WEC: le Toyota dominano la 6h di Spa tra diluvio e sole
Le TS050 non hanno rivali sulle Ardenne, dove il meteo pazzo premio la #7 davanti alla #8, mentre la Rebellion completa il podio. ByKolles con problemi nel finale, grande United Autosports in LMP2 dopo la paura per il botto di Laurent. LMGTE a Porsche e Ferrari.

Le Toyota hanno dominato la 6h di Spa-Francorchamps, che come ripartenza della stagione 2020 del FIA WEC è stata davvero bellissima grazie al classico meteo pazzo delle Ardenne e ad alcuni episodi da brividi.
A vincere è stata la TS050 Hybrid #7 guidata da Mike Cnway, Kazuki Nakajima e José Maria Lopez, davanti alla "gemella" #8 di Kamui Kobayashi, Sébastien Buemi e Brendon Hartley, mentre sul podio salgono anche Bruno Senna, Gustavo Menezes e Norman Nato con la Rebellion R13-Gibson #1. Completa la gara con qualche problemino elettrico la ByKolles Enso CLM P1/01 #4 che Tom Dillmann, Bruno Spengler e Oliver Webb hanno condotto con un passo da quarta posizione di categoria.
In Classe LMP2 sono state emozioni forti per tutta la gara, con una grandissima rimonta iniziale da parte del Team Nederland (Frits Van Eerd-Giedo Van Der Garde-Job Van Uitert) dalle retrovie, accontentatosi però del terzo posto finale visti gli incontenibili ragazzi della United Autosports (Paul Di Resta-Phil Hanson-Filipe Albuquerque) e Cool Racing (Antonin Borga-Alexandre Coigny-Anthony Davidson), primi e secondi con le rispettive Oreca 07-Gibson #22 e #42.
In LMGTE Pro successo sul filo di lana per Kévin Estre-Michael Christensen con la Porsche #92 dopo un accesissimo braccio di ferro con le Aston Martin Vantage #95 e #97 (Marco Sorensen-Nicki Thiim e Maxime Martin-Alex Lynn).
Male le Ferrari della AF Corse: le 488 hanno volato fin tanto che diluviava, poi hanno pagato nei confronti delle rivali. James Calado (in coppia con Alessandro Pier Guidi) è stato bravissimo negli ultimi 30' a tenersi dietro la Porsche di un Gimmi Bruni indiavolato, salvando un quarto posto con la #51 che però non è così bello. La #71 di Miguel Molina e Davide Rigon è invece sesta.
La LMGTE Am va alla Ferrari #83 del Team AF Corse grazie ai bravissimi Nicklas Nielsen-Emmanuel Collard-François Perrodo, che hanno battuto per un paio di secondi la Porsche #77 della Dempsey-Proton Racing (Matt Campbell-Christian Ried-Riccardo Pera), con terza la Aston Martin Vantage #90 di Charlie Eastwood-Salih Yoluc-Jonathan Adam (TF Sport).
PRIMA ORA
Si comincia in fila indiana alle spalle della Safety Car perché diluvia e c'è anche chi finisce in testacoda nell'andarsi a schierare. Come spesso accade a Spa, gli scrosci sono epocali, ma anche brevi e dopo un quarto d'ora la vettura di sicurezza torna ai box dando il via libera alla battaglia vera.
Mike Conway si porta immediatamente al comando seguito da Sébastien Buemi; le Toyota che non ci mettono molto a sbarazzarsi della Rebellion #1 di Norman Nato, con la ByKolles di Tom Dillmann a seguire.
In LMP2 guida le operazioni Filipe Albuquerque con la Oreca #22 della United Autosport, ma chi fa saltare sulla seggiola è Giedo Van Der Garde, che addirittura dall'ultima posizione riesce a risalire man mano la china fino a portarsi a ridosso del leader. L'olandese del Team Nederland sembra inarrestabile e André Negrao a salire terzo sulla Alpine superando Roberto Gonzalez (Jota Sport).
