In Bahrain vince Toyota. Pier Guidi e Calado campioni del mondo
Dominio di Buemi-Nakajima-Davidson mentre la coppia italobritannica della Ferrari conquista il titolo iridato piloti della GTE PRO.A Senna-Canal il Trofeo LMP2. Porsche poco fortunata nel giorno dell'addio al WEC
Nel giorno dell'addio Porsche al WEC e al mondo della LMP1, la Toyota di Buemi-Nakajima-Davidson riporta una vittoria di fatto mai messa in discussione e un italiano si laurea campione del mondo. Alessandro Pier Guidi, infatti, con il secondo posto in parata dietro i compagni Bird-Rigon, ha conquistato assieme a James Calado il campionato iridato per i piloti GT regalando nel contempo alla AF Corse la vittoria nel Trofeo Pro Team che va ad aggiungersi al mondiale endurance GT già conquistato aritmeticamente alla 6 Ore di Shanghai.
È stata una corsa strana nella quale ci si attendeva una prova finale di forza da parte delle Porsche che non c'è stata per una serie di questioni. L'incoveniente occorso a Timo Bernhard nelle prime fasi quando il tedesco si è trovato con un birillo incastrato tra il musetto e il fondo ha subito eliminato dalla lotta per l'affermazione una delle due 919 Hybrid.
L'altra, quando Nick Tandy era al volante e ancora potenzialmente con qualche speranza di affermazione, è incappata nel classico incidente in fase di doppiaggio con la Porsche di Foster. E la stessa cosa, poco prima, era accaduta tra la Toyota di Kobayashi e la RSR di Christensen. Grinta eccessiva da parte dei due piloti delle LMP1 punita con un stop and go per entrambe le vetture.
Toyota quindi ha centrato l'obiettivo di vincere la quinta corsa dell'anno, una in più di quanto abbia fatto la Porsche campione del mondo.
Merito di una vettura che dopo le defaillance di metà stagione ha recuperato la competitività assoluta nelle ultime tre che, peraltro, contavano ben poco ai fini dell'assegnazione del titolo. Un fatto questo che dovrebbe far riflettere i vertici del team giapponese, che quest'anno, hanno sprecato una bella occasione per piccoli errori sia da parte dei piloti sia di gestione.
Ma è la vittoria nel mondiale d Pier Guidi-Calado, forse, l'evento più importante di questa corsa. I due sono stati i migliori del lotto nell'arco di tutta la stagione. Calado ha dimostrato di avere acquisito maturità e sicurezza; Pier Guidi, il cui arrivo in Ferrari aveva dato l'idea-ad alcuni-di una soluzione ponte, in breve per chi non lo conosceva è diventata la rivelazione della serie. Velocissimo e intelligente. Ma lo era già da parecchi anni.
La scelta, caldeggiata fortemente da Antonello Coletta, un manager che conosce le corse e vive per le corse di ogni categoria, si è rivelata quella giusta. Ed ora anche l'Italia del WEC finalmente può fregiarsi di un pilota mondiale a tutti gli effetti con pieno merito.
In LMP2 il Trofeo è andato a Bruno Senna e a Julien Canal con il brasiliano che dapprima si è macchiato di una scorrettezza nei confronti di Vergne per la quale è stato punito, e poi ha compiuto la giusta redenzione facendo una corsa monstre e di sofferenza, gestita ottimamente dalla Rebellion. Scontata infine l'affermazione in GTE AM del trio Lamy-Lauda-Dalla Lana.
Troppo veloce l'Aston Martin per tutti quanti, Matteo Cairoli compreso che comunque conclude il suo primo mondiale con un bagaglio d'esperienza importante e i riflettori puntati da tutti coloro, e sono molti, che in lui vedono un probabile campione del domani.
Quanto alla Porsche ci sarà tempo per parlarne: l'addio non è stato quello sperato. Ma anche i vincenti a volte possono perdere una piccola battaglia. È accaduto in Bahrain quando ormai i giochi erano fatti, quando si poteva perdere. Da vincenti appunto.
Le ultime due ore di corsa dicono, per il discorso vittoria, ben poco: la Toyota di testa non ha più problemi mentre la Porsche di Tandy, su cui è salito Lotterer, paga, dopo la sosta ai box per sostituire musetto e gomme, un pit stop supplementare perchè giudicata colpevole di avere provocato l'incidente con Foster.
