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Coletta: "Due sfide per noi: il Mondiale 2015 e la 488"

Il Direttore del GT Ferrari ha parlato dell'imminente conclusione di stagione del WEC e della nuovissima auto

#51 AF Corse Ferrari 458 GTE: Gianmaria Bruni, Toni Vilander
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
La Ferrari 488 GTE
La Ferrari 488 GTE
La Ferrari 488 GTE
La Ferrari 488 GTE
La Ferrari 488 GTE
La Ferrari 488 GT3
La Ferrari 488 GT3
La Ferrari 488 GT3
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#51 AF Corse Ferrari 458 GTE: Gianmaria Bruni, Toni Vilander
#51 AF Corse Ferrari 458 GTE: Gianmaria Bruni, Toni Vilander

Nella conferenza stampa Ferrari riservata alle Competizioni GT non si potevano tralasciare due fattori importantissimi. La lotta per il Titolo nel FIA WEC e il debutto 2016 delle nuovissime 488 GTE e GT3 presentate ieri.

Antonello Coletta, Direttore delle Attività Sportive GT della Ferrari, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Mondiale Endurance e, soprattutto, di come è nato il progetto 488.

"Tirando le somme di questo 2015 possiamo dire che è stato un anno importante dal punto di vista delle vittorie ottenute, soprattutto negli Stati Uniti e per quanto riguarda la 24h di Le Mans, dove abbiamo esultato per il successo di Andrea Bertolini - ha esordito Coletta - Nel FIA WEC siamo in vetta alla classifica costruttori e nell'ultima gara in Bahrain ci giocheremo il Titolo con le vetture #51 e #71. L'ordine di scuderia è vincere e basta, la gara sarà lunghissima e tutto può accadere, quindi bisognerà essere lucidi per capire come agire a seconda della situazione. L'importante è centrare l'obiettivo, dobbiamo restare concentrati fino alla bandiera a scacchi."

L'annata però non è stata tutta rose e fiori. "Non è stato un 2015 fortunatissimo, abbiamo perso il podio all'ultimo secondo in qualche gara, cito Le Mans, ma siamo ancora in lotta e bisogna dire che la Ferrari è sempre stata fra i protagonisti."

Una volta portata a termine la stagione, bisognerà guardare avanti. "Alla fine dell'anno si chiuderà il ciclo della 458, che è stata una vettura di grandi soddisfazioni per noi. Ora si passerà alla 488, da agosto l'abbiamo portata in pista. Penso che sia la GTE che la GT3 siano ottimi prodotti e per la Ferrari sarà un orgoglio cercare di replicare i grandi risultati ottenuti fino ad oggi anche con questa nuovissima macchina."

Con una 458 già molto vincente in casa non è stato facile lavorare per crescere ulteriormente. "Con la 488 ci presentiamo per fare un ulteriore passo avanti. Sapevamo cosa potevamo migliorare della 458, però bisogna anche dire che con il cambio di regolamenti sarà difficile fare un paragone fra le due vetture. Il motore turbo per noi è una novità e anche sull'aerodinamica abbiamo lavorato tantissimo. Il BoP per noi sarà una incognita, essere i più forti a volte ti rende la vita più difficile, ma fino ad ora siamo riusciti a gestire bene tutte le situazioni sotto questo aspetto. L'obiettivo è cercare di non farci penalizzare troppo, però con i vari tecnici ci siamo confrontati a fondo per avere tanti elementi ed essere preparati ad affrontare una nuova sfida."

Inoltre in pista sarà ancora lotta durissima. "Dall'anno prossimo ce la vedremo contro avversari nuovi, penso che per il campionato sia un bene avere ulteriori costruttori in competizione. Nel WEC continueremo a schierare due vetture come abbiamo sempre fatto, mentre negli Stati Uniti vedremo perché siamo risultati molto vincenti, ma l'impegno è essere nuovamente competitivi fin dal via della prossima stagione. Obiettivo di vendita per la 488 è di circa 150 unità nel giro di quattro o cinque anni, direi un centinaio di GTE e le restanti con specifiche GT3."

Infine Coletta ha sottolineato l'orgoglio italiano marchio di fabbrica del Cavallino. "Noi presenziamo in tutte le discipline della categoria GT, a partire dal monomarca. L'obiettivo è cercare di crescere e trovare nuovi talenti, come accaduto in passato quando i vincitori del Challenge sono poi passati in GT2 e WEC. Mi piace però sottolineare che nella nostra squadra ci sono tanti italiani come Gimmi Bruni, Andrea Bertolini e Davide Rigon. Abbiamo anche un finlandese, Toni Vilander, che ormai è tricolore a tutti gli effetti, senza dimenticare James Calado, il quale si sta ambientando davvero bene nel team. Vogliamo assolutamente proseguire con le nostre tradizioni, lingua e abitudini, un prodotto vincente nel segno del tricolore."

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