C'è da divertirsi parecchio anche nel guardare le LMGTE, specialmente la Classe Pro: Kévin Estre - riaccreditato della Pole Position - deve inizialmente cedere il passo alla Aston Martin #97 di Maxime Martin, cercando di resistere a quella #95 di Marco Sorensen.
Spettacolo lo regala Alessandro Pier Guidi con la Ferrari #51, passando prima la Porsche #91 di Richard Lietz, poi tutti gli altri rivali di categoria fino a raggiungere la vetta, a differenza di Davide Rigon che sembra soffrire un po' di più con la 488 #71.
In AM le Porsche di Dempsey-Proton Racing (Christian Ried) e Team Project 1 (Egidio Perfetti e Ben Keating) comandano davanti alla 911 #88, anche se Gian Luca Giraudi è protagonista di un lungo alla "Bus Stop" che per poco non coinvolge anche la Ligier della Eurasia Motorsport, visto che l'italiano sceglie di tornare ai box tagliando completamente la strada a Nobuya Yamanaka.
SECONDA ORA
Primo giro di soste - anche per sostituire le gomme da bagnato con quelle da asciutto - che vede i primi cambi pilota, con Kamui Kobayashi che sale sulla Toyota #7 balzando in prima posizione LMP1 passando la #8 ora nelle mani di Brendon Hartley. Dillmann prosegue con la ByKolles e sale terzo mettendosi dietro la Rebellion di Gustavo Menezes.
Van Der Garde completa la rimonta e prende la testa in LMP2 su Albuquerque, dando pienamente l'impressione di averne di più un po' ovunque, tanto da tagliare spesso le curve e finire largo per evitare di... tamponare la 07 rivale!
Signatech Alpine sempre sul podio davanti a Cool Racing e Jota Sport, con Pier Guidi che prende un po' di margine in LMGTE Pro sulla Porsche #92 di Christensen. Alex Lynn sale sulla Aston #97 tenendo il terzo posto e a bada la Porsche #91 di Lietz,con Miguel Molina che prova a rimontare con la Ferrari #71.
In Am è tutto apertissimo, seppur le Porsche di Project 1 (è il turno di Matteo Cairoli con la #56) e Gulf Racing continuino a dire la loro, mentre le Ferrari della AF Corse vedono Giancarlo Fisichella e François Perrodo combattere per il podio di categoria davanti alla Aston Martin della TF Sport, con Salih Yoluc che supera la Porsche di Felipe Fraga.
Sul finire dell'ora ecco la comunicazione del direttore di gara, Eduardo Freitas, che annuncia pioggia consistente in arrivo. Qui c'è chi prova a rientrare ai box per anticipare la sosta.
TERZA ORA
Come annunciato, riecco il diluvio e le vetture cominciano ad alzare i nuvoloni d'acqua. Le Toyota LMP1 continuano la loro cavalcata, mentre la ByKolles con Dillmann è ottimamente in terza piazza davanti alla Rebellion, che non pare riuscire a tenere il passo.
Van Der Garde allunga in LMP2 su Albuquerque e Negrao, Pier Guidi ha 5" di margine su Lynn in LMGTE Pro, ma sono brividi in LMGTE Am perché le Porsche di Fraga e Ricardo Sanchez si inseguono a distanza ravvicinata per la Top5 di categoria e il portacolori della Dempsey-Proton Racing supera il rivale del Team Project 1 approfittando di un lungo a "Bruxelles".
L'acqua aumenta sensibilmente e la gara viene inevitabilmente neutralizzata dal nuovo ingresso della Safety Car, che attende Kobayashi per creare il trenino quando mancano 3h35' alla fine.
Siamo a metà gara ed è tutto da rifare, con il cielo che va schiarendosi e le Toyota #7 e #8 davanti a ByKolles e Rebellion in LMP1, mentre Racing Team Nederland guida in LMP2 seguito da United Autosports, Signatech Alpine Elf, Cool Racing, High Class Racing, Jota Sport, Cetilar Racing, Jackie Chan DC Racing ed Eurasia Motorsport.
