WEC | Isotta Fraschini cala un tris, la LMH punta la 6h di Monza
La presentazione della Tipo & LMH Competizione è solo il primo passo per il rilancio dello storico marchio milanese, che in collaborazione con Michelotto sta lavorando alla produzione di altri modelli per i clienti con un investimenti stimato in 100 milioni di euro. Ecco quali sono i piani per il prossimo futuro.
Nella sede dell'ACI Milano la giornata di martedì 28 febbraio ha visto la Isotta Fraschini rilanciare ufficialmente il glorioso marchio lombardo di automobili, nato il 27 gennaio del 1923, allora come simbolo di tecnologia, innovazione, eleganza e lusso, ed oggi pronto per tornare alle competizioni.
E' stato scelto il FIA World Endurance Championship come vetrina primaria, dato che il mondo delle corse è sicuramente il modo migliore per pubblicizzare un marchio e i suoi prodotti, soprattutto se parliamo di vetture che ad oggi vogliono sposare in pieno le caratteristiche di una Hypercar.
Come già più volte detto dallo scorso ottobre, l'esordio è previsto per quest'anno e nello specifico, non avendo avuto l'approvazione da parte della FIA per l'iscrizione al campionato 2023, né l'invito alla 24h di Le Mans di giugno, l'obiettivo è avere la Tipo 6 LMH Competizione pronta e omologata per prendere parte alla 6h di Monza, quinto evento del Mondiale che si terrà a luglio.
Una sfida non semplice che gli uomini capitanati dal responsabile del motorsport, Claudio Berro, uniti alla Michelotto Engineering e al team Vector Sport stanno affrontando in questi mesi, nei quali ogni piccolo e grande obiettivo è stato raggiunto.
Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione
Photo by: Isotta Fraschini
"L'idea è nata da Michelotto, che assieme ad alcuni soci azionisti in passato volevano rilanciare il marchio Isotta Fraschini, poi alla fine dello scorso anno sono stati apportati alcuni cambiamenti nei vertici e il sottoscritto è stato chiamato assieme al Presidente Alessandro Fassina e all'AD Enzo Panacci per sostenere il progetto di Michelotto che nel frattempo era avanzato molto rapidamente", ha spiegato Berro alla presentazione cui ha preso parte Motorsport.com.
"Da ottobre abbiamo preso in mano il programma e la prima cosa fatta a livello sportivo è stato interagire con FIA e ACO per partecipare al campionato 2023, svolgendo tutto ciò che era umanamente possibile. Abbiamo presentato le domande di iscrizione e pagato le tasse previste nei termini stabiliti, sapendo però che onestamente non avevamo pronto tutto e segnalando ai vertici della serie che non avremmo potuto fare alcune gare perché tecnicamente la vettura era ancora in fase di omologazione e non pronta del tutto".
"ACO e FIA ci hanno gentilmente detto che non potevano accettare la nostra iscrizione a quello che poi è un Mondiale, secondo solo alla F1; le regole esigono che si prenda parte a tutte le gare, per cui abbiamo accettato la loro decisione, portando comunque avanti il lavoro che, a livello di tempistisca, non ha perso nemmeno un giorno di lavoro".
Isotta Fraschini, Tipo 6 LMH Competizione
Photo by: Francesco Corghi
Nel frattempo si è anche raggiunto l'accordo con la Vector Sport per gestire la vettura in pista una volta che sarà omologata e pronta per competere contro i rivali della Classe Hypercar.
"Abbiamo discusso con quattro team interessati e siamo arrivati all'accordo con Vector per partecipare al WEC 2023 e 2024, ma serviva anche una licenza per il marchio. Con l'aiuto dell'ACI Italia, siamo andati a cercare la licenza dell'epoca ed è emerso che Isotta Fraschini è il 14° costruttore italiano secondo le carte".
