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Intervista

WEC | Lamborghini: si delinea ora il futuro, ma senza strafare

Il Presidente Winkelmann e il CTO Mohr hanno parlato a Le Mans di quelli che sono i programmi futuri del Toro, tra un raddoppio delle SC63 nel WEC che potrebbe implicare la rinuncia all'IMSA, ma anche dei suoi sviluppi e dell'arrivo dei nuovi modelli GT3 e Super Trofeo. Ma il passo non deve essere più lungo della gamba.

#19 Lamborghini Iron Lynx Lamborghini SC63: Romain Grosjean, Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli.

Siamo giunti al giro di boa della nuova avventura di Lamborghini Squadra Corse nel mondo delle corse endurance, con la SC63 LMDh che ha appena portato a termine la sua prima 24h di Le Mans.

La sfida si sta dividendo tra FIA World Endurance Championship ed IMSA SportsCar Championship con il prototipo telaiato Ligier, che in entrambe le serie corre singolarmente.

Sul Circuit de la Sarthe il marchio del Toro ha portato i due esemplari in Classe HYPERCAR per la prima volta, come fosse una sorta di antipasto a ciò che vedremo il prossimo anno poiché i regolamenti obbligheranno tutti i Costruttori della categoria ad iscrivere almeno due vetture.

Da qui è cominciata la chiacchierata che il Presidente di Automobili Lamborghini, Stephan Winkelmann, e Rouven Mohr, Responsabile Tecnico del marchio emiliano, hanno tenuto coi giornalisti presenti in Francia, facendo il punto della situazione riguardo attualità e futuro.

Marco Panieri, Sindaco di Imola, con Stephan Winkelmann, Presidente Lamborghini

Marco Panieri, Sindaco di Imola, con Stephan Winkelmann, Presidente Lamborghini

Foto di: Marco Panieri

"Il motivo per cui siamo entrati nel mondo delle Hypercar e LMDh è che rispecchiava la nostra strategia, oltre al fatto che WEC e IMSA insieme ci avrebbero dato visibilità a livello globale, unito ad un processo a seguire che coinvolgeva il reparto Ricerca&Sviluppo con le gare endurance. E all'epoca il budget da mettere a disposizione era prevedibile, ma è chiaro che ora le cose stanno cambiando. Per noi sarà tutto più costoso", ha sottolineato il Presidente.

"Ci impegneremo e avremo la seconda vettura nel WEC a partire dal prossimo anno, dopo che avevamo previsto di averne due solo a Le Mans e a Daytona. In altri campionati il massimo è due, qui abbiamo concorrenti che fanno tre, quattro o anche più macchine. Sarebbe una competizione difficile anche nel futuro delle corse per un piccolo Costruttore come Lamborghini".

Mohr ha aggiunto che per ora non ci sono decisioni riguardo la prosecuzione o meno in IMSA, ma è chiaro che ogni passo andrà fatto senza che si riveli più lungo della gamba, come si suol dire.

"Il programma della SC63 ha attualmente una durata di tre anni. Il calendario del WEC è stato appena confermato dalla Commissione Endurance ed ora è ufficiale. Stavamo già pianificando qualcosa, ma non abbiamo ancora un quadro generale completo e al momento è un po' troppo presto per parlare del programma IMSA 2025".

"Dobbiamo vedere cosa è realistico perché è chiaro che vorremmo fare di più, ma non ha nemmeno senso spendere le nostre risorse, che non sono tante quanto quelle di altri Costruttori, in troppi programmi. Alla fine si rischia di perdere la concentrazione e anche i progressi lungo il percorso".

"Ma schierare due SC63 nel WEC potrebbe avere ripercussioni sull'IMSA, nelle prossime settimane decideremo all'interno del nostro Consiglio di Amministrazione come impostare la stagione 2025. Al momento dobbiamo sistemare alcune cose, anche per quel che riguarda l'evoluzione della vettura".

Rouven Mohr, Lamborghini Squadra Corse Chief Technical Officer

Rouven Mohr, Lamborghini Squadra Corse Chief Technical Officer

Foto di: Emanuele Clivati | AG Photo

La SC63 ha debuttato in Qatar a marzo e nel WEC ha già corso anche ad Imola, Spa-Francorchamps (unico ritiro dell'anno, al momento) e Le Mans, mentre in IMSA dopo l'esordio di Sebring si attende Watkins Glen il prossimo fine settimana.

Nonostante la vettura messa in pista da Iron Lynx sia singola, il percorso di crescita e miglioramento è già partito, e così bisogna andare avanti, facendo di necessità virtù.

"Questo è stato un anno di apprendimento fin dall'inizio, ma se guardiamo alle prestazioni è evidente che c'è una crescita. Abbiamo già delle idee per degli sviluppi, ma non andremo a stravolgere tutto costruendo un'altra SC63", puntualizza Mohr.

"Avere una seconda auto ci piacerebbe molto, ma allo stato attuale non avrebbe molto senso ed oggi non siamo in una situazione di personale che ce lo possa permettere".

"Inviare negli U.S.A. la macchina non è un problema, ma abbiamo bisogno di chi se ne occupi e implica aspetti di logistica e supporto, un team alle spalle e membri di Squadra Corse, i giusti ingegneri di gara, chi analizza i dati, ricambi e così via. E' un'operazione che richiede di essere al giusto livello".

