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In Bahrain vince Toyota. Pier Guidi e Calado campioni del mondo

Dominio di Buemi-Nakajima-Davidson mentre la coppia italobritannica della Ferrari conquista il titolo iridato piloti della GTE PRO.A Senna-Canal il Trofeo LMP2. Porsche poco fortunata nel giorno dell'addio al WEC

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: James Calado, Alessandro Pier Guidi

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: James Calado, Alessandro Pier Guidi

JEP / Motorsport Images

Nel giorno dell'addio Porsche al WEC e al mondo della LMP1, la Toyota di Buemi-Nakajima-Davidson riporta una vittoria di fatto mai messa in discussione e un italiano si laurea campione del mondo. Alessandro Pier Guidi, infatti, con il secondo posto in parata dietro i compagni Bird-Rigon, ha conquistato assieme a James Calado il campionato iridato per i piloti GT regalando nel contempo alla AF Corse la vittoria nel Trofeo Pro Team che va ad aggiungersi al mondiale endurance GT già conquistato aritmeticamente alla 6 Ore di Shanghai.

È stata una corsa strana nella quale ci si attendeva una prova finale di forza da parte delle Porsche che non c'è stata per una serie di questioni. L'incoveniente occorso a Timo Bernhard nelle prime fasi quando il tedesco si è trovato con un birillo incastrato tra il musetto e il fondo ha subito eliminato dalla lotta per l'affermazione una delle due 919 Hybrid.

L'altra, quando Nick Tandy era al volante e ancora potenzialmente con qualche speranza di affermazione, è incappata nel classico incidente in fase di doppiaggio con la Porsche di Foster. E la stessa cosa, poco prima, era accaduta tra la Toyota di Kobayashi e la RSR di Christensen. Grinta eccessiva da parte dei due piloti delle LMP1 punita con un stop and go per entrambe le vetture.

Toyota quindi ha centrato l'obiettivo di vincere la quinta corsa dell'anno, una in più di quanto abbia fatto la Porsche campione del mondo.

Merito di una vettura che dopo le defaillance di metà stagione ha recuperato la competitività assoluta nelle ultime tre che, peraltro, contavano ben poco ai fini dell'assegnazione del titolo. Un fatto questo che dovrebbe far riflettere i vertici del team giapponese, che quest'anno, hanno sprecato una bella occasione per piccoli errori sia da parte dei piloti sia di gestione.

Ma è la vittoria nel mondiale d Pier Guidi-Calado, forse, l'evento più importante di questa corsa. I due sono stati i migliori del lotto nell'arco di tutta la stagione. Calado ha dimostrato di avere acquisito maturità e sicurezza; Pier Guidi, il cui arrivo in Ferrari aveva dato l'idea-ad alcuni-di una soluzione ponte, in breve per chi non lo conosceva è diventata la rivelazione della serie. Velocissimo e intelligente. Ma lo era già da parecchi anni.

La scelta, caldeggiata fortemente da Antonello Coletta, un manager che conosce le corse e vive per le corse di ogni categoria, si è rivelata quella giusta. Ed ora anche l'Italia del WEC finalmente può fregiarsi di un pilota mondiale a tutti gli effetti con pieno merito.

In LMP2 il Trofeo è andato a Bruno Senna e a Julien Canal con il brasiliano che dapprima si è macchiato di una scorrettezza nei confronti di Vergne per la quale è stato punito, e poi ha compiuto la giusta redenzione facendo una corsa monstre e di sofferenza, gestita ottimamente dalla Rebellion. Scontata infine l'affermazione in GTE AM del trio Lamy-Lauda-Dalla Lana.

Troppo veloce l'Aston Martin per tutti quanti, Matteo Cairoli compreso che comunque conclude il suo primo mondiale con un bagaglio d'esperienza importante e i riflettori puntati da tutti coloro, e sono molti, che in lui vedono un probabile campione del domani.

Quanto alla Porsche ci sarà tempo per parlarne: l'addio non è stato quello sperato. Ma anche i vincenti a volte possono perdere una piccola battaglia. È accaduto in Bahrain quando ormai i giochi erano fatti, quando si poteva perdere. Da vincenti appunto.

Le ultime due ore di corsa dicono, per il discorso vittoria, ben poco: la Toyota di testa non ha più problemi mentre la Porsche di Tandy, su cui è salito Lotterer, paga, dopo la sosta ai box per sostituire musetto e gomme, un pit stop supplementare perchè giudicata colpevole di avere provocato l'incidente con Foster.

In pista le emozioni calano perché in GTE PRO le Ferrari non hanno i problemi di gomme del loro rivale principale, la Porsche di Makowiecki-Lietz, e portano a casa una doppietta agevole mentre sparisce dalla lotta la Ford di Priaulx-Tincknell attardata in un pit stop problematico proprio all'inzio della quinta ora. In LMP2 la lotta tra Rebellion Vaillante con entrambe le vettura e quella della DC Racing prosegue. Le tattiche tra i due team sono differenti con Bruno Senna che recupera fino al primo posto davanti a Jarvis e al compagno di squadra Beche.