"Presentato il programma, abbiamo avuto l'ok dalla FIA per continuare a costruire il mezzo, che ad oggi ha alcune parti non definitive, mentre altre verranno sicuramente aggiornate a tempo debito, anche per non fare vedere ai rivali com'è l'auto in tutto e per tutto perché vogliamo giocarci qualche carta, come logico che sia".
Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione
Photo by: Francesco Corghi
Quella mostrata a Milano è quindi una Hypercar versione prototipo del... prototipo Tipo 6 LMH Competizione, ancora in uno stato 'acerbo' e che dovrà man mano maturare in vista di un esordio che potrebbe arrivare in estate.
"A breve porteremo il modello in scala 1:1 in galleria del vento Sauber, poi andremo al banco per le prove di simulazione dell'utilizzo delle 4 ruote motrici, facendo in modo che tutte le parti in causa, tra centraline e motori elettrici e termici, funzionino in armonia. Una volta rivestita della carrozzeria, procederemo con l'omologazione per il WEC".
"Se tutto andrà come abbiamo previsto, inizieremo i test in pista. Il nostro obiettivo è essere pronti per l'esordio alla 6h di Monza, per due significati. Il primo è che siamo un marchio milanese e quindi è un desiderio di tutti noi, e poi perché lo riteniamo possibile, dato che l'auto da aprile a giugno può scendere in pista per i test di sviluppo e prepararsi bene tecnicamente".
"Il WEC prevede le iscrizioni 'gara-per-gara' e quindi ogni cosa dipenderà dall'accettazione delle richieste che avranno in mano FIA e ACO. Il processo di omologazione dovrebbe essere completato entro fine aprile, ma dal punto di vista tecnico, salvo imprevisti, siamo fiduciosi di potercela fare".
Isotta Fraschini, Tipo 6 LMH Competizione
Photo by: Francesco Corghi
Dal punto di vista tecnico, le operazioni vengono svolte a braccetto con Michelotto in tutto e per tutto, con fiducia reciproca nei mezzi a disposizione.
"Le scelte tecniche vengono fatte di comune accordo con Michelotto, che vanta sistemi molto sofisticati di simulazione. Fatte tutte le prove e analisi da loro, che hanno grandissima esperienza nel mondo dell'endurance, si è arrivati alla conclusione che avere un motore con un solo turbo fosse la migliore. Cercheremo di dimostrarlo a breve in pista".
Per il momento non ci sono nomi di piloti particolari, ma le trattative di Isotta Fraschini sono in corso e a breve salteranno fuori i primi, anche pensando a quello che potrà essere l'equipaggio per il WEC.
"Chiaramente l'accordo con il team Vector prevede l'utilizzo dei piloti che attualmente la squadra ha in LMP2, ma siamo in trattative con altri da utilizzare come collaudatori. Questa è una vettura con una complessità tale che richiede esperienza e quindi guidata da un pilota che ne ha. Personalmente la ritengo all'altezza di una F1, se non più complessa tecnicamente, una via di mezzo tra una GT e una F1".
"Basta vedere i piloti scelti dagli altri concorrenti del WEC per vetture analoghe, sono piloti GT ed endurance prevalentemente, perché l'esperienza in questa serie è fondamentale. Ma quando arriveremo a Monza dovremo avere i tre piloti LMH scelti da noi, in collaborazione con Vector, che avrà in parallelo anche la LMP2 di cui occuparsi".
Isotta Fraschini, Tipo 6 LMH Competizione
Photo by: Francesco Corghi
Il tris con Tipo 6 Pista e strada in attesa del poker
La rinascita del marchio Isotta Fraschini, come dicevamo sopra, non passa solamente dal mondo delle competizioni, che sono il viatico per poi arrivare al succo della questione. D'altra parte, anche il regolamento del FIA WEC lo sottolinea e per partecipare al campionato devi essere un Costruttore a tutti gli effetti.
