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Intervista

Porsche, LMDh per tutti: "Clienti e ufficiali a pari opportunità"

Motorsport.com ha partecipato ad una tavola rotonda con Thomas Laudenbach, nuovo capo di Porsche Motorsport, che ha fatto il punto della situazione sul nuovo prototipo per FIA WEC ed IMSA che arriverà nel 2022/2023, parlando di costi, piloti e BoP.

Logo Porsche

Alex Galli

Porsche Motorsport sta alacremente lavorando sul suo nuovo progetto LMDh che la vedrà tornare in azione fra i prototipi.

Il nuovo Vice Presidente del Motorsport della Casa di Weissach, Thomas Laudenbach, ha fatto il punto della situazione in una tavola rotonda cui ha preso parte Motorsport.com.

Dal 1° ottobre, il 53enne tedesco ha preso il posto di Fritz Enzinger e in queste settimane si è calato a testa bassa sui tanti progetti dell'azienda tedesca, fra cui appunto quello della LMDh. Ecco cosa è emerso dalla tavola rotonda nella quale ha parlato per la prima volta dei suoi piani...

"Prima di tutto va detto che abbiamo scelto la LMDh perché costa molto meno. Bisogna considerare che è un prototipo che, dal punto di vista tecnico, ci dà meno libertà rispetto all'epoca LMP1. Ma il budget a disposizione è inferiore rispetto ad allora e si agisce sempre secondo la situazione aziendale. Le vetture saranno più simili e vicine in questa categoria, quindi andremo ad analizzare quali saranno le aree su cui lavorare per trovare qualcosa in più degli altri, ben consapevoli che i costi andranno tenuto sotto controllo".

"Sicuramente dal punto di vista tecnico ed ingegneristico parliamo di qualcosa di diverso rispetto al solito; si deve capire come gestire il pacchetto vettura in tutte le situazioni e condizioni, dunque la sfida è trovare qualcosa che consenta anche ai team privati di poter vincere con una macchina che deve essere competitiva. Questo darà loro modo di essere molto più vicini alle auto ufficiali, con una vera chance di essere in lotta per il vertice".

"Quindi non possiamo certamente paragonare i progetti precedenti, come la 919 che era totalmente altra roba, ma la cosa importante è che saremo ancora in corsa per Le Mans e le altre 24 Ore, combattendo per la vittoria. E il secondo motivo per cui abbiamo preferito la LMDh è proprio perché potremo essere in pista con la stessa macchina sia nel FIA WEC che in IMSA".

Porsche Motorsport LMDh

Porsche Motorsport LMDh

Photo by: Porsche Motorsport

Con l'avvento delle Hypercar che già corrono nel Mondiale Endurance, uno degli ostacoli da superare sarà quello del famigerato Balance of Performance, dato che le vetture sono diverse e di tante Case che arrivano per vincere...
"Il BoP è il problema cruciale di queste vetture. FIA e ACO devono avere gli strumenti per prendere le corrette decisioni, credo che potranno fare bene e nel modo più consono. Capisco che quando hai talmente tanti Costruttori possa essere difficile gestire la situazione, al momento non posso dire come e se funzionerà".

"Tutti stanno lavorando sui loro progetti come un libro aperto, spero che funzioni bene e che la condivisione dei dati raccolti sia adeguata alla situazione. Non vogliamo che ci sia un dominio assoluto da parte di un solo marchio, come accaduto con Audi o Toyota per esempio. Tutti devono avere le stesse possibilità, rendendo la cosa più interessante per gli spettatori e dando così modo alle Case di emergere secondo le loro capacità".

"Sono preoccupato? Certamente, come penso tutti. D'altra parte abbiamo attualmente già macchine con trazioni differenti, chi anteriore, chi posteriore, chi a quattro ruote motrici con sistema ibrido. Per questo trovare il BoP corretto non è facile, ma lo sapevamo anche prima di intraprendere questa sfida".

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"Ritengo che FIA e ACO abbiano le possibilità di trovare le soluzioni migliori fra una macchina e l'altra, analizzando le piccole differenze che queste avranno. Ad esempio, l'accelerazione in uscita di curva è sicuramente un fattore importante e diverso fra una vettura e l'altra. Sarà fondamentale capire che peso avranno, così come l'aderenza e tante altre piccole cose. Vedremo come si riuscirà a gestire il tutto, lo scopriremo solamente... correndo!"

Nel frattempo il progetto prosegue e la costruzione del mezzo dovrebbe essere ultimata entro fine anno, in modo poi da cominciare con le operazioni di prove e sviluppo per tutto il prossimo anno.
"La LMDh è un progetto complesso, serve una parte che costruisca la macchina, una che si occupi della fornitura dei materiali, e così via. Per ora stiamo mantenendo il ritmo della tabella di marcia che ci siamo fissati, non possiamo ancora dire di avere un mezzo competitivo, ovviamente. L'idea è quella di che l'auto sia pronta entro fine anno, in modo da poter poi cominciare con le prove".