In LMGTE Ferrari-AF Corse prima davanti ad Aston Martin (#97), Porsche (#92 e #91) e Ferrari #71, con la Vantage #95 sesta di Classe. La Am è guidata da Team Project 1, podio per Gulf Racing e AF Corse (#83) con dietro la 488 #54 e la Porsche di Dempsey-Proton Racing #88.
L'ora si conclude con alcune soste ai box anticipate per cercare di beffare i rivali, come la ByKolles che torna in pit-lane per dare spazio ad Oliver Webb. Mossa che viene replicata dalle Toyota per rifornimento e cambio gomme (sempre rain) al giro seguente.
QUARTA ORA
La Safety Car esce di scena e la battaglia riprende subito con grande caos, specialmente per i doppiaggi che le LMP2 debbono compiere sulle GTE. Errore per Menezes con la Rebellion LMP1 che va lungo (senza conseguenze) a"Fagnes", nel tentativo di non perdere contatto con le Toyota.
Molina risale terzo in LMGTE Pro con la Ferrari #71, ma Christensen non molla; 488 e Porsche si toccano prima alla "Bus Stop" e poi a "Malmedy", con la 911 #92 che torna davanti alla Rossa, ora intenta a difendersi pure dalla Aston #95 di Thiim. Dietro di loro c'è Kobayashi, che sul "Kemmel" mette addirittura due ruote sull'erba (bagnata!) per superare la coppia.
Van Der Garde lascia il posto a Job Van Uitert sulla Oreca #29 e l'olandese va lungo alla chicane, per poi prendersi 5" di penalità per aver superato i doppiati andando oltre i track limits.
Fra le LMP2 è guerra di nervi anche nei pit-stop, visto che sia la #29 che la #22 della United Autosports si fermano al medesimo giro per montare nuovamente le slick, dato che alcuni raggi di sole fanno capolino tra le nuvole.
La Toyota cambia i piloti: José-Maria Lopez salta a bordo della #7, Kazuki Nakajima inizia lo stint finale con la #8: entrambe le TS050 Hybrid hanno un ampio margine su Rebellion e ByKolles.
In LMGTE Pro torna davanti Thiim superando prima le Ferrari di Molina (con taglio di "Les Combes" non proprio sportivo) e Pier Guidi, e poi Christensen, autore di un dritto in fondo al "Kemmel" incalzato dalla Vantage. Le Ferrari inseguono ad una decina di secondi, ma la #51 ha all'attivo un pit-stop in meno rispetto ai rivali, due addirittura nei confronti di Thiim.
Intanto la Am è un susseguirsi di cambi al vertice, ora con la Ferrari #83 di Nickals Nielsen a guidare il gruppo con 5" su Fraga e 6"5 sulla Porsche #77 di Matt Campbell. Andrew Watson sbaglia l'ingresso alla "Campus" e si intraversa finendo nell'erba; il pilota della Gulf Racing si salva tenendo comunque la Top5 di categoria dietro alla Aston Martin della TF Sport ora di Charlie Eastwood.
QUINTA ORA
La pista va asciugandosi velocemente e le Toyota continuano la cavalcata solitaria. Intanto in LMP2 grande sorpasso di Thomas Laurent ai danni di Phil Hanson in cima al "Raidillon" (sfruttando un doppiaggio) per portare la Signatech Alpine Elf in seconda posizione relegando terza la United Autorsports.
In LMGTE Pro Thiim è marcato stretto da Christensen, le Ferrari non hanno lo stesso bel passo del bagnato e accusano nei confronti degli avversari. Pier Guidi è terzo e si stacca dai primi due, Lynn invece tallona Molina, che resiste in fondo al "Kemmel" con una staccatona (specchietti che si sfiorano), ma poi deve cedere il quarto posto della Classe alla Aston Martin #97.