Ecco quindi che la Tipo 6 LMH Competizione è solo la prima di una serie di tre vetture che Isotta Fraschini ha in programma nella produzione dei prossimi anni. Un tris formato dalla sopracitata, unita alla variante Pista per clienti che vogliono acquistarla per divertirsi su un tracciato negli eventi studiati in esclusiva per loro, per poi arrivare alla versione Strada, ovvero omologata per girare in città con targa ove ammesso.
La Tipo 6 Pista viene considerata la sorellina più piccola della Tipo 6 Competizione, con un motore V6 turbo da 750 CV abbinato al motore elettrico da 270 CV e peso inferiore ai 1000kg. I proprietari di questo bolide potranno contare anche sulla presenza di un pilota professionista in veste di istruttore, su revisioni ordinarie e straordinarie da parte dell'assistenza Isotta Fraschini, sul deposito della vettura presso la fabbrica oltre agli spostamenti della stessa da e per le piste. Il classico servizio chiavi in mano basato sul concetto di “arriva e guida”.
Isotta Fraschini Tipo 6 Pista
Photo by: Isotta Fraschini
Il prezzo della vettura partirà da €2.750.000 più tasse, che è la stessa cifra base prevista per la Tipo 6 Strada, dotata di alcune modifiche nella carrozzeria come l'assenza dell'ala posteriore, altezza da terra e peso, per essere adeguata ad un uso non esclusivamente in circuito, ma soprattutto con un serie di elementi personalizzabili da parte dell'acquirente in modo da avere un pezzo unico a tutti gli effetti secondo le proprie volontà.
Le prestazioni rimangono simili alle versioni Competizione e Pista, seppur con alcune differenze dovute alle caratteristiche alternative. Nel corso della presentazione il Presidente, Alessandro Fassina, ha annunciato un piano industriale con un investimento di 100 milioni di euro di cui un quarto già spesi.
La produzione annua di vetture Tipo 6 sarà dell’ordine di 50 esemplari in 5 anni, mentre a partire dal 2026 si punta a calare il poker con l'arrivo di una nuova hypercar stradale biposto che negli anni successivi verrà prodotta fra le 30 e le 40 unità annue.
Isotta Fraschini Tipo 6 Strada
Photo by: Isotta Fraschini
"Oggi Isotta Fraschini dispone di un CDA che ritengo adeguato e competente, con l'AD Enzo Panacci e il responsabile del motorsport, Claudio Berro. Dal punto di vista tecnologico e ingegneristico l'azienda di Michelotto è la migliore e credo che le scelte siano perfette per il tipo di automobili che vogliamo produrre", ha evidenziato Fassina.
"La Tipo 6 LMH Competizione, della quale ne dovremmo fare un paio all'anno, è praticamente pronta e trasferirà gran parte delle sue caratteristiche nella versione Pista per i track days; credo che sia la vettura da corsa più prestazionale a disposizione ad oggi sul mercato, che a volte ti offre pure delle F1, ma magari vecchie, per collezionisti oppure con parti non originali. E questa macchina sarà capace di girare a 5" da una F1".
"Acquistare un'auto di questo tipo non è banale, ma da noi si può. La versione strada porta con sè caratteristiche da pista, seppur targata. La produzione partirà da subito e l'obiettivo è consegnare una vettura in 9 mesi, mentre nel programma è prevista pure una biposto stradale che sarà disponibile dal 2026. In un paio di mesi potremo darne le prime caratteristiche tecniche".
"Per arrivare a questo traguardo e per partecipare alle competizioni con la Tipo 6 abbiamo la necessità di investire almeno 100 milioni di euro. Di questi, 25 milioni sono già stati messi e i rimanenti verranno investiti come prevede il nostro piano economico, che prevede la realizzazione di almeno 50 macchine in 4 anni presso la sede di Michelotto a Padova. Per ora questo lavoro assorbe il 30% delle capacità dell'azienda, quindi il progetto sarà sicuramente seguito molto bene in tutte le sue parti".
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