"Tenete conto che con una vettura totalmente nuova non si può effettuare uno shakedown e poi presentarsi a correre, perché parliamo di un prodotto costoso che deve funzionare in tutto e per tutto alla perfezione. Una volta effettuata la prima uscita e sistemate le basi di assetti e regolazioni, si può partire con i test sulle prestazioni".

Thomas Laudenbach, Vice President Motorsport

Thomas Laudenbach, Vice President Motorsport

Photo by: Porsche Motorsport

Porsche Motorsport ha scelto di collaborare con il Team Penske sulla LMDh, il che ha sorpreso alcuni dato che la squadra di riferimento nel FIA WEC attualmente è Manthey, seppur parlando di GT.

"Manthey Racing è una parte davvero importante di Porsche Motorsport, sia ora che per il futuro. La decisione di appoggiarci a Penske Motorsport per la LMDh non è stata presa certamente per andare contro questo team, anzi. Loro hanno fatto benissimo in passato con noi, come oggi, quindi non vedo perché dobbiamo metterci contro di loro, che riteniamo fondamentali per il nostro futuro".

"Il fatto è che volevamo qualcuno che conoscesse come muoversi in America. Penske è una organizzazione molto ben strutturata e grossa, che sa cosa serve per essere competitivi nel mondo dei prototipi, in IMSA e nel WEC. Con loro penso che abbiamo un vantaggio perché si è scelto un collaboratore di livello mondiale, probabilmente il migliore che si potesse avere".

A differenza delle Hypercar, le LMDh hanno più l'impronta delle auto da corsa destinate ai clienti, che è uno dei rami più importanti e prolifici delle attività sportive di Porsche...
"Al momento non posso dire quanto costerà la macchina perché ci stiamo ancora lavorando. Posso assicurare che chi la comprerà avrà le stesse possibilità delle auto ufficiali, questo deve essere chiaro. Intanto stiamo cercando anche di stilare un elenco e un piano di quelli che potrebbero essere i team clienti del 2023".

"Siamo ancora nella fase iniziale, dunque è difficile portare avanti un discorso che riguarda sia il programma ufficiale che quello clienti. L'obiettivo è quello di non avere nemmeno una marea di nomi di acquirenti, anche perché ci sono delle difficoltà logistiche da affrontare nel supportarli, ma stiamo valutando tutte le possibilità per il 2023, in modo da avere team sia nel WEC che in IMSA. Penso che nel 2024 l'auto potrà essere acquistata da più squadre".

Domenica è giunta la notizia che Yifei Ye ha firmato con Porsche Asia entrando nel parco dei giovani a disposizione della Casa. Al momento però il cinese è solo stato inserito nel programma a lui dedicato, mentre i potenziali conduttori della LMDh sono ancora tutti in via di definizione...

"Ci stiamo lavorando, al momento è presto per dire quale sarà la line-up perché vogliamo coinvolgere un po' tutti, fra quelli che già sono con noi da più tempo, i giovani, quelli in cui puntiamo come talento e via dicendo. Vogliamo creare un bel mix e quando saremo pronti annunceremo i nomi".

"Porsche seleziona sempre i suoi piloti giovani quando ne intravede un potenziale. Al momento è presto per dire dove Ye arriverà, ma nella nostra storia ce ne sono stati tanti che abbiamo portato ad un alto livello, crescendo assieme partendo dai monomarca e poi arrivando anche alla LMP1 passando dalle GT".

"Sicuramente Yifei il potenziale ce l'ha e siamo molto curiosi di capire cosa potrà fare in questi anni. Inoltre credo anche che sia importante avere un ragazzo cinese con noi, rendendo più internazionale la nostra formazione dei giovani. Dobbiamo aspettare di vedere le sue prestazioni e come lavorerà, è indubbio che mi piacerebbe arrivasse alla LMDh, ma non posso garantire nulla al momento".

Infine Laudenbach ha anche rivelato che l'organizzazione all'interno di Porsche Motorsport è studiata perché tutti possano dare una mano ed essere intercambiabili senza perdite di tempo e risorse.

"In qualsiasi progetto di Porsche c'è sempre un collegamento. Siamo una grande azienda e dobbiamo avere ingegneri capaci a mettere le mani fra i vari progetti. Questo porta benefici a tutto e a tutti, anche al reparto stradale. Non sto dicendo che lo facciamo di continuo, ma qualcuno che lavora a due o tre progetti contemporaneamente c'è. Anche operando tra programmi ufficiali e corse clienti".

"Chiaramente non è che tutto diventi più facile, anzi. Questo accade quando hai un solo progetto su cui concentrarti, ma in generale tutto questo processo ci porta benefici".

#92 Porsche GT TEAM Porsche 911 RSR - 19: Kevin Estre, Neel Jani

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Photo by: JEP / Motorsport Images

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