In pista le emozioni calano perché in GTE PRO le Ferrari non hanno i problemi di gomme del loro rivale principale, la Porsche di Makowiecki-Lietz, e portano a casa una doppietta agevole mentre sparisce dalla lotta la Ford di Priaulx-Tincknell attardata in un pit stop problematico proprio all'inzio della quinta ora. In LMP2 la lotta tra Rebellion Vaillante con entrambe le vettura e quella della DC Racing prosegue. Le tattiche tra i due team sono differenti con Bruno Senna che recupera fino al primo posto davanti a Jarvis e al compagno di squadra Beche.
L'ultimo pit stop non cambia la situazione. Vince Buemi davanti a Bernhard e Lotterer. Calado, proprio sul finire, propone via radio l'arrivo in parata delle Ferrari e lascia la vittoria a Sam Bird. Un bel gesto che dimostra l'unità tra gli uomini di Antonello Coletta.
Cla | # | Piloti | Auto | Class | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 8 | Anthony Davidson Kazuki Nakajima Sébastien Buemi |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 199 | 6 | ||||||
2 | 2 | Timo Bernhard Brendon Hartley Earl Bamber |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 198 | 1 lap | 7 | |||||
3 | 1 | André Lotterer Neel Jani Nick Tandy |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 198 | 46.641 | 8 | |||||
4 | 7 | Kamui Kobayashi Mike Conway José María López |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 196 | 3 laps | 8 | |||||
5 | 31 | Bruno Senna Julien Canal Nicolas Prost |
Oreca 07 | LMP2 | 186 | 13 laps | 8 | |||||
6 | 38 | Oliver Jarvis Ho-Pin Tung Thomas Laurent |
Oreca 07 | LMP2 | 186 | 10.696 | 9 | |||||
7 | 13 | Nelson Piquet Jr. David Heinemeier Hansson Mathias Beche |
Oreca 07 | LMP2 | 185 | 14 laps | 8 | |||||
8 | 36 | Nicolas Lapierre André Negrao Gustavo Menezes |
Alpine A470 | LMP2 | 185 | 31.364 | 8 | |||||
9 | 25 | Vitaly Petrov Simon Trummer Roberto Gonzalez |
Oreca 07 | LMP2 | 185 | 1'18.531 | 8 | |||||
10 | 24 | Jean-Éric Vergne Ben Hanley Matt Rao |
Oreca 07 | LMP2 | 185 | 1'24.322 | 8 | |||||
11 | 26 | Loïc Duval Roman Rusinov Leo Roussel |
Oreca 07 | LMP2 | 184 | 15 laps | 8 | |||||
12 | 37 | David Cheng Tristan Gommendy Alex Brundle |
Oreca 07 | LMP2 | 183 | 16 laps | 10 | |||||
13 | 28 | François Perrodo Emmanuel Collard Matthieu Vaxivière |
Oreca 07 | LMP2 | 182 | 17 laps | 9 | |||||
14 | 71 | Sam Bird Davide Rigon |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 175 | 24 laps | 5 | |||||
15 | 51 | James Calado Alessandro Pier Guidi |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 175 | 0.174 | 5 | |||||
16 | 67 | Harry Tincknell Andy Priaulx |
Ford GT | LMGTE PRO | 174 | 25 laps | 5 | |||||
17 | 91 | Richard Lietz Frédéric Makowiecki |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 174 | 32.235 | 5 | |||||
18 | 66 | Stefan Mücke Olivier Pla |
Ford GT | LMGTE PRO | 174 | 1'01.573 | 5 | |||||
19 | 97 | Darren Turner Jonathan Adam |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 174 | 1'13.087 | 6 | |||||
20 | 95 | Marco Sorensen Nicki Thiim |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 173 | 26 laps | 6 | |||||
21 | 98 | Pedro Lamy Paul Dalla Lana Mathias Lauda |
Aston Martin Vantage | LMGTE AM | 170 | 29 laps | 5 | |||||
22 | 61 | Matt Griffin Mok Weng Sun Keita Sawa |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 170 | 1'17.534 | 5 | |||||
23 | 54 | Francesco Castellacci Miguel Molina Thomas Flohr |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 169 | 30 laps | 5 | |||||
24 | 77 | Christian Ried Matteo Cairoli Marvin Dienst |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 169 | 1'08.533 | 5 | |||||
25 | 86 | Michael Wainwright Ben Barker Nick Foster Jr. |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 163 | 36 laps | 6 | |||||
26 | 92 | Michael Christensen Kevin Estre |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 84 | 115 laps | 2 |
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