WEC | Kolles: "Vanwall omologata a breve, Sebring è un'incognita"
Colin Kolles ha fatto il punto della situazione sulla sua squadra, che fra un mese esordirà nel Mondiale con la nuovissima Vandervell LMH e il trio Villeneuve-Guerrieri-Dillmann. La prima gara sarà tutta una sorpresa, mentre non ci sono dubbi sull'utilizzo del nome Vanwall.
Colin Kolles è convinto che la sua squadra partirà per giocarsela con gli altri quando la stagione 2023 del FIA World Endurance Championship scatterà fra un mese esatto.
Il capo della ByKolles Racing è intervenuto in una tavola rotonda con gli altri direttori dei team rivali della Classe Hypercar, facendo il punto della situazione coi giornalisti presenti, fra cui Motorsport.com.
In questi giorni la Vanwall Vandervell 680 LMH è tornata in pista per un test con i tre piloti scelti per questa avventura - Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve e Tom Dillmann - per poi recarsi in galleria del vento ed affinare alcune cose.
Kolles si mostra fiducioso che la squadra possa essere fin da subito in lizza per buone posizioni, sfruttando il fatto che il regolamento Hypercar è più restrittivo rispetto ai prototipi LMP1, per cui anche chi ha meno risorse si gioca qualche carta in più.
Vanwall Vandervell LMH, ByKolles Racing
Photo by: Vanwall Group
"La prima cosa importante per quest'anno è essere della partita, cosa che non ci era stata concessa nel 2022. Vogliamo essere ovviamente competitivi, sfruttando il fatto che, rispetto al passato, i Costruttori non hanno tutto questo grande vantaggio rispetto ai piccoli team privati", spiega Kolles.
"La situazione LMH è totalmente diversa rispetto all'era LMP1, partiamo tutti sulla stessa base e quindi questo ci facilita il compito".
"Al momento siamo impegnati in test privati nella galleria del vento Sauber, la prossima settimana faremo invece l'omologazione ufficiale della vettura".
"Nei test in pista abbiamo provato adeguandoci a quelli che sono i nuovi regolamenti, come per esempio il divieto delle termocoperte. E' così, non c'è molto altro da dire".
Vanwall Vandervell LMH, ByKolles Racing
Photo by: Vanwall Group
Il 17 marzo avrà luogo la 1000 Miglia di Sebring e lì cominceranno ad emergere i primi valori in campo, anche se la Vanwall è l'unica vettura che non è mai stata a provare in Florida.
"Personalmente penso che il nostro pacchetto sia competitivo ed affidabile su tutte le piste, diciamo così, normali. Non abbiamo mai provato a Sebring, quindi per noi sarà tutta una sorpresa sotto ogni punto di vista, almeno nel confronto con gli altri. Vedremo come andrà, scopriremo le cose in corso d'opera e spero che possiamo fare una buona gara".
Resta il punto interrogativo sul nome della scuderia, dato che recentemente l'utilizzo del nome Vanwall è stato negato alla ByKolles Racing da un tribunale in una diatriba che è tutt'altro che chiusa.
"Il nome del team è ben chiaro, non ho altro da aggiungere. Credo che i giornalisti dovrebbero un minimo informarsi su come stanno le cose prima di scrivere o riprendere certi articoli".
Jacques Villeneuve, Vanwall Vandervell LMH, ByKolles Racing
Photo by: Vanwall Group
Infine Kolles ha parlato del colpo di mercato, ossia l'ingaggio di Villeneuve per il 2023, e di come sono andate in favore del canadese le possibilità di avere un sedile rispetto a Joao Paulo De Oliveira, anch'esso visto all'opera sulla Vandervell nei test invernali.
"Ad essere sinceri è stata più o meno una coincidenza. Con Jacques ci conosciamo da molti anni grazie alla Formula 1, tramite un amico comune ci siamo messi in contatto. Sembrava molto interessato a tornare a correre per un'intera stagione. Abbiamo quindi organizzato questo test a Barcellona e lo abbiamo invitato per vedere se gli piaceva guidare la macchina".
"In seguito, abbiamo cercato di trovare una soluzione per ingaggiarlo e continuare. Penso che sia molto positivo per noi, per il WEC e per tutti avere un Campione del Mondo di F1, Campione di IndyCar e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis. Sarà dura, molto lunga, perché non ha fatto molti km in macchina. Ma abbiamo il Prologo di Sebring, quindi stiamo pianificando di fargli fare più test possibili e vedremo come andrà".
"De Oliveira è un nostro amico, era il nostro pilota come sapete, lo conosciamo da più di 20 anni. Quando è andato in Europa, siamo rimasti in contatto e ci siamo presi cura di lui".
"JP fa sempre parte della nostra rete e se avremo la possibilità di avere una seconda macchina per Le Mans o per il futuro, lui è sempre un'opzione. È un pilota molto talentuoso e veloce".
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