
"Siamo molto contenti, non è facile trovare dei partner che abbiano la tua stessa mentalità, passione e visione nel cercare di raggiungere un obiettivo. Abbiamo scelto le persone giuste, siamo molto uniti e con una missione da completare. Ricordiamo che Lamborghini non ha mai potuto competere a questi livelli prima d'ora, quindi dobbiamo imparare facendo un passo per volta".
Photo by: Lamborghini Squadra Corse
Lamborghini SC63 LMDh
Avete optato per il telaio Ligier, come avete lavorato per integrare al meglio ogni componente secondo le vostre esigenze?
"E' stata una vera e propria collaborazione, ci siamo confrontati assieme su ogni cosa per trovare una soluzione e siamo felicissimi perché nel motorsport si tratta sempre di un gioco di squadra, indipendentemente dall'avere più denaro o la migliore persona. La priorità è sempre tenere il gruppo unito e lavorare assieme".
Siete per ora l'unico marchio ad aver scelto questo telaio, ci sono vantaggi e svantaggi?
"Volevamo un fornitore che capisse come lavoriamo e contribuisse a rinsaldare la collaborazione tra le parti. Siamo un'azienda piccola, quindi è sicuramente un vantaggio e d'aiuto per entrambi".
Avete montato un motore V8 da 3.8 litri turbo, ce lo puoi descrivere?
"Anche qui, all'inizio del progetto, sono state fatte tante valutazioni considerando che c'è un limite di erogazione di potenza, per cui abbiamo cercato di capire quale configurazione si sposasse al meglio con questa regola. Una volta optato per il V8 siamo partiti da zero nel progettare e sviluppare un motore apposta ed esclusivo per questo mezzo, specifico secondo i regolamenti e puntando sull'affidabilità che richiede l'endurance".
Il primo Shakedown della SC63 è avvenuto a Vallelunga a fine luglio, come e quanto è cambiata la vettura in questi mesi?
"Già dalla prima uscita siamo riusciti a fare diversi giri senza problemi, il che ci ha reso molto contenti perché prima era stato fatto un enorme lavoro al simulatore. Chiaramente all'epoca avevamo la configurazione di base; test dopo test abbiamo iniziato a lavorare coi nostri partner sull'aerodinamica, set-up, sospensioni e quant'altro, un processo di ottimizzazione che è praticamente continuo".
Photo by: Lamborghini Squadra Corse
Lamborghini SC63 LMDh
Qual è stato l'aspetto che più ti ha sorpreso in questo progetto fin dall'inizio?
"La prima volta che ho visto l'auto finita, ancora in nero carbonio, per me era già davvero fantastica e mi ha emozionato perché ho capito che in gara la si poteva distinguere bene da subito. E poi quando l'auto è scesa in pista per la prima volta, passando dall'utilizzo dell'elettrico in pit-lane al motore termico; un suono bellissimo".
Invece, qual è l'aspetto che per ora vi ha dato più grattacapi?
"Al momento non c'è una cosa in particolare che ci ha fatto penare. Ricordiamo che quest'auto da corsa è molto complessa dal punto di vista dei set-up aerodinamici e meccanici, sfruttamento delle gomme e componenti ibride. La strategia dietro a tutto questo è legata a tantissime opportunità e combinazioni tra motore termico ed elettrico, dettagli che ci stanno mettendo davanti a sfide impegnative. Bisogna sapersi concentrare bene senza perdere tempo con determinati dettagli che possono risultare poco rilevanti".
Farete un'auto nel WEC e una IMSA, quando presenterete gli equipaggi?
"Siamo vicini a finalizzare l'accordo con gli ultimi due piloti che mancano, non abbiamo una data fissata, ma direi che entro fine anno arriverà l'annuncio delle formazioni".
Quanti telai avrete fra i due campionati?
"Non credo ne faremo molte, spero comunque non ce ne sia bisogno! Per ora due auto sono pronte, ognuna avrà un telaio di riserva, poi vedremo come evolverà la situazione durante la stagione".
Photo by: Lamborghini Squadra Corse
Lamborghini SC63 LMDh
Sappiamo che non potete parlare di BoP, qual è la vostra previsione sulla stagione 2024 quando nel WEC ci saranno più LMDh di LMH?
"Il BoP è sempre argomento di discussione in tutti i campionati in cui è presente, come nel GT3 ad esempio. In generale, non mi va di lamentarmi a priori, tutti devono fare i propri compiti a casa, sono sicuro e credo che ci sarà un bilanciamento tra le due categorie perché con tante LMDh gli organizzatori avranno l'opportunità di capirne il reale potenziale. Per noi sarà la prima annata, quindi non sarà semplice trovare il BoP giusto, ma è tutta questione di esperienza. E quest'anno ne è stata accumulata già, la quale risulterà utile per il prossimo".
Le LMDh nascono con l'intento di essere vendute anche ai clienti, voi avete piani a riguardo?
"Al momento no, per ora vogliamo concentrarci al massimo sul nostro lavoro perché siamo un marchio piccolo e anche Squadra Corse, quindi cerchiamo prima di fare bene le nostre cose con i nostri partner. Non vogliamo ampliare troppo gli impegni sprecando energie. Cercamente è una vettura per i clienti, ma vedremo più avanti come saremo messi".
Per concludere, quali sono le vostre aspettative per il 2024?
"Siamo sicuramente molto ambiziosi e si corre sempre per vincere. Se succederà, saremo ovviamente contenti, ma dobbiamo anche essere realisti e capire prima il livello di competizione, come va la nostra SC63 con il BoP e tutto il resto. Certamente l'ambizione è vincere".
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