Nel frattempo il Racing Team Nederland richiama Van Uitert per sostituirlo con Frits Van Eerd per l'ultimo stint con la Oreca #29 leader LMP2, dove la lotta tra Hanson e Laurent si infuoca nuovamente, prima che il francese si fermi ai box cedendo la seconda piazza ancora una volta al britannico, che nella tornata successiva si ferma per rifornimento-cambio gomme-cambio pilota con Paul Di Resta.
Brividissimo al rientro dello scozzese, che si ritrova col muso davanti a Laurent, che decide di andare a sinistra e passarlo su "Eau Rouge-Raidillon" mettendo anche due ruote sull'erba. Più degli applausi, però, il transalpino non può godere perché Di Resta risponde nel passaggio seguente a "La Source" tornando secondo.
Paul è incontenibile e gli bastano due giri appena per ricucire gli 8" di distacco che ha da Van Eerd, raggiunto e superato a "La Source", prima che ci provi anche Laurent. Il pilota della Signatech Alpine ci prova a "Blanchimont", ma mette le ruote di sinistra sull'erba, sbanda e impatta violentemente contro le barriere dal lato opposto distruggendo la A470 capottandosi. Fortunatamente esce indenne dal relitto, ma è inevitabile l'ingresso della Safety Car.
Gara nuovamente neutralizzata con le Toyota che vedono ancora una volta annullato il loro vantaggio sulla Rebellion e la ByKolles, ma ciò che cambia maggiormente è in LMGTE Pro perché le due Porsche si fermano per il pit-stop, così come la Aston Martin #95, per cui Estre e Sorensen sono primo e secondo davanti alle Ferrari di Molina e Calado, alla Vantage di Martin e a Bruni con la seconda 911.
In LMGTE Am è Fraga a ritrovarsi primo con dietro Eastwood e un bravissimo Nickals Nielsen, salito anche in testa con la Ferrari #83. Top5 per le Porsche #77 e #88 di Riccardo Pera e Lucas Légeret griffate Dempsey-Proton Racing, poi c'è la #56 del Team Project 1 di Horr. Qui però c'è ancora chi deve fermarsi e quindi resta tutto in bilico.
SESTA ORA
La Safety Car esce di scena poco dopo altre soste ai box per gli ultimi turni di guida. Lopez scappa subito via guadagnando su Nakajima, Senna deve solo controllare la situazione perché in tutti i casi Spengler con la ByKolles ha due giri di ritardo da lui.
Tutto in divenire in LMGTE Pro perché in 2" abbiamo il terzetto Martin-Estre-Sorensen, mentre le Ferrari sono più indietro e divise anche da Bruni.
Nielsen torna davanti in Am allungando a +4" su Campbell e a +26" Jeroen Bleekemolen (Porsche-Project 1 #57), che deve guardarsi le spalle da Eastwood e Sanchez.
Nakajima torna ai box per lasciare l'ultima fatica a Buemi con la Toyota #8 quando mancano 40' al termine, imitati da Lopez per Conway nel passaggio successivo; l'inglese esce subito davanti allo svizzero, il quale inizialmente prova a riprenderlo, per poi accontentarsi della piazza d'onore.
Intanto si ferma ai box la ByKolles e i tecnici riportano la Enso CLM dentro al garage togliendole il cofano, poi dopo alcuni minuti riprende la via della pista per chiudere come quarta LMP1.
Ultime soste per tutti con relativi sorpassi che vanno a decidere le sorti della gara: Di Resta deve nuovamente sbarazzarsi di Van Eerd per il primato in LMP2, ma l'olandese cede anche il secondo posto a Nicolas Lapierre.
Eastwood supera Bleekemolen prendendo il podio LMGTE Am, il Team Nederland si ferma per l'ultimo cambio pilota (Van Der Garde per Van Eerd) salvando il podio LMP2, grazie anche al testacoda di Patterson alla "Bus Stop" con la Oreca #33 della High Class Racing.
Martin arriva lungo a "La Source" con 20' sul cronometro e cede primato e vittoria LMGTE Pro alla Porsche di Estre, poi più avanti si ferma per un rabbocco di benzian e chiudere sul podio senza grossi guai. Bruni raggiunge Calado pressandolo a lungo; la sfida è bellissima - seppur solo per il quarto posto - ed entrambi vanno oltre i track-limits più volte prendendosi la bandiera bianco-nera.
Ultima fermata per fare benzina anche per Buemi, con rischio finale invece per Bleekemolen, che alla chicane viene sportellato da Johnny Mowlem andando a perdere la Top5 LMGTE Am a vantaggio della Porsche #88 di Dempsey-Proton Racing.
Finisce la gara con le vittorie di Toyota, United Autosports, Porsche e Ferrari.
Cla | # | Piloti | Auto | Classe | Giro | Tempo | Gap | km/h | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | |
Rebellion R13 | LMP1 | 86 | 2'02.154 | 206.414 | |||
4 | |
ENSO CLM P1/01 | LMP1 | 37 | 2'05.044 | 2.890 | 201.644 | ||
7 | |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 35 | 2'02.239 | 0.085 | 206.271 | ||
8 | |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 89 | 2'02.310 | 0.156 | 206.151 | ||
22 | |
Oreca 07 | LMP2 | 124 | 2'06.339 | 4.185 | 199.577 | ||
29 | |
Oreca 07 | LMP2 | 34 | 2'06.646 | 4.492 | 199.093 | ||
33 | |
Oreca 07 | LMP2 | 102 | 2'08.499 | 6.345 | 196.222 | ||
35 | |
Ligier JSP 217 | LMP2 | 102 | 2'06.943 | 4.789 | 198.627 | ||
36 | |
Alpine A470 | LMP2 | 35 | 2'06.802 | 4.648 | 198.848 | ||
37 | |
Oreca 07 | LMP2 | 118 | 2'05.855 | 3.701 | 200.344 | ||
38 | |
Oreca 07 | LMP2 | 113 | 2'05.601 | 3.447 | 200.749 | ||
42 | |
Oreca 07 | LMP2 | 90 | 2'07.141 | 4.987 | 198.318 | ||
47 | |
Dallara P217 | LMP2 | 34 | 2'08.185 | 6.031 | 196.703 | ||
51 | |
Ferrari 488 GTE EVO | LMGTE PRO | 112 | 2'16.642 | 14.488 | 184.528 | ||
71 | |
Ferrari 488 GTE EVO | LMGTE PRO | 112 | 2'17.540 | 15.386 | 183.324 | ||
91 | |
Porsche 911 RSR - 19 | LMGTE PRO | 113 | 2'16.539 | 14.385 | 184.668 | ||
92 | |
Porsche 911 RSR - 19 | LMGTE PRO | 33 | 2'16.099 | 13.945 | 185.265 | ||
95 | |
Aston Martin Vantage AMR | LMGTE PRO | 103 | 2'16.263 | 14.109 | 185.042 | ||
97 | |
Aston Martin Vantage AMR | LMGTE PRO | 115 | 2'16.495 | 14.341 | 184.727 | ||
54 | |
Ferrari 488 GTE EVO | LMGTE AM | 113 | 2'18.591 | 16.437 | 181.933 | ||
56 | |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 113 | 2'17.898 | 15.744 | 182.848 | ||
57 | |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 83 | 2'18.007 | 15.853 | 182.703 | ||
62 | |
Ferrari 488 GTE EVO | LMGTE AM | 109 | 2'18.301 | 16.147 | 182.315 | ||
77 | |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 111 | 2'17.639 | 15.485 | 183.192 | ||
83 | |
Ferrari 488 GTE EVO | LMGTE AM | 83 | 2'17.731 | 15.577 | 183.069 | ||
86 | |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 116 | 2'18.446 | 16.292 | 182.124 | ||
88 | |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 82 | 2'18.943 | 16.789 | 181.472 | ||
90 | |
Aston Martin Vantage AMR | LMGTE AM | 112 | 2'18.075 | 15.921 | 182.613 | ||
98 | |
Aston Martin Vantage AMR | LMGTE AM | 79 | 2'17.287 | 15.133 | 183.661 | ||
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