#63 Lamborghini Iron Lynx Lamborghini SC63: Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat, Edoardo Mortara

#63 Lamborghini Iron Lynx Lamborghini SC63: Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat, Edoardo Mortara

Foto di: Emanuele Clivati | AG Photo

Al momento il fatto di avere una sola SC63 da ambo le parti del globo sta portando frutti, anche se un raddoppio è evidente che consentirebbe di velocizzare apprendimento e sviluppo.

"In questo momento della stagione, dato che abbiamo una sola vettura in griglia, il progresso e lo sviluppo è sicuramente più lento, perché abbiamo meno dati e anche meno opportunità di raccoglierli durante un weekend di gara, senza poter diversificare le strategie e gli assetti", spiega Mohr.

"Da questo punto di vista, se parlo da ingegnere, mi piace la regola delle due auto nel WEC. Ma devo anche dire che dal punto di vista del budget e del team, occuparsi della seconda vettura è davvero uno sforzo aggiuntivo per un'azienda di dimensioni piccole come la nostra, che non ha centinaia di persone che si occupano di motorsport, è sicuramente una sfida. Sarebbe sbagliato dire che non è così, ma ci piacciono le sfide e anche per questo troveremo una serie di modi per affrontarle".

Sfida che ora vedrà due SC63 nel FIA WEC dal 2025, seguendo un progetto di tre anni come da copione, anche se bisognerà lavorare sulle modifiche per migliorare utilizzando i 5 gettoni di sviluppo consentiti.

"Stiamo approfondendo gli argomenti, una volta che avremo un quadro tecnico chiaro discuteremo con FIA, ACO e IMSA di quante deroghe abbiamo bisogno e di quante fasi di ottimizzazione. Al momento abbiamo capito il potenziale di ottimizzazione e stiamo lavorando ad una soluzione tecnica specifica. Il passo successivo sarà quello di discutere le dimensioni del pacchetto evo e quando sarà introdotto".

"Per quanto riguarda la trasmissione e il motore non abbiamo grossi problemi, dell'aerodinamica siamo molto soddisfatti. Stiamo guardando più al lato del grip meccanico e l'ottimizzazione andrà più in questa direzione e nella riduzione del peso. Ma siamo soddisfatti della velocità di sviluppo".

"E il fatto che si sia deciso di prolungare fino al 2029 l'omologazione è buono per tutti i Costruttori che hanno pianificato con una certa sicurezza. Abbiamo sempre detto che non si tratta di un programma a breve termine, abbiamo una strategia chiara dietro il nostro impegno, quindi è positivo".

#19 Lamborghini Iron Lynx Lamborghini SC63: Romain Grosjean, Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli

#19 Lamborghini Iron Lynx Lamborghini SC63: Romain Grosjean, Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli

Foto di: Emanuele Clivati | AG Photo

Uno degli aspetti che differenzia maggiormente il programma LMDh da quello LMH è la più ampia possibilità di trovare team clienti che comprino e schierino l'auto, cosa che già Porsche ha avviato fin da subito.

Da questo punto di vista, Winkelmann non ha escluso che possa accadere un domani anche con la SC63, ma la strada è ancora lunga.

"Potrebbe esserci l'opportunità di fare un passo avanti, ma è una cosa che dobbiamo vedere con altri partner. È qualcosa che altri stanno già facendo, noi finora no, ma potrebbe essere un'opportunità che ci aiuterebbe a svolgere più test".

"Stiamo valutando diverse opportunità e opzioni e faremo del nostro meglio. È qualcosa che dobbiamo discutere in modo approfondito con Iron Lynx".

#85 Iron Dames Lamborghini Huracan LMGT3 Evo2: Sarah Bovy, Michelle Gatting, Rahel Frey

#85 Iron Dames Lamborghini Huracan LMGT3 Evo2: Sarah Bovy, Michelle Gatting, Rahel Frey

Foto di: Emanuele Clivati | AG Photo

Infine si è parlato anche dell'arrivo della nuova GT3 che prenderà il posto della attuale Huracan dal 2026. Il modello stradale di riferimento verrà presentato in estate e da lì si comincerà a pianificare il programma di test che la vettura da corsa dovrà svolgere nel 2025.

"La versione GT3 arriverà nel 2026, mentre la Super Trofeo debutterà nel 2027. Presenteremo la vettura il prossimo anno, avrà un nuovo nome e sarà come sempre un Toro pronto a lottare!", ha affermato Winkelmann.

Mohr gli ha fatto eco: "Per noi la base delle gare rimangono il monomarca e il GT3. Siamo altamente competitivi e, chiaramente, vogliamo continuare, dunque la direzione è ben delineata. Posso dire che, a differenza della LMDh che ha un motore tutto suo, Super Trofeo e GT3 avranno quello stradale con tutti gli elementi più sofisticati".

"Non sarà però ibrido come il modello di serie su cui si basa, quindi dovrà essere modificato, poi vedremo se l'alto numero di giri avrà senso o meno. Dobbiamo trovare il miglior compromesso tra guidabilità ed efficienza".

Per concludere, il tedesco ha detto che la ricerca di una figura che possa affiancarlo, prendendo il posto del dimissionario Giorgio Sanna, è nelle ultime fasi di valutazione.

"Abbiamo sentito alcune persone, siamo nella fase di selezione finale e speriamo di poter chiudere molto presto. Al momento non è ancora stato deciso nulla, ma siamo vicini al traguardo. Il nostro desiderio sarebbe quello di chiudere entro le prossime settimane o al massimo entro due mesi".

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