L'ultimo pit stop non cambia la situazione. Vince Buemi davanti a Bernhard e Lotterer. Calado, proprio sul finire, propone via radio l'arrivo in parata delle Ferrari e lascia la vittoria a Sam Bird. Un bel gesto che dimostra l'unità tra gli uomini di Antonello Coletta.

Cla #PilotiAutoClassGiriTempoGapDistaccoPitsRitiratoPunti
1   8 united_kingdom Anthony Davidson 
japan Kazuki Nakajima 
switzerland Sébastien Buemi 
Toyota TS050 Hybrid LMP1 199       6    
2   2 germany Timo Bernhard 
new_zealand Brendon Hartley 
new_zealand Earl Bamber 
Porsche 919 Hybrid LMP1 198 1 lap     7    
3   1 germany André Lotterer 
switzerland Neel Jani 
united_kingdom Nick Tandy 
Porsche 919 Hybrid LMP1 198 46.641     8    
4   7 japan Kamui Kobayashi 
united_kingdom Mike Conway 
argentina José María López 
Toyota TS050 Hybrid LMP1 196 3 laps     8    
5   31 brazil Bruno Senna 
france Julien Canal 
france Nicolas Prost 
Oreca 07 LMP2 186 13 laps     8    
6   38 united_kingdom Oliver Jarvis 
china Ho-Pin Tung 
france Thomas Laurent 
Oreca 07 LMP2 186 10.696     9    
7   13 brazil Nelson Piquet Jr. 
denmark David Heinemeier Hansson
switzerland Mathias Beche 
Oreca 07 LMP2 185 14 laps     8    
8   36 france Nicolas Lapierre 
brazil André Negrao 
united_states Gustavo Menezes 
Alpine A470 LMP2 185 31.364     8    
9   25 russia Vitaly Petrov 
switzerland Simon Trummer 
mexico Roberto Gonzalez 
Oreca 07 LMP2 185 1'18.531     8    
10   24 france Jean-Éric Vergne 
united_kingdom Ben Hanley 
united_kingdom Matt Rao 
Oreca 07 LMP2 185 1'24.322     8    
11   26 france Loïc Duval 
russia Roman Rusinov 
france Leo Roussel 
Oreca 07 LMP2 184 15 laps     8    
12   37 china David Cheng 
france Tristan Gommendy 
united_kingdom Alex Brundle 
Oreca 07 LMP2 183 16 laps     10    
13   28 france François Perrodo 
france Emmanuel Collard 
france Matthieu Vaxivière 
Oreca 07 LMP2 182 17 laps     9    
14   71 united_kingdom Sam Bird 
italy Davide Rigon 
Ferrari 488 GTE LMGTE PRO 175 24 laps     5    
15   51 united_kingdom James Calado 
italy Alessandro Pier Guidi 
Ferrari 488 GTE LMGTE PRO 175 0.174     5    
16   67 united_kingdom Harry Tincknell 
guernsey Andy Priaulx 
Ford GT LMGTE PRO 174 25 laps     5    
17   91 austria Richard Lietz 
france Frédéric Makowiecki 
Porsche 911 RSR LMGTE PRO 174 32.235     5    
18   66 germany Stefan Mücke 
france Olivier Pla 
Ford GT LMGTE PRO 174 1'01.573     5    
19   97 united_kingdom Darren Turner 
united_kingdom Jonathan Adam 
Aston Martin Vantage LMGTE PRO 174 1'13.087     6    
20   95 denmark Marco Sorensen 
denmark Nicki Thiim 
Aston Martin Vantage LMGTE PRO 173 26 laps     6    
21   98 portugal Pedro Lamy 
canada Paul Dalla Lana 
austria Mathias Lauda 
Aston Martin Vantage LMGTE AM 170 29 laps     5    
22   61 ireland Matt Griffin 
malaysia Mok Weng Sun 
japan Keita Sawa 
Ferrari 488 GTE LMGTE AM 170 1'17.534     5    
23   54 italy Francesco Castellacci 
spain Miguel Molina 
switzerland Thomas Flohr 
Ferrari 488 GTE LMGTE AM 169 30 laps     5    
24   77 germany Christian Ried 
italy Matteo Cairoli 
germany Marvin Dienst 
Porsche 911 RSR (991) LMGTE AM 169 1'08.533     5    
25   86 united_kingdom Michael Wainwright 
united_kingdom Ben Barker 
australia Nick Foster Jr. 
Porsche 911 RSR (991) LMGTE AM 163 36 laps     6    
26   92 denmark Michael Christensen 
france Kevin Estre 
Porsche 911 RSR LMGTE PRO 84 115 